“50 – Santarcangelo Festival” oggi a Rimini

67

Domenica 11 ottobre alle ore 20.30 il documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi  sarà al Cinema Fulgor

RIMINI – Dopo il debutto in anteprima assoluta alla 17esima edizione delle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, “50 – Santarcangelo Festival”, il nuovo documentario della premiata coppia di autori bolognesi, Michele Mellara e Alessandro Rossi, arriva in Romagna: domenica 11 ottobre (ore 20.30) sarà al Cinema Fulgor di Rimini nell’ambito del festival La Settima Arte insieme ai suoi autori e ai Motus, Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, direttori artistici di Santarcangelo Festival 2020/21.  A seguire lunedì 19 ottobre, il film arriva a Riccione al Cinepalace per la rassegna Ciclo d’Autore.

Prodotto da Mammut Film in collaborazione con Santarcangelo Festival e Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, del Comune di Santarcangelo e MIBACT, e distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con Sky Arte, il film racconta la storia di Santarcangelo Festival, dal 1971, anno della prima edizione, ad oggi.

Cinquant’anni di teatro e non solo. Il racconto della più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti della scena contemporanea, attraverso la voce dei suoi direttori artistici e dei tanti spettacoli che si sono avvicendati nelle diverse edizioni.

Un racconto appassionato che attraverso preziosi materiali d’archivio e la voce di direttori artistici, attori, critici e pubblico, documenta l’importante esperienza teatrale santarcangiolese e, tramite questa, quella di una parte fondamentale della storia del teatro italiano degli ultimi cinquant’anni, intrecciando le dinamiche teatrali con la storia culturale, sociale e politica dell’Italia.

Si potranno vedere i contributi delle diverse direzioni artistiche che si sono succedute nella conduzione del festival, dal teatro politico degli anni ’70 con Piero Patino, primo direttore di Santarcangelo, alla svolta radicale impressa da Roberto Bacci con il teatro di gruppo o il Terzo Teatro, dalle edizioni a fine anni ‘80 legate al teatro indipendente di Antonio Attisani, al teatro d’attore di Leo De Berardinis, fino ad arrivare a Silvio Castiglioni in co direzione con Massimo Marino, e al teatro contemporaneo, il teatro che si trasforma in performance, il teatro come arte della scena in senso lato, installazione acustico visiva. In questo spazio danno segno della loro esistenza artisti e gruppi di notevole importanza; tra questi Motus, Societas Raffaello Sanzio, Kinkaleri, Teatro delle Albe, Teatro Valdoca, Teatri Uniti e Virgilio Sieni.

Le voci dei protagonisti d’allora sono tratte da vari repertori d’epoca, tra cui l’archivio della Cineteca di Bologna, Rai Teche, Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, gli archivi di Santarcangelo Festival, l’archivio di Mario Martone (gentilmente concesso agli autori gratuitamente; archivio che racconta la fertile stagione del teatro napoletano, dei Teatri Uniti, e le esperienze attoriali di Santagata e Morganti), del Teatro Valdoca, del collettivo Lele Marcojanni e tanti altri. Ne risulta una sorta di collage di immagini e musica, di suoni e parole poetiche, di volti e brevi racconti del quotidiano, che nell’insieme restituiscono quello che il festival ha lasciato nell’immaginario visivo degli ultimi 50 anni.

Un utilizzo creativo del materiale d’archivio che fin dagli esordi rappresenta la cifra stilistica di Mellara e Rossi, coppia artistica consolidata da circa vent’anni. Autori eclettici che spaziano dal teatro al documentario, fino al cinema di finzione, hanno realizzato documentari sui grandi temi del diritto alla salute (Le vie dei farmaci; Vivere, che rischio), della globalizzazione (God save the green; I’m in love with my car) e della vita politica italiana (La febbre del fare), che sono stati proiettati e trasmessi in tutto il mondo ricevendo premi e alimentando partecipate discussioni. Insieme alla produttrice Ilaria Malagutti hanno fondato 15 anni fa Mammut Film, tra le principali società di produzione di documentari dell’Emilia Romagna.

Al fianco dei due autori, ha lavorato una troupe di professionisti italiani, tutti di base a Bologna, tra cui Mattia Biancucci che ha curato il montaggio e Giuseppe Tranquillino Minerva che si è occupato delle musiche.

50 – Santarcangelo Festival” ha vinto il premio “Best Emilia-Romagna Project” al Biografilm Festival 2020.