Bologna

Turismo. Bologna e Modena insieme per la ripartenza

Chiuso l’accordo per la Destinazione turistica unica. L’assessore Corsini: “I due territori hanno grandi eccellenze del Made in Italy che occorre valorizzare mettendo in linea le migliori esperienze e capacità del pubblico e del privato”

BOLOGNA – Bologna e Modena insieme e pronte alla ripartenza. Nasce oggi l’accordo per la Destinazione turistica unica che vede i due territori, superati i campanilismi e la vulgata che li vuole da sempre rivali, uniti per potenziare i loro prodotti di eccellenza e candidarsi così a meta privilegiata per le vacanze all’insegna del plein air in Appennino o alla scoperta dei tanti luoghi di cultura, nel cuore dell’Emilia-Romagna.

Dalla Motor Valley alla Food Valley, dai musei classici a quelli dedicati all’automotive con marchi noti e famosi in tutto il mondo, fino alla montagna da vivere tutto l’anno per gli sportivi o chi è alla ricerca di spazi rigeneratori, la nuova Destinazione turistica Bologna e Modena, potrà offrire in modo omogeneo e integrato pacchetti di interesse per coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

Una realtà che è costantemente cresciuta per movimento turistico dal 2016 al 2019, ultimo anno di riferimento utile prima dello scoppio della pandemia. Per la provincia di Modena gli arrivi sono aumentati nel periodo di riferimento del 21,77% e i pernottamenti del 17,78%, un andamento allineato a quello della Città metropolitana di Bologna che presenta percentuali di crescita, nello stesso periodo, del 22,58% negli arrivi e del 21,41% nei pernottamenti. I due territori pesano insieme per il 27% del totale degli arrivi e il 16% dei pernottamenti regionali. Quota che è cresciuta costantemente dal 2016, anno di nascita della Destinazione turistica, portando gli arrivi e i pernottamenti dell’area vasta rispettivamente a 3.130.035 e 6.487.882 nel 2019.

La nuova Destinazione è stata presentata oggi a Bologna nel corso di una video conferenza stampa, dall’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, all’assessore del Comune di Bologna e presidente della Destinazione turistica Metropolitana, Matteo Lepore, e al sindaco del Comune di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Presenti, da remoto, anche i presidenti delle Camere di Commercio delle due città Valerio Veronesi (Bologna) e Giuseppe Molinari (Modena).

“Il turismo non ha confini provinciali- afferma Corsinie abbiamo visto, con le Destinazioni, che lavorare per aree vaste premia non solo la qualità dell’offerta ma anche e soprattutto la risposta del pubblico che ha fatto registrare un aumento delle presenze, prima dello scoppio della pandemia, in tutti i territori.  Bologna e Modena hanno in sé grandi eccellenze del Made in Italy che occorre valorizzare attraverso una nuova governance della Destinazione. Ora più che mai per sostenere la ripartenza di un settore che ha sofferto, per il bene della collettività, in modo particolarmente grave le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, è necessario far dialogare e mettere in linea le migliori esperienze e capacità di pubblico e privato. E con questa operazione mettiamo in grado il territorio di attrezzarsi in modo adeguato rispetto alle sfide che abbiamo di fronte”.

“Bologna e Modena si uniscono per essere più forti nella ripartenza- sottolinea Lepore-. Qui si produce il cuore del made in Italy e abbiamo quasi il 40% del totale degli occupati della Regione Emilia-Romagna. Promuoveremo l’Italia nel mondo insieme e questo sarà molto importante per recuperare velocemente posti di lavoro nel campo del turismo, servizi e dell’industria. Si apriranno anche nuove opportunità per l’attrattività degli investimenti e lo sviluppo economico delle imprese”.

“Lavorare insieme rappresenta una grande opportunità per rilanciare il settore turistico, così duramente colpito dalla pandemia- spiega Muzzarelli-. Questa sinergia ci renderà più forti, soprattutto sui mercati internazionali, sui quali puntiamo con decisione, forti anche degli ottimi risultati raggiunti in questi ultimi anni che solo la crisi sanitaria ha interrotto. Ma siamo fiduciosi, grazie a questa collaborazione, che non appena le limitazioni finiranno, saremo pronti per intercettare una nuova domanda di turismo, forti dei nostri prodotti dalla Motor valley con la Ferrari e la Maserati, all’Appennino verde, dallo sci nel comprensorio del Cimone, fino ai percorsi storici e artistici, come quello degli Estensi, le testimonianze del Rinascimento o il circuito del Romanico, con il Duomo di Modena patrimonio Unesco”.

“Grazie al lavoro positivo svolto insieme in questi ultimi anni, limitato ad alcuni settori- chiude Muzzarelli-, ora ampliamo questa collaborazione a tutti i prodotti turistici. Bologna e Modena hanno tanto in comune, dall’enogastronomia ai motori, alle città d’arte e grazie all’aeroporto di Bologna e ai progetti di promozione internazionale dell’Apt regionale, con queste nostre eccellenze, apprezzate in tutto il mondo, saremo protagonisti di una nuova stagione di rilancio del settore”.

La nuova Destinazione turistica dovrà ora passare al vaglio dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva.

Motori, cibo, neve, grandi eventi, arte e verde: Bologna e Modena, la staffetta nel cuore dell’Emilia

Nata nel 2016 su proposta dei sindaci dell’area metropolitana, la Destinazione turistica Bologna approva, l’anno successivo, una convenzione triennale con la Provincia di Modena per la promo-commercializzazione di quattro prodotti turistici comuni: motori, cibo, neve, grandi eventi.

A partire dalla Motor Valley, quale complesso di elementi di interesse turistico-culturale ed emozionali derivati dalla storia dei marchi, da musei e collezioni, dai circuiti e dalle manifestazioni sportive connesse con l’ampliamento dell’offerta e azioni mirate in particolare sui mercati di Cina, Emirati Arabi e Usa.

E poi la Food Valley, quale insieme di eccellenze agroalimentari e della tradizione enogastronomica, che comprendono diversi prodotti tipici con marchi DOP e IGP che si collocano nella storia dei luoghi e delle popolazioni. Anche qui viene ampliata l’offerta con particolare attenzione alle visite alle aziende di produzione dei prodotti tipici, integrazioni di schede prodotto nei cataloghi commerciali, collaborazioni con gli agriturismi, commercializzazione delle esperienze turistiche sul canale e-commerce, partecipazioni a fiere e workshop con proposte tematiche sul cluster food.

Ancora, il turismo della neve nel comprensorio delle stazioni invernali del Cimone e del Corno alle Scale, sia sotto il profilo sportivo sia come risorsa più ampia per diverse forme di turismo ricreativo, naturalistico, delle famiglie e dei gruppi.

Infine, i grandi eventi con un potenziale di attrattività turistica. A partire dal 2019 si è assistito a un progressivo consolidarsi delle basi operative del sistema integrato e collaborativo di governancedella Destinazione turistica Bologna-Modena.

A livello operativo la pianificazione nel 2021 prevede azioni già progettate per rinnovare l’offerta: è in corso una campagna promozionale per il mercato italiano che si propone di rinsaldare il posizionamento di Bologna e Modena, città d’arte, come destinazioni per brevi soste puntando a un turismo di prossimità e domestico, in stretto coordinamento anche con la campagna triennale di promozione della regionale che vede protagonista Stefano Accorsi.

Accanto alla dimensione culturale, l’altro fuoco della campagna è il verde. Nel prossimo triennio sarà infatti prioritario per la Destinazione continuare a promuovere l’offerta legata al turismo slow e green, con azioni in decollo quali l’inaugurazione del tratto Mirandola-Sala Bolognese della Ciclovia del Sole e il cartellone Crinali che farà incontrare, nella sua originale formula, il trekking turistico con la cultura.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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