22esimo Festival del Cinema di Porretta Terme

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ALTO RENO TERME – L’associazione Porretta Cinema è lieta di annunciare la nuova edizione Festival, giunta al suo 22esimo anno, che si terrà nella suggestiva cornice di Porretta Terme, dal 2 al 10 dicembre.

Il festival, diretto da Luca Elmi, è rappresentato dalla locandina che ritrae Roberto Benigni, in un suggestivo bianco e nero, fotografato da Luciana Mulas, maestra del ritratto di scena e non solo. La 22esima edizione dedica un’inedita mostra alla fotografa, testimone del panorama culturale dagli anni ’70 agli inizi del nuovo millennio, attraverso i suoi ritratti. Teatro, arte, moda e cinema: il lavoro di Luciana Mulas, omaggiato per la prima volta in una mostra personale sull’arte cinematografica, racconta un’epoca attraverso lo sguardo di una donna che ha votato la sua vita alla fotografia.

La mostra inaugurerà il festival sabato 2 dicembre.

In apertura, domenica 3 dicembre, il festival avrà l’onore di ospitare Antonio e Pupi Avati in occasione della proiezione speciale di Una gita scolastica. Per celebrare il 40esimo anniversario della pellicola diretta da Pupi Avati, vincitrice di cinque Nastri d’Argento, il festival organizza l’incontro A spasso per l’Appennino: 40 anni di Una gita scolastica, un tuffo nel territorio e nella scenografia naturale che è stata Porretta insieme ad altri luoghi iconici emiliani. Un momento emozionate per il Festival, la sua terra e i suoi abitanti, molti dei quali sono stati tra i protagonisti del film pietra miliare della storia del cinema italiano.

Il Festival di Porretta, vetrina curiosa e attenta alle manifestazioni cinematografiche autoriali più significative e in linea con la Mostra Internazionale del Cinema Libero del 1960, dal quale è nata, si compone di sezioni e momenti volti a promuovere la cultura cinematografica presso il territorio e le giovani generazioni. Il Concorso fuori dal giro, giunto alla XI edizione, quest’anno vede in competizione sei pellicole nazionali di qualità alla presenza dei registi e degli attori che incontreranno il pubblico. Opere prime e non solo, anteprime nazionali e internazionali verranno presentate dai loro protagonisti, tra cui Jacopo Olmo Antinori e Yile Yara Vianello, interpreti di uno dei film in concorso – Il vento soffia dove vuole di Marco Righi, in anteprima nazionale – che con Porretta e gli Appennini hanno un legame particolare.

Ad affiancare i film in concorso, per la prima volta al festival, sei corti firmati dal regista Ermanno Olmi che verranno proiettati in collaborazione con CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, che conserva un patrimonio di oltre 82.000 rulli di film realizzati dalle più importanti imprese italiane dai primi anni del ‘900. Un omaggio a Olmi attraverso contenuti preziosi della sua primissima cinematografia che ritraggono il boom degli anni ’50 con sguardo critico, in linea con l’anima di Porretta, legata al territorio e ai suoi cambiamenti socioculturali.

La retrospettiva della 22esima edizione è dedicata al regista Roberto Andò. Oltre alla proiezione di cinque titoli firmati dal regista siciliano, tra cui il suo ultimo successo di pubblico e critica La Stranezza, il regista terrà una lezione agli studenti di Porretta sul rapporto tra cinema e teatro, una straordinaria occasione per osservare nel dettaglio uno dei più significativi percorsi del cinema italiano di questi anni e per riflettere sull’importanza che il cinema e il teatro rivestono nella cultura contemporanea.

Il legame tra il Festival del Cinema di Porretta e il territorio si realizza in un fil rouge che lega tutte le sezioni e, in particolare, nel Focus Emilia Romagna. Più di ogni altra sezione, il focus si concentra su opere filmiche radicate nel tessuto culturale e sociale della regione Emilia Romagna, promosse dalla Film Commission, e volte alla conoscenza del territorio a livello internazionale. Si parte con la proiezione di I nostri ieri di Andrea Papini, girato anche nel Parco del Delta del Po, Stazione Foce a Comacchio, tra la zona Darsena e il centro storico di Ravenna e Bologna, per proseguire con Dario Argento Panico di Simone Scafidi, realizzato anche a Rimini e Parma e La solitudine è questa di Andrea Adriatico tra Correggio, Bologna e Rimini. Evento speciale della sezione, a Porretta in anteprima internazionale, il film Bologna I love you di Pierpaolo Paganelli, plateale omaggio alla storia, alla cultura e alla poesia del capoluogo emiliano. Ospiti del Festival il regista insieme a Andrea Mingardi, tra i protagonisti del film.

Tra gli eventi speciali dell’edizione anche la proiezione del film Raw Dogs di Luca Coccimiglio, con ospite in sala il regista per Q&A

La sezione La Prima Volta di… che riporta sul grande schermo le opere prime di artisti di fama internazionale vede protagonista Occident, il primo lungometraggio di Cristian Mungiu (Animali selvatici) una commedia amara sul seducente mito dell’Ovest, che risiede tra i rumeni più giovani.

Unicum del suo genere è il Premio Nazionale Elio Petri, fiore all’occhiello del festival dedicato al grande regista. L’Associazione Porretta Cinema è orgogliosa di organizzare l’unico Premio dedicato all’emblematica figura di Elio Petri, regista e pietra miliare del cinema italiano e internazionale. L’idea del Premio Nazionale Elio Petri nasce dalla volontà di omaggiare l’opera di Petri – in considerazione del rapporto speciale che ha legato il regista alla Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme, dove nel 1971 insieme a Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale La classe operaia va in paradiso – attraverso la commemorazione e la memoria, ma soprattutto di valorizzare un’opera contemporanea che si distingua per le tematiche di denuncia sociale e politica in linea con il cinema di Petri.  A sposare il progetto, giunto alla sua quinta edizione, interlocutori prestigiosi del calibro della Fondazione Cineteca di Bologna, del sostegno e del patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC e della famiglia dell’autore, nella persona di Paola Pegoraro Petri. La cinquina dell’edizione 2023 del Premio, svelata dalla suggestiva cornice di casa Petri, è composta dai film Piano Piano di Nicola Prosatore, Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda Patitucci, La bella estate di Laura Luchetti, Bassifondi di Francesco Pividori, Disco boy di Giacomo Abbruzzese. La giuria del Premio è composta da Walter Veltroni, Steve Della Casa, David Grieco, Paola Pegoraro Petri, Giacomo Manzoli, Alfredo Rossi, Jean A. Gilli, Boris Sollazzo, Cristiana Paternò e Silvia Napolitano.

Prosegue anche quest’anno la sezione Uno sguardo altrove, dedicata alle cinematografie straniere e che dal 2018 arricchisce la settimana del festival con sguardi a mondi e culture lontane. L’attenzione del Festival quest’anno va alla Svezia e si realizza, in collaborazione con lo Svenska Filminstitutet, con un’importante anteprima nazionale del film Exodus di Abbe Hassan. Ospite in sala il regista.

Passato e futuro si intrecciano nelle proposte e nel programma del Festival che celebra una delle più grandi attrici italiane con la proiezione in anteprima internazionale di Magnificat. Con la regia di Alessandro Guatti, ospite in sala, il film è tratto dalla regia teatrale di Fabio Battistini, recentemente scomparso, che omaggia i 100 anni dalla nascita di Valentina Cortese.

Altra celebrazione attesa e preziosa la proiezione di Tu mi turbi in occasione dei suoi 40 anni. La prima pellicola diretta da Roberto Benigni è divisa in quattro episodi che il regista Premio Oscar® interpretò anche, al fianco di Nicoletta Braschi. Tu mi turbi sarà proiettato con copia in 35mm grazie alla collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il coinvolgimento delle scuole nel Festival si realizza oltre che con la masterclass anche con un evento speciale appositamente dedicato ai ragazzi con la proiezione di Io capitano di Matteo Garrone, il film con due nominations agli European film Awards che rappresenterà l’Italia nella corsa alle nomination per l’Oscar come miglior film Internazionale. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con Schermi e Lavagne, progetto della Cineteca di Bologna, con le proiezioni per i ragazzi dei cortometraggi della sezione L’inverno è arrivato.

Infine, ma non ultimi, I classici del cinema, una serie di preziosi appuntamenti per riscoprire grandi personalità del passato che hanno scritto la storia del cinema. I tre imperdibili appuntamenti vedranno le proiezioni di La provinciale di Mario Soldati, Roma nuda di Giuseppe Ferrara, Tre ipotesi sulla morte di Pinelli di Elio Petri.

Anche quest’anno si rinnova la presenza al Festival del Cinema di Porretta della Giuria SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. La giuria, composta da Arianna Vietina, Davide Magnisi e Emanuele Di Nicola assegnerà a uno dei film del concorso Fuori dal Giro il Premio della Critica Italiana.

I FILM IN CONCORSO FUORI DAL GIRO

About Last Year di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova, 2023.

Ambientato nella periferia di Torino, racconta la storia di tre ragazze, Celeste, Giorgia e Letizia, con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni e molto diverse l’una dall’altra. Le tre giovani, però, hanno una cosa in comune: la passione per il mondo del ballroom. Non solo questo, perché Celeste, Giorgia e Letizia sono tutte donne cisgender, a proprio agio con la loro identità di genere e appassionate di una cultura che appartiene soprattutto alla sfera LGBT; quindi sanno benissimo che sono soltanto ospiti in quel mondo.

Le proprietà dei metalli di Antonio Bigini, 2023.

Anni Settanta, Italia Centrale. In un paesino di montagna, Pietro, un bambino cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti, manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiarlo. Gli esperimenti porteranno Pietro a contatto col mondo invisibile, dove le leggi della fisica lasciano il passo ai desideri più profondi.

QUANNO CHIOVE di Mino Capuano, 2022

Sotto la stessa pioggia un figlio che sta lasciando suo padre, tre fratelli lontani, una coppia che si è persa: storie di relazioni sul tempo che passa. Tre storie, unite dal tempo. In Appocundria, i fratelli Diego, Desio e Mimmo, sono impegnati nella vendita di una casa in campagna di famiglia. Sombrero e Margherita, i protagonisti di Alleria, sono due vecchi fidanzati che si rincontrano dopo 30 anni di separazione nei quali lei si è trasferita altrove e fatta una famiglia. In A’mbriana, Cris si prepara a trasferirsi a Milano dopo una vita trascorsa a vivere con suo padre Ercole nella casa al mare, unico ricordo di famiglia rimasto dopo la separazione dei genitori.

ANNA di Marco Amenta, 2023

Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra. Una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l’hanno segnata, ma non piegata. E oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell’angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di se stessi e delle proprie convinzioni.

IL VENTO SOFFIA DOVE VUOLE di Marco Righi, 2023

In un piccolo paese dell’Appennino emiliano, il giovane e devoto Antimo trascorre una vita insignificante tra la parrocchia, i pudici incontri con la fidanzata e la stalla in cui lavora svogliato con il padre. Un giorno incontra Lazzaro, un tipo semplice e selvaggio che fa il garzone nella stalla vicina.

LE MIE RAGAZZE DI CARTA di Luca Lucini, 2023

Il film racconta attraverso il codice universale della commedia, due momenti decisivi della vita di tre adolescenti: il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza vissuto tra primi amori e partite di rugby e quello dal mondo della campagna al mondo della città. Siamo alla fine degli anni 70, nel trevigiano, in un periodo in cui la rapida espansione delle città investe anche la famiglia Bottacin, composta da Primo, Anna e Tiberio.

I FILM DELLA RETROSPETTIVA DEDICATA A ROBERTO ANDÒ

IL MANOSCRITTO DEL PRINCIPE (2000)

Un film biografico ambientato a Palermo negli anni Cinquanta. La vita, le vicende, le opere ed il rapporto fra lo scrittore siciliano Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed il suo allievo ventenne Marco. E in un cassetto giace un capolavoro letterario, ‘Il gattopardo’.

CONVERSAZIONE SU TIRESIA (2020)

Un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Andrea Camilleri che “cunta” la storia dell’indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore.

LA STRANEZZA (2022)

L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. All’arrivo a Girgenti, una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio e Bastiano, due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro.

LE CONFESSIONI (2016)

E’ambientato in Germania, in un albergo di lusso dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi.

VIVA LA LIBERTÀ (2013)

Viva la libertà, film drammatico diretto da Roberto Andò, racconta la storia di Enrico Oliveri (Toni Servillo), esperto politico di centrosinistra, cinico e senza scrupoli.

L’OMAGGIO A ERMANNO OLMI

Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiero, di Ermanno Olmi, 1954

L’onda, Ermanno Olmi, 1955

La mia valle di Ermanno Olmi 1955

La diga del ghiacciaio di Ermanno Olmi, 1955

Manon finestra 2 di Ermanno Olmi, scritto da Pier Paolo Pasolini, 1956

Il pensionato di Ermanno Olmi, 1958

IL FOCUS EMILIA ROMAGNA

I NOSTRI IERI di Andrea Papini, 2022

Un bacio intravisto. Una compagnia di detenuti. Un laboratorio di cinema. Un delitto inspiegabile. Un confronto impossibile. Una rete di affetti. Uniti da un filo invisibile. Custodito in una prigione immaginaria: i nostri ieri. Attorno alla ricostruzione cinematografica di un delitto ruotano le vite di Lara, Greta, Caroline, Luca, Beppe: sono alla ricerca di chi sappia ascoltare.

DARIO ARGENTO: PANICO di Andrea Scafidi, 2023

Dario Argento ha creato i suoi film più acclamati al riparo dal mondo esterno, all’interno di camere d’albergo. Oggi, in una camera d’albergo nella campagna romana, sta scrivendo la sua ultima opera. Questa volta, però, non è solo. Di comune accordo con il suo agente, decide di tornare in un albergo per concludere la sua nuova sceneggiatura e per essere intervistato, filmato, seguito da una troupe che sta girando un film che parla di lui. All’interno di questa struttura, Argento non si sente inizialmente a suo agio, mentre cerca di trovare la tranquillità sia per terminare la stesura del suo film, sia per confidarsi con chi lo sta intervistando. Ma il demone del cinema, che non lo ha mai abbandonato, lo ha seguito fin lassù e lo spingerà, ancora una volta, a darsi totalmente.

LA SOLITUDINE E’ QUESTA di Andrea Adriatico, 2023

Il film racconta Pier Vittorio Tondelli, attraverso ciò che rimane: le sue parole e i suoi libri, riletti da sette scrittori di oggi, nati proprio negli anni 80 che Tondelli ha attraversato e descritto. Sette inviti alla lettura raccolti in un anomalo “road doc movie” da parte di due “intervist-attori”, Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, che incarnano le parole e i corpi dei romanzi e degli scritti di Tondelli. Il viaggio, tema centrale della vita e dell’opera di Tondelli, cantore prediletto di un’intera “lost generation” postmoderna, accompagna la riscoperta di titoli che mostrano tutta la loro attualità. Sulle orme di Tondelli e della sua “solitudine”, i due protagonisti incontrano le voci della nuova letteratura italiana, in altrettanti luoghi tondelliani.

EVENTO SPECIALE: BOLOGNA I LOVE YOU di Pierpaolo Paganelli, 2023

Bologna I love you parte dai misteri e dai miti della fondazione, si propone di raccontare la storia del capoluogo emiliano romagnolo fino ai giorni nostri. La ricostruzione dell’epoca di cui non ci sono documenti visivi, conterà su attori e figuranti che, con una buona dose d’ironia, daranno vita a ciò che la storia ci ha tramandato. Le dominazioni barbariche, le straordinarie unicità come la prima Università del mondo, il Liber Paradisus e la crescita demografica ed economica della mitica Bononia, verranno raccontate da Andrea Mingardi, anfitrione ironico di questo fantastico fantastico viaggio.

Il festival del Cinema di Porretta gode del contributo della Regione Emilia Romagna, della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, del Comune Alto Reno Terme; in collaborazione con: Cineteca di Bologna, CSC centro sperimentale, Emilia Romagna Film Commission, CSC archivio nazionale impresa; il patrocinio di Città metropolitana, Unione dei Comuni dell’appennino bolognese, AFIC, FICE, Museo nazionale della fotografia.

Gli Sponsor del festival: Gruppo Hera, Metalcastello Spa, Helvetia Spa, BCC Felsinea, Coop Reno, Piquadro, Gaggia, Vivi Appennino e Trenitalia Tper.

I media partner del festival: MYmovies, Cinecittà News, Taxidrivers, Rai Radio 3, Radio Fujiko, Radio Dimensione Musica.

Associazione Porretta Cinema e il Festival del Cinema di Porretta Terme

L’associazione Porretta Cinema nasce senza scopo di lucro con l’obiettivo di allargare l’offerta culturale del proprio territorio e proseguire l’esperienza del Festival del Cinema di Porretta Terme. L’operato dell’associazione si inserisce idealmente nel solco della tradizione della Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme che durante gli anni ’60 costituì uno dei più importanti antifestival italiani e senza censure proiettò in anteprima La classe operaia va in paradiso e Ultimo Tango a Parigi.

In poco più di 20 anni il Festival del Cinema di Porretta Terme ha portato in provincia di Bologna due premi Oscar e alcuni dei più prestigiosi nomi della cinematografia nazionale e internazionale, come Mario Monicelli, Ken Loach, Constantin Costa Gavras o Marco Bellocchio. Il Festival ha così contribuito alla ricchezza del territorio dell’Alta Valle del Reno e alla sua vivacità culturale, offrendo la possibilità di approfondire la conoscenza di autori universalmente riconosciuti, anche attraverso l’incontro diretto con il regista, in un contesto piacevole e informale.

SITO WEB: www.porrettacinema.com