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Weekend sulle colline di Cesena: cosa vedere e dove andare

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CESENA – Cesena e il suo defilé di verdi colline sono tanto belle quanto poco conosciute. Sembra strano ma eppure è così.

Da molti considerate cuore pulsante della Romagna, queste terre hanno una ricchezza storicaenogastronomicaartistica e naturale impareggiabile. Basti pensare ai panorami delle sue colline: il mare è a un tiro di schioppo e nelle belle giornate si può quasi toccare con un dito.

70 km circa: tanta la distanza che separa Cesena dal confine con la Toscana. Nel mezzo una moltitudine di piccoli comuni differenti per anima e carattere e una variegata tavolozza di paesaggi attraversati da fiumi e segnati dall’Appennino Tosco-Romagnolo.

Terra di primati e primizie, in tanti ritengono che la piadina sia stata inventata proprio in queste zone, e la cosa anche è molto plausibile. Altri, invece, affermano che sia la capitale indiscussa della produzione di Sangiovese, vino romagnolo per eccellenza.

Ciò che è certo che la buona cucina qui è un dogma, rispettato e venerato in ogni trattoria e osteria che si incontra girovagando lungo la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.

Se Secondo Casadei, inneggiando alla Romagna, cantava “Lontan da te non si può star!” un motivo di sicuro c’era e oggi vi mostriamo quale, facendovi fare un giro veloce per le colline di Cesena.

Castello di Sorrivoli | Foto © Costanzo Battistini, via touringclub.it

LA MAGIA DI SORRIVOLI E DEL SUO CASTELLO

Lontano dai tradizionali percorsi turistici, SORRIVOLI è un borgo a soli 9 km da Cesena che ritrova nel fascino del Medioevo il suo tratto distintivo.

La magia del luogo è indiscutibile: un castello risalente all’anno Mille immerso in un paesaggio fatto di colline striate di viti, ulivi e alberi da frutto dai quali, in estate, si riesce a scorgere il blu Adriatico stagliarsi all’orizzonte.

Una visita è fortemente consigliata, anche solo per assaggiare la proverbiale cucina della trattoria gestita dalla cooperativa sociale Terra dei Miti dove si mangia molto bene.

Monteleone di Roncofreddo | Foto © bandierearancioni.it

MONTELEONE, UN BORGO D’AMORE

Piccola frazione del comune di Roncofreddo, il piccolo borgo di MONTELEONE – che da porta a porta misura solo 100 metri – vanta antiche origini medievali.

Qui tutto parla d’amore: fu infatti tra le mura del suo castello che si consumò la passione tra la giovane contessa Teresa Gamba, sposata ad Alessandro Guiccioli di Ravenna, proprietario della rocca, e il celebre poeta inglese Lord Byron.

Come andò a finire è cosa nota grazie al lungo carteggio tra i due amanti conservato presso la biblioteca Classense di Ravenna, ciò che è certo che il borgo ancora oggi merita di essere visitato, se non altro per lo splendido paesaggio in cui è immerso.

Longiano | Foto © Fabiana Rossi

LONGIANO, PAESE DI ATTORI, PRESEPI E ARTE CONTEMPORANEA

LONGIANO è sicuramente uno di quei luoghi dove più di altri si può godere appieno dei tratti distintivi della romagnolità: buona cucina, cultura ed esuberante allegria.

Tra le molte cose che il piccolo borgo sa offrire, un’attenzione particolare va data al teatro ottocentesco Errico Petrella, rifugio d’amore per molti artisti in cerca di ispirazione. Da qui sono passati – e continuano a farlo – alcuni dei più importanti rappresentati del mondo musicale, teatrale e cabarettista italiano, come Vittorio Gassman, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Dario Fo e Stefano Bollani.

Ma Longiano è famosa anche per i suoi presepi che ogni anno a Natale sfodera in giro per i suoi vicoli e le sue piazzette. Ce ne sono di tutti i gusti: meccanici, artistici, virtuali e persino a grandezza naturale.

Da non perdere la Rocca Malatestiana sede della Fondazione Tito Balestra, uno dei più consistenti patrimoni d’arte moderna e contemporanea di tutta la regione Emilia-Romagna ma anche il Museo Italiano della Ghisa, ospitato tra le mura dell’ex-chiesa di Santa Maria delle Lacrime.

Sogliano al Rubicone | Foto © giornaledelrubicone.com

SOGLIANO, BORGO DI FORMAGGI

Circondato da una grande varietà di paesaggi e luoghi ameni, SOGLIANO è un piccolo borgo medievale nei pressi delle sorgenti del fiume Rubicone. Oltre ad essere apprezzato da ciclisti di mezzo mondo (da qui passa la celebre Nove Colli), offre agli amanti del trekking paesaggi di incomparabile bellezza e percorsi ben organizzati e mappati.

Al di là del fascino del centro storico, il suo nome è legato indissolubilmente al Formaggio di Fossa, prodotto tipico dell’Appennino romagnolo-marchigiano da gustare con marmellate, miele, uva e pera.

La particolarità sta nella produzione che avviene all’interno di fosse di stagionatura, scavate in rocce o buche naturali. Il consiglio è quindi quello di non perdersi un giro istruttivo per le fosse del paese e comprare un po’ di formaggio prima di andare via.

Basilica di San Vicinio (Sarsina) | Foto © Il Faentino, via Wikimedia

SARSINA, TRA TEATRO E SUPERSTIZIONE

Fondata 350 anni prima della venuta di Cristo, SARSINA è un paese delizioso posto a circa 35 km da Cesena lungo quell’importante asse stradale che collega Ravenna a Orte (E45).

Le cose da vedere sono tante e tutte cariche di storia. Si parte dal Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti dell’Italia Settentrionale; il Mausoleo di Obulacco, monumento funebre sempre di età romana; la fantomatica Casa di Plauto (qui nacque il noto commediografo romano al quale è dedicata anche un programma estivo in cui si mettono in scena le sue commedie); il Parco delle Marmitte dei Giganti, polmone verde e parco naturalistico e, infine, la Basilica di San Vicinio.

Quest’ultima, in particolare, è meta di pellegrinaggi di molti fedeli che si radunano nel corso dell’anno per eseguire il rito della benedizione con il collare di San Vicinio.

Un atto di purificazione per i credenti, un atto di superstizione, invece, per altri: in ogni caso un gesto dalla forte valenza simbolica, vista la fila di persone pronte a farsi appoggiare l’oggetto benedetto al collo per scacciare malasorte e malanni vari.

Bagno di Romagna | Foto © Massimo Schiumarini

BAGNO DI ROMAGNA E LE SUE ACQUE SALUBRI

Da sempre famoso per le sue acque termali naturali e per il patrimonio boschivo in cui è immerso, BAGNO DI ROMAGNA è depositario di splendidi panorami e luogo ideale per escursioni e lunghe passeggiate.

Le sue piacevoli fonti taumaturgiche – le cui temperature si aggirano tra i 39°C e 47°C – sono un toccasana per lo spirito e per il corpo che, unite alle bellezze naturali del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, rendono questo territorio una meta indiscussa per chi alla ricerca di benessere e tranquillità.

Tre gli stabilimenti termali in cui lasciar riposare le proprie stanche membra (Santa Agnese, Euroterme e Roseo); tantissime invece le località da scoprire e gli itinerari nella natura in cui cimentarsi.

La bellezza delle colline di Cesena non finisce certo di stupire qui. Prosegue, infatti, con suggestive località facilmente raggiungibili grazie a brevi escursioni e gite di un giorno.

Tanti sono i piccoli centri da scoprire (Montiano, Roncofreddo, Montecodruzzo, Montetiffi, Borghi, Mercato Saraceno e Bertinoro, anche se più nell’orbita di Forlì), tante le emergenze artistiche e naturali da visitare (la Pieve di Montesorbo, il lago di Ridracoli, il Lago di Quarto, l’abbazia benedettina di Santa Maria del Montee le storie da ascoltare, magari davanti a un piatto di tagliatelle e un buon bicchiere di Sangiovese.

A cura di Davide Marino