Teatro Dragoni, Meldola: Stagione Teatrale 2019/2020

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MELDOLA (FC) – Con la Stagione 2019/2020 del TEATRO DRAGONI, prosegue l’ininterrotta e ultratrentennale collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di MELDOLA e Accademia Perduta/Romagna Teatri. Una longevità in cui il Dragoni ha dimostrato una vivacità sia artistica che progettuale puntualmente premiata da una partecipata risposta del pubblico che, della dinamicità del Dragoni, ha dimostrato di apprezzare tanto le proposte tradizionali quanto quelle più innovative e stravaganti che ne hanno fatto anche esempio e modello per altre realtà del territorio.

La nuova Stagione del Teatro Dragoni conferma pertanto la pluralità di offerta culturale che ne ha contraddistinto fino a oggi la linea progettuale, presentando una qualificata rassegna di Prosa – che alternerà testi classici e drammaturgie contemporanee -, un’ampia proposta di Teatro Ragazzi, modulata nelle rassegne di Teatro Scuola e “A Teatro in Famiglia” e le tradizionali rappresentazioni in lingua vernacolare. Un’importante novità introdotta a partire da questa Stagione Teatrale – in considerazione della numerosa e costante partecipazione di pubblico – è la possibilità di sottoscrivere un abbonamento alla rassegna “A Teatro in Famiglia”, per la quale è anche confermata l’iniziativa “A cena e a Teatro in Famiglia”, realizzata grazie alla collaborazione con i ristoratori locali.

Il cartellone di Prosa sarà inaugurato da un grande protagonista del firmamento teatrale italiano: LEO GULLOTTA con Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello. Seguiranno: MARISA LAURITO e FIORETTA MARI, simpatiche protagoniste di Due donne in fuga, adattamento di uno dei più grandi successi francesi degli ultimi anni; FILIPPO DINI e ARIANNA SCOMMEGNA presenteranno poi Misery, spettacolo tratto dal celeberrimo romanzo di Stephen King. ENRICO GUARNERI tornerà poi sul palcoscenico del Dragoni co Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga, seguito da GABRIELE CIRILLI con il suo esilarante spettacolo Mi piace. L’ultimo appuntamento della rassegna sarà con una delle più importanti e recenti co-produzioni di Accademia Perduta: La Classe, un forte e intenso spettacolo di teatro civile scritto da Vincenzo Manna, interpretato da CLAUDIO CASADIO, ANDREA PAOLOTTI, BRENNO PLACIDO e un gruppo di altri cinque giovani attori, con la regia di Giuseppe Marini.

La rassegna “A Teatro in Famiglia” sarà composta da cinque rappresentazioni che andranno in scena il sabato, in orario serale. Cinque spettacoli che porteranno sul palcoscenico meldolese tutti gli “assi nella manica” del Teatro Ragazzi italiano, riconosciuto come il migliore a livello europeo: magia, poesia, sorprese, colore, musica, coinvolgimento emotivo del pubblico, bambino o adulto che sia. Di questo è fatto il teatro di Accademia Perduta/Romagna Teatri, compagnia leader del Teatro Ragazzi italiano, presente in questa edizione della rassegna con due produzioni: Il gatto con gli stivali per la regia di Claudio Casadio e Zuppa di sasso di TCP Tanti Cosi Progetti. L’offerta del Dragoni per i più giovani sarà poi completata dalle matinée di Teatro Scuola con un cartellone di quattro spettacoli (per sette rappresentazioni) per il pubblico delle Scuole materne e tutti gli ordini e gradi di quelle dell’obbligo.

PROSA

L’apertura di sipario sulla nuova rassegna di Prosa del Teatro Dragoni sarà affidata a LEO GULLOTTA con Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello per la regia di Fabio Grossi. Pensaci, Giacomino! nasce in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. La storia racconta di una fanciulla che, rimasta incinta del suo giovane fidanzato, non sa come poter portare avanti questa gravidanza: il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione, “per almeno cinquanta anni”, il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Una tragedia civile che si configura, così, in tutta la sua veemenza (martedì 26 novembre ore 21).

MARISA LAURITO e FIORETTA MARI saranno poi le protagoniste di Due donne in fuga, versione italiana di un grande successo francese firmato da Pierre Palmade e Cristophe Duthuron, con la regia di Nicasio Anselmo. Due donne si incontrano di notte su una strada statale mentre fanno l’autostop. Entrambe fuggono dalla loro vita: Margherita da 30 anni di vita da casalinga, moglie e madre repressa; Clorinda, detta Clo, dalla casa di riposo dove il figlio l’ha parcheggiata dopo la morte del marito. L’incontro suscita le battute più divertenti, per il luogo e l’ora equivoci. Si ride di gusto per l’ironia e l’arguzia delle battute e si sorride nel riconoscere, nelle due protagoniste, alcuni aspetti della nostra vita, a volte pavida, altre volte più temeraria, in un perfetto equilibrio tra commedia e vita (vera), niente affatto retorico (domenica 8 dicembre ore 21).

Si cambia poi registro con il divertentissimo Mi piace di GABRIELE CIRILLI. Oramai viviamo per un Like. La nostra vita è un continuo avere e dare un giudizio, sin dalla mattina quando ci alziamo e ci guardiamo allo specchio oppure quando scegliamo un vestito, gli amici da frequentare, quando ordiniamo al ristorante o quando scegliamo di andare in vacanza, i programmi tv da guardare, il film al cinema da vedere, il politico da votare, la musica da ascoltare o i libri da leggere, la dieta da fare, la squadra di calcio da tifare, le persone da seguire sui social. Riderne è fondamentale perché la risata è contagiosa, è una medicina, un rimedio contro tutto il nero che ci opprime (domenica 2 febbraio ore 21).

A chiudere il cartellone sarà La Classe di Vincenzo Manna, interpretato da CLAUDIO CASADIO e un cast di giovani attori tra i quali ANDREA PAOLOTTI, BRENNO PLACIDO per la regia di Giuseppe Marini frutto della co-produzione di Accademia Perduta, Società per Attori e Goldenart. Il dramma è ambientato ai giorni nostri, in una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente. Alla periferia della cittadina c’è un Istituto Comprensivo specializzato in corsi professionali che avviano al lavoro. Albert, laureato in Storia, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato. Il Preside dell’Istituto gli dà subito le coordinate sul tipo di attività che dovrà svolgere: il corso non ha nessuna rilevanza didattica, serve solo a far recuperare crediti agli studenti che devono diplomarsi il prima possibile. Tuttavia, intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert riesce a far breccia nel loro disagio (mercoledì 11 marzo ore 21).

La nuova edizione della rassegna sarà inaugurata dalla compagnia La Piccionaia con lo spettacolo Cappuccetto Rosso e altre storie. Una divertente e originalissima reinvenzione con oggetti e immagini della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso, insieme ad altre storie. Una penna rossa, inquadrata molto da vicino, può essere anche una bambina dal naso lungo e dal Cappuccetto Rosso; un paio di forbici taglienti possono essere le zanne affilate di un lupo affamato; una vecchia stilografica può diventare una vecchia nonnina e un mazzo di matite un bosco scuro ed impenetrabile… (18 gennaio ore 21).

Seguirà Sapore di sale, l’odissea di una sardina della compagnia La Baracca. Due pescivendoli, in una delle tante mattine al mercato, mentre sistemano le loro cassette del pesce, perdono una sardina che riesce a scappare dalle loro mani e a sparire nel mare. Il primo non può accettare di lasciarsi sfuggire uno dei suoi pesci. Decide così di inseguirla per catturarla di nuovo. L’altro lo asseconda, spinto, però, dalla voglia di seguire la sardina nella sua avventura in mezzo al mare. Inizia così un viaggio che si rivelerà avventuroso soprattutto per i due pescivendoli (1 febbraio ore 21).

Sarà poi la volta de Il gatto con gli stivali di Accademia Perduta/Romagna Teatri, uno spettacolo di Marcello Chiarenza, interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola e diretto da Claudio Casadio. Una fiaba classica, nata nel 1500 e riproposta in diverse versioni anche da Perrault e dai Fratelli Grimm, che è giunta fino a noi senza mai perdere il suo ascendente sull’immaginario dei bambini di tutto il mondo. Non è infatti soltanto un racconto picaresco in cui un giovane sfortunato la spunta sui ricchi e i potenti, ma anche una storia che insegna come la nostra parte istintiva abbia il potere di stupire, di emergere nei momenti di difficoltà e cambiare il corso della vita. In questo spettacolo i magnifici oggetti di scena sono co-protagonisti di un lavoro in cui gli artisti – accompagnati da musiche originali – narrano e interpretano un testo in cui si rincorrono poesia e stupore (15 febbraio ore 21).

L’appuntamento successivo sarà con Zuppa di sasso, un’altra produzione firmata da Accademia Perduta e portata in scena da Danilo Conti della compagnia TCP Tanti Cosi Progetti. Zuppa di sasso è una fiaba la cui ispirazione si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti e che risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso. Stranieri, sconosciuti che chiedevano ospitalità e ristoro e che alle volte con qualche espediente sapevano conquistare la fiducia degli abitanti dei luoghi che attraversavano, risvegliando in questi ultimi sentimenti e sensazioni dimenticate o sopite (29 febbraio ore 21).

A chiudere il cartellone sarà Il giardino stregato di Maga Cornacchia de Gli Alcuni. Fata Corolla e Fata Valeriana entrano per errore in una fiaba: qui sono rapite dalla perfida Maga Cornacchia e imprigionate nel suo castello stregato. A partire da questo momento saranno loro, aiutate dal giovane pubblico, a dover reinventare la fiaba e trovare il modo per uscire dalla loro prigione. Per fortuna, all’interno del castello, c’è un misterioso giardino ricco di sorprese e meraviglie, abitato da personaggi stravaganti… (14 marzo ore 21).

TEATRO SCUOLA

Le rappresentazioni mattutine per le Scuole della città partiranno con Kon-Tiki, un viaggio in mare aperto, spettacolo del Teatro Telaio. Kon-Tiki vuol dire letteralmente “Dio Sole”. Kon-Tiki è il nome della zattera costruita nella primavera del 1947 dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che partì dalle coste del Perù deciso a raggiungere via mare le isole della Polinesia Francese. Senza remi, senza motore, sfruttando solo la corrente marina, i venti alisei e la buona sorte (23 gennaio ore 9.30).
Il palcoscenico meldolese ospiterà poi una nuovissima produzione di Accademia Perduta: Pinocchio con la regia di Claudio Casadio in una versione fedele al racconto originale ma anche inedita, carica di sorprese e di piccole e grandi magie. Lo spettacolo è un’opera di forte impatto visivo che, attraverso un susseguirsi di declinazioni sceniche dell’oggetto/libro riformula il classico in chiave contemporanea e propone una riflessione sul valore della pagina scritta che la creatività di Marcello Chiarenza reinventa in innumerevoli manufatti d’arte (27 e 28 febbraio ore 9.30).

TEATRO DIALETTALE

I tradizionali appuntamenti con il teatro in lingua vernacolare vedranno in scena la Cumpagnì dla Parochia di Carpena con Ona fiòla da maridè, commedia in tre atti di Stefano Palmucci (sabato 19 ottobre ore 21) e il Gruppo Comico Dialettale De Bosch di Gambettola con due farse della compagnia (sabato 26 ottobre ore 21).