Turismo. Delta del Po inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, dal ministero Beni culturali 55 milioni di euro per uno dei grandi attrattori turistici della ripartenza

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L’assessore Corsini: “Meritato riconoscimento per continuare a sviluppare il potenziale di un luogo unico al mondo”

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – Tra i grandi attrattori turistici che guideranno la ripartenza del Paese c’è anche il Delta del Po.

L’area di 66mila ettari, già Patrimonio mondiale dell’umanità e riserva della Biosfera MaB Unesco, si prepara infatti a ricevere 55 milioni di euro di risorse che fanno parte dei 6 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsti per il rilancio della cultura e del turismo nazionali.

Il progetto del Delta del Po, che interessa le Regioni Emilia-Romagna, destinataria di 30 milioni di euro e Veneto, a cui andranno 25 milioni, prevede entro il 2025 la realizzazione di una serie di interventi che andranno a potenziare le opportunità e le attrattività offerte da questo grande mosaico di biodiversità. Con l’obiettivo di attrarre una sempre più ampia platea di visitatori nazionali e internazionali amanti del turismo lento, sostenibile e autentico.

Tra le linee di azioni previste ci sono lo sviluppo dell’intermodalità ciclabile per il collegamento turistico e di fruizione culturale e ambientale, lo sviluppo dei cammini e delle ciclovie in collegamento con il sistema museale e la rete fluviale e il potenziamento dei percorsi turistico-naturalistici-escursionistici e del sistema di visita e di accoglienza dell’area del Delta del Po – Riserva di Biosfera Mab Unesco.

“Un riconoscimento significativo per un progetto che qualifica uno dei tesori naturalistici più importanti al mondo- spiega l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsinisu un’area unica del nostro Paese. Un luogo dal potenziale straordinario che il Ministero ha giustamente inserito tra i 14 interventi strategici al centro del piano nazionale di ripresa e resilienza”. 

“Con queste risorse- continua l’assessore- possiamo continuare a salvaguardare e proteggere il nostro patrimonio culturale e paesaggistico e anche a far nascere nuove occasioni di studio e ricerca, come con il nuovo polo culturale integrato di Comacchio a cui sono destinati 5 milioni di euro. Un nuovo impulso che punta verso un turismo sostenibile e consapevole, guardando al prossimo futuro, quando finalmente potremo lasciarci alle spalle il difficile periodo legato all’emergenza Covid. L’Emilia-Romagna sarà così pronta ad aprire e a far conoscere ai visitatori di tutto il mondo, uno spazio di rara bellezza.  A piedi, in bici, a cavallo e in barca sarà ancora più semplice scoprire lo straordinario patrimonio di biodiversità che solo il Parco del Delta del Po sa offrire”. 

30 milioni all’area del Delta del Po Emilia-Romagna

Per quanto riguarda la mobilità ciclabile e intermodale, tra le azioni previste ci sono il potenziamento dell’Anello del Sale di Cervia (Ra) e i lavori allo stralcio dei Lidi Nord (Porto Corsini, Marina Romea, Casalborsetti nord) del Parco Marittimo (Ra).

Per lo sviluppo dei percorsi natura, dei siti naturalistici e del sistema di visita e accoglienza figurano anche interventi alle stazioni ravennati del Parco del Delta del Po, la realizzazione di collegamenti naturalistici sul territorio di Argenta e la valorizzazione del parco naturale di Cervia.

Infine, per lo sviluppo di cammini, siti Unesco e strutture museali è previsto, tra gli altri, il recupero del Castello di Mesola e la creazione di un nuovo polo culturale integrato che darà vita anche al museo della nave romana di Comacchio (Fe).