Voglio soltanto le ossa prima assoluta dal 25 al 27 novembre a Cesena

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CESENA – Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena (venerdì 25 e sabato 26 novembre alle ore 21.00, domenica 27 alle ore 16.00) firmata dal giovane Giacomo Garaffoni, vincitore della Biennale College Teatro (2021-2022) – Autori under 40, che per la sua prima regia teatrale ricostruisce la storia della cesenate Cristina Golinucci, a 30 anni dalla scomparsa: superando il fatto di cronaca, Voglio soltanto le ossa convoca la comunità cittadina, in corrispondenza della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per un atto di coinvolgimento quasi fisico in questa oscura vicenda, come una tragedia contemporanea.

Cosa rimane oggi di Cristina? Quali domande ci pone, la sua assenza?

Il primo settembre 1992, fuori dal Convento dei Frati Cappuccini di Cesena, Cristina Golinucci scompare senza lasciare traccia. Il giorno in cui ha smesso di essere sé stessa, è diventata un per sempre. Una foto in tutte le stazioni d’Italia, gli stessi occhiali, lo stesso cardigan, la stessa spilla, lo stesso sorriso per sempre. Un paesaggio emotivo che comincia dove una storia è finita, per diventare memoria, immagine e testimonianza del solo accadimento di mancare.

In un percorso di ricerca lungo tre anni, il regista e autore cesenate ha conosciuto la famiglia della ragazza, ha letto i diari e le lettere, condotto un’accurata analisi degli atti d’indagine e organizza ora un attacco al museo della memoria, confrontandosi con la rimozione di un femminile assalito e infranto. In un vortice spietato, mette in scena l’incontro, delicato ed emotivo, tra due donne che non hanno potuto dirsi addio. In difesa della fragile tenerezza che c’è nel gesto di ricordare.

«Cristina è scomparsa nel nulla il primo settembre 1992» scrive il regista, «nel suo diario c’era la vita di una ragazza di 21 anni, e c’era un foglietto con scritto: “Mi troverete perché mi cercherete con tutto il cuore” Geremia 29:13.

Che forma assume la vita di chi rimane a fissare quel vuoto?

Ogni volta che mi chiedono come mai ho scritto uno spettacolo su Cristina rispondo una mezza verità, probabilmente perché l’altra mezza non la so nemmeno io. Ma di sicuro, in vita mia, non ho mai visto un amore così privo di argini e di condizioni.

Da trent’anni Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina, disobbedisce al nulla.

Non sono un eroe, non sono un investigatore e non ho nessuna verità con me. Ho sempre voluto che questo spettacolo fosse un canto, un requiem, il suono che si sente intorno al buco enorme e senza destino che rimane quando sparisce una cosa molto piccola: un essere umano».

Sabato 26 novembre alle 17.30, sempre in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, è in programma l’incontro Caccia alle streghe all’origine della violenza di genere con l’attivista e teorica femminista Silvia Federici (che interverrà in remoto da New York), Professoressa Emerita della Hofstra University, autrice di un libro cardine del pensiero di genere, Calibano e la Strega. Donne Corpo e Accumulazione Originaria, pubblicato da Mimesis nel 2015 e tradotto in varie lingue, che analizza il rapporto tra l’avvento del capitalismo e le radici di questa violenza: Federici dialoga con Rita Monticelli, ordinaria dell’Università di Bologna che coordina il Master internazionale GEMMA (Women’s and Gender studies).

A partire dall’indagine compiuta da Silvia Federici per svelare le inquietanti rispondenze tra le ragioni che nel Quattrocento innescarono la caccia alle streghe e i femminicidi di oggi, una preziosa occasione per entrare nei territori di un’altra declinazione della violenza, quella culturale e linguistica, dove si annidano discriminazione, sessismo e razzismo.

L’ingresso è libero.

Lo spettacolo Voglio soltanto le ossa e l’incontro sono stati inseriti anche nel programma 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere coordinato dal Comune di Cesena – Assessorato ai Diritti e alle Politiche delle Differenze e organizzato in collaborazione tra Forum Donne, Centro Donna, Azienda Unità Sanitaria Locale di Cesena, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) e della Giornata Mondiale dei Diritti Umani (10 dicembre).

Giacomo Garaffoni (Cesena, 1981) è autore, performer e regista. Collabora con artisti del mondo della ricerca teatrale come Romeo Castellucci, Societas e Teatro Valdoca. Nel 2021 vince il Premio Giovane Arte Contemporanea della Regione Emilia-Romagna, con il progetto Cassandra, il diritto di parlare. Sempre nel 2021 vince il Bando Autori Under 40 della Biennale di Venezia con il testo originale Veronica, di cui una mise en lecture ha debuttato nel giugno 2022, sempre a Venezia, per la cura del Piccolo Teatro di Milano. Il suo ultimo lavoro, Voglio soltanto le ossa, è prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Voglio soltanto le ossa

testo e regia Giacomo Garaffoni

con Livia Rossi e Alice Torriani

scene Sofia Rossi

disegno luci Uria Comandini

progetto sonoro Massimo Nardinocchi

assistente alla regia Virginia Landi

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

prima assoluta

Informazioni:

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena

Biglietteria: aperta dal martedì al sabato ore 11-14 e 16-19 | nei giorni di spettacolo ore 17-21.30 | la domenica ore 15-16.30 | T. 0547/355959 | info@teatrobonci.it

Biglietti da 26 a 8 euro. L’incontro è a ingresso libero

Teatro Bonci

Piazza Guidazzi – Cesena

25-27 novembre 2022

venerdì e sabato ore 21.00 ǀ domenica ore 16.00

Voglio soltanto le ossa

testo e regia Giacomo Garaffoni

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

prima assoluta

durata 1 ora e 30’