Una vita da rider, Delovery il romanzo di Maria Dorigatti

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In uscita il 12 marzo

BOLOGNA – Nuovi lavori sottopagati, sfruttamento dei rider e mancanza di prospettive professionali per i giovani, sono i temi al centro di Delovery di Maria Dorigatti, edizioni BookTribu, in uscita il 12 marzo. Il libro, nato durante la quarantena ad agosto 2021, è anche una riflessione sulla difficoltà di scegliere, soprattutto quando la scelta appare sbagliata in qualsiasi direzione si rivolga.

Rocco ha ventisette anni, una laurea cum laude in scienze politiche all’Università di Bologna, una ragazza fantastica e una famiglia nel paesino sul Gargano convinta che il giovane sia destinato a un grande avvenire, ma l’unico lavoro che trova è quello di rider per la più grande catena mondiale di pasti a domicilio: la Delovery. Una sera, mentre pedala pieno di rancore verso il mondo, viene investito da una macchina e si salva per miracolo. Inaspettatamente l’incidente si trasforma in un’opportunità e Rocco si troverà a dover fare una scelta molto più grande di lui.

“Scrivendo Delovery volevo raccontare parte della realtà che osservo – spiega Maria Dorigatti – e che in parte ho vissuto o vedo vivere da persone che mi circondano. Scrivo dei nuovi lavori sottopagati e svilenti come quello del rider, della mancanza di valide prospettive lavorative per i giovani che non hanno le spalle coperte da famiglie benestanti e di come il poter scegliere tra il bene e il male sia in realtà un privilegio. Mi chiedo se si sia davvero liberi di decidere quando qualsiasi scelta si compia, appare comunque quella sbagliata”.

Delovery fa parte della collana Black-Out diretta da Gianluca Morozzi per BookTribu.

L’autrice. Maria Dorigatti, nasce nel 1978 in un freddo paesino ai piedi delle Dolomiti e cresce a Trento. Si trasferisce a Bologna nel 1997 per studio e poi decide di rimanerci per necessità e amore e ancora ci vive.