Utopia da Thomas More il 18 e 19 dicembre al Teatro Collegio San Carlo

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Utopia – foto attori

MODENA – Dal 2010 due delle principali realtà culturali del territorio modenese, ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Collegio San Carlo, lavorano in sinergia per sottolineare il rapporto che lega teatro, filosofia e letteratura, allestendo mise en espace e letture originali, prodotte in autonomia e ispirate a testi classici: da Platone a Senofonte e Tucidide, da Stephen Crane e Jaroslav Hasek a Giacomo Leopardi.

Le Fondazioni mettono ora in gioco le rispettive specificità e competenze in un reading dal titolo Utopia, che si svolgerà sabato 18 dicembre alle ore 21.00 e domenica 19 dicembre alle ore 16.00 nella cornice settecentesca del Teatro della Fondazione Collegio San Carlo.

Dopo le collaborazioni degli ultimi anni alla riscoperta e alla messinscena di testi come le Operette morali di Leopardi e Stati e Imperi della Luna di Savinien Cyrano de Bergerac, l’esplorazione nel mondo della letteratura filosofica di età moderna giunge ora alla terza tappa, con un lavoro sull’Utopia di Thomas More.

Nel Novecento il termine “utopia” ha goduto di grande fortuna. Di utopia (e di distopia) si è parlato in filosofia e in letteratura, nel cinema e a teatro, nelle religioni e nell’arte. “Utopia” è diventato un termine così diffuso e generico, quasi interscambiabile con altri aggettivi come “ideale”, “immaginario”, “visionario” e “irrealistico”, da rendere impossibile una sua definizione coerente come categoria filosofica o politica: se ne parla a proposito di pace e di progresso, emancipazione ed ecologia, comunismo e democrazia; l’utopia è stata addirittura utilizzata anche dalla propaganda politica dei totalitarismi. Ma l’idea di “utopia” ha una precisa origine, che risale al 1516, quando Thomas More introduce una parola che fino ad allora non esisteva.

A partire dalla selezione dei testi a cura di Carlo Altini, Direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo, Fabrizio Sinisi ha creato una drammaturgia a cui danno voce gli attori Simone Baroni, Simone Francia, Michele Lisi, Elena Natucci, Maria Vittoria Scarlattei, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi, Massimo Vazzana nella messinscena di Simone Francia.

Originariamente scritto in latino, Utopia è suddiviso in due parti: la prima è incentrata sul dialogo di More con Raffaele Itlodeo, un viaggiatore che critica ferocemente i mali dell’Inghilterra del tempo. A questa, si contrappone la seconda parte, più positiva, in cui vengono descritte e illustrate le caratteristiche politiche, economiche e morali della nuova isola di Utopia.

Due le strategie discorsive adottate qui da More: la prima, realistica, viene usata soprattutto nel primo libro, nell’analisi spietata degli effetti dell’economia mercantile, del regime tirannico della monarchia assoluta e della corruzione del clero. La seconda è quella che l’autore stesso inaugura: More descrive l’isola con una tale precisione e ricchezza di dettagli da renderla verosimile. Una potente strategia per persuadere il lettore dell’esistenza di una società alternativa: la realtà di Utopia, il paese che non c’è.

L’utopia di More ha un carattere morale, perché vuole indurre il lettore a riconoscere lo scarto tra ciò che è e ciò che potrebbe (e dovrebbe) essere, ma che probabilmente non sarà mai, arrivando a produrre esiti malinconici. Questa prospettiva è immediatamente percepibile non appena si riflette sul significato del neologismo “utopia”, dal greco ou-topos: l’idea del “nessun luogo” rimanda infatti alla dimensione spaziale e geografica di un sistema politico immaginario, non a un futuro nel quale realizzare un programma politico rivoluzionario.

Carlo Altini è Direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo di Modena e professore di Storia della filosofia nel Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Componente del Comitato di direzione della rivista «Filosofia politica» (Società editrice il Mulino, Bologna), del comitato di consulenza delle riviste «La società degli individui» (Franco Angeli editore, Milano) e «Philosophical Inquiries» (Edizioni ETS, Pisa), condirettore della collana “Straussiana. Studi e testi” (ETS), ha svolto attività di docenza presso l’Università di Siena e di consulenza per Rai Educational, la casa editrice La Nuova Italia (Firenze) e l’Istituto della Enciclopedia Italiana (Roma). È membro del Comitato esecutivo della Consulta Nazionale di Filosofia, del Collegio docenti del corso di dottorato in Scienze umanistiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e socio ordinario dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Nelle sue ricerche ha studiato la nascita, lo sviluppo e la crisi della modernità filosofica e politica attraverso l’analisi storica e teorica di concetti quali progresso, potenza, utopia, sovranità, democrazia. È tra i principali studiosi di Leo Strauss, su cui ha pubblicato numerosi saggi e volumi, il più recente dei quali, Una filosofia in esilio. Vita e pensiero di Leo Strauss, è apparso per l’editore Carocci nel 2021. Tra le sue pubblicazioni: Potenza/atto (Il Mulino, 2014), Progresso (Edizioni della Normale, 2015), Issues of Interpretation (a cura di, Franz Steiner Verlag, 2018).

Fabrizio Sinisi è nato a Barletta nel 1987. Drammaturgo, poeta e scrittore, nel 2012 ha debuttato come autore teatrale con La grande passeggiata diretto da Federico Tiezzi. In poesia ha pubblicato La fame e il Contrasto dell’uomo e della donna, con cui ha ottenuto la menzione del Premio Carducci 2015. Dal 2010 è Dramaturg della Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze e del Teatro Laboratorio della Toscana. Attivo anche nel teatro musicale, nel 2017 ha debuttato al Maggio Musicale Fiorentino con il melologo Ravel. Nel 2017 pubblica Tre drammi di poesia, con cui viene selezionato tra i dieci autori italiani del progetto internazionale Fabulamundi. È edito in Germania da Lauke Verlag e negli Stati Uniti dall’editore Hentschker. Collabora stabilmente con il quotidiano Domani e con Doppiozero. I suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati anche in Austria, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti. Dal 2017 è artista residente presso il CTB – Teatro Stabile di Brescia. Nel 2018 ha vinto la menzione dell’American Playwrights Project, nel 2019 il Premio Testori per la Letteratura e nel 2021 il Premio Nazionale dei Critici di Teatro.

Oltre che in quest’occasione, per ERT / Fondazione ha scritto la drammaturgia di: Elettra. Onora il padre e la madre con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, spettacolo sospeso a gennaio 2021; Il Grande Inquisitore e altre parabole con la regia di Silvia Rigon, in scena al Teatro Storchi di Modena dal 23 novembre al 5 dicembre 2021; Il Ministero della solitudine sempre con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni in prima assoluta dal 20 al 23 gennaio 2022 al Teatro Arena del Sole di Bologna.

Informazioni e prenotazioni:

Prezzi dei biglietti € 8

Biglietteria ERT Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena

Orari apertura al pubblico: dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 14.00; martedì e sabato anche dalle 10.00 alle 14.00

Biglietteria telefonica: 0592136021 dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00

biglietteria@emiliaromagnateatro.com |

Teatro della Fondazione Collegio San Carlo

Via San Carlo 5, Modena

sabato 18 dicembre ore 21.00

domenica 19 dicembre ore 16.00

Utopia
da Thomas More

reading teatrale

testi scelti da Carlo Altini

drammaturgia di Fabrizio Sinisi

messinscena di Simone Francia

con Simone Baroni, Simone Francia, Michele Lisi, Elena Natucci, Maria Vittoria Scarlattei, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi, Massimo Vazzana

produzione ERT / Teatro Nazionale

Fondazione Collegio San Carlo

con il contributo di BPER Banca