«Il telefonino ai bambini? Mai alle elementari»

147

Giovedì 20 aprile a Forlì l’evento con Cristina Petit, verso un nuovo modello scolastico

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII logoFORLÌ – L’autrice ed illustratrice bolognese Cristina Petit il 20 aprile alle 20.45 sarà a Forlì, nell’auditorium CariRomagna di Via Flavio Biondo 16.

Metterà in guardia i genitori: «Quando vedete un bambino assorto nello strisciare con il dito il vetro di un tablet o di un telefonino ricordatevi che sta rinunciando al gioco libero, simbolico, di cui ha un gran bisogno per il proprio sviluppo. È ora di spegnere quegli schermi che tengono buoni i bambini». E incalzerà: «E quali sono i danni che può provocare nei bimbi la televisione accesa durante la colazione, prima di andare a scuola»?

Cristina Petit, autrice del libro Maestra Piccola, di libri educativi per bambini e di altri saggi sul tema, metterà in luce le fatiche ed i disagi che possono venire inconsapevolmente causati dai genitori nei propri figli; proporrà delle riflessioni educative partendo dall’ascolto e dal dialogo sui bisogni, sogni e desideri dei bambini.

VOLANTINOL’evento aprirà la rassegna in tre appuntamenti Educare, verbo delicato, organizzati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con il patrocinio della Diocesi di Forlì Bertinoro e l’adesione della Scuola Santa Dorotea, dell’Azione Cattolica diocesana, della cooperativa sociale Paolo Babini, di Agesc e di altre realtà del territorio.

«Il tema educativo deve essere al centro della riflessione comune — commenta Daniele Severi, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona Romagna e moderatore delle serate —. In quest’epoca priva di punti di riferimento e certezze consolidate vogliamo aprire un confronto continuativo fra genitori, insegnanti e dirigenti, in vista di un nuovo modello di scuola».

Le serate successive del 28 aprile e dell’11 maggio vedranno la presenza, tra gli altri, di Mons. Erio Castelluci, arcivescovo di Modena; di Andrea Canevaro, pedagogista dell’Università di Bologna. Verrà presentata la proposta di un modello scolastico alternativo, la “pedagogia del gratuito”, elaborato negli anni Novanta da don Oreste Benzi e sperimentato già in varie classi di scuole statali e paritarie.

Lubiano Montaguti, vicesindaco di Forlì con delega all’istruzione, porterà il proprio LABORATORIO DI CHINAcontributo: «La pedagogia del gratuito è una pregevole testimonianza di scuola inclusiva fondata sulla fiducia e sull’ascolto, sulla cooperazione e sulle relazioni umane, senza confini. Verrà introdotta una pedagogia del cuore, fondata sui quattro pilastri dell’educazione: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere».

Per sperimentare nella pratica gli spunti forniti genitori e bimbi dai 6 ai 12 anni potranno cimentarsi nei sabati 22 aprile, 6, 13 e 20 maggio nei “laboratori delle belle passioni”, che si terranno dalle 16.30 nei locali della Scuola Santa Dorotea, in via dei Mille 1 a Forlì.

Per informazioni: 347.5881750