Travolse e uccise un 16enne in moto a Concordia

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Patteggia un anno

emilia-romagna-news-24MODENA – Ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa e un anno di sospensione della patente di guida, l’automobilista che la sera del 18 luglio 2018 travolse e uccise con la sua auto Mattia Negrelli, 16enne di San Giacomo delle Segnate mentre era in sella al suo motociclo.

I familiari della vittima si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali mortali con sedi in tutta Italia.

I fatti. Sono circa le 21.30 e un’altra lunga giornata estiva sta per concludersi. All’imbrunire, proprio mentre il cielo si fa scuro, Mattia sta percorrendo via Martiri della Libertà a Concordia sulla Secchia, è diretto verso Vallata. Dalla corsia opposta giunge la Bmw bianca condotta dal 45enne mirandolese M.C. che, all’altezza dell’incrocio con via Bellini, gira a sinistra e taglia la strada al ragazzo, forse non vedendolo arrivare o forse pensando di poterlo evitare. Mattia sbatte fortemente sull’auto prima e sull’asfalto poi rimanendo a terra in fin di vita, si muove e contorce sull’asfalto mentre la gente accorre attorno a lui, la situazione pare da subito gravissima. Poco dopo giungono i soccorsi e le autorità prontamente allertati, ma i sanitari capiscono subito che non c’è molto da fare, muore ancor prima di giungere all’ospedale per le gravissime lesioni riportate.

Sulla dinamica dell’incidente non ci sono dubbi, la telecamera di un’abitazione privata sembra messa lì a posta per documentare l’accaduto, sarebbe bastato attendere una frazione di secondo in più prima di svoltare e Mattia avrebbe proseguito la sua strada, illeso. Invece dal video si vede chiaramente il motociclo che impatta frontalmente sulla parte posteriore dell’auto che sta terminando la svolta in via Bellini per poi arrestarsi pochi metri più in là, quasi non rendendosi conto di aver tagliato la strada a Mattia.

«L’ennesima sconcertante morte di un ragazzo che aveva davanti a sé tutta la vita – commenta Michele De Bona, responsabile della sede Giesse di Modena – Mattia frequentava l’istituto agrario Pietro Antonio Strozzi di San Benedetto Po e, una volta terminati gli studi, avrebbe proseguito con l’attività agricola del papà al quale dava spesso una mano. A scuola in suo ricordo gli è stato dedicato il laboratorio di chimica con una dedica a suo nome: “Non c’è saluto definitivo finché esiste il ricordo”».

GIESSE Risarcimento Danni

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