Sottoscritto il patto di gemellaggio tra il Comune di Cave (RM) e il Comune di Mercato Saraceno

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MERCATO SARACENO (FC) – Venerdì 7 aprile alle ore 17.00 nella sala del Consiglio del Comune di Cave (RM) si è svolta la cerimonia ufficiale con la firma da parte del Sindaco di Mercato Saraceno Monica Rossi e il Sindaco di Cave Angelo Lupi per suggellare il gemellaggio tra i due Comuni nel segno del Maestro Lorenzo Ferri nativo di Mercato mentre Cave gli ha dedicato un museo molto importante dove sono collocate le sue opere monumentali.

Un gemellaggio quindi nel nome della cultura, dell’arte e delle tradizioni

Alla cerimonia anche una significativa  presenza mercatese, dall’Assessore Giulia Paci, al presidente della Pro Loco Giampiero Rossi, al presidente dell’Auser Ruscelli Tonino e Donatella Balzani dell’associazione I Fogli Volanti, delegazione che ha portato in dono i prodotti tipici del territorio come l’inimitabile pagnotta mercatese e il vino Famoso.

Queste le parole del Sindaco Monica Rossi “ l’importanza dell’evento va al di là dell’intento di onorare il Maestro Lorenzo Ferri il gemellaggio è occasione di scambio di esperienze, conoscenze e valori, confronto costruttivo di opinioni e arricchimento reciproco, ringrazio il Comune di Cave per la calorosa accoglienza e per l’opportunità

La proposta di gemellaggio, ricordiamo che è stata discussa in consiglio comunale in data  30/11/2022  ed ha ottenuto parere favorevole e all’unanimità.

Lorenzo Ferri, scultore e pittore originario di Mercato Saraceno. Precoce, come molti della sua generazione, ci ha lasciato molte opere e i suoi studi sulla Sacra Sindone sono conosciuti a livello internazionale. A 24 anni si trasferisce e lavora a Buenos Aires (Argentina) e quando torna a Roma inizia l’attività di insegnante, che proseguirà anche a Bengasi (Libia) e a Salerno. Dopo aver visto la riproduzione fotografica della Sindone, nel 1929, concepisce il progetto di ricostruirne il Volto e nel ’39 manda i risultati dei suoi studi al Primo Convegno Nazionale sulla Sindone, a Torino. Collabora con la rivista “Perseo” con articoli sull’arte e sperimenta un metodo originale per l’insegnamento del disegno nelle scuole, precorrendo la riforma. Al Primo Convegno internazionale di studio sulla Sacra Sindone (Roma, 1950) presenta il suo materiale artistico e scientifico ed è ricevuto in udienza privata da Papa Pio XII, al quale mostra il volto di Gesù Cristo. Tra il ’68 e il ’73 completa la ricostruzione del corpo sindonico e illustra i suoi studi ad Umberto II di Savoia. Prepara una grande Mostra Sindonica da tenersi l’anno Santo ’75, ma sarà realizzata postuma nel 1978.Le sue opere si possono ammirare, in Italia a Nocera, Salerno, Roma, Poggio Bustone, S. Maria della Foresta, Aquino, Monterotondo; a Parigi (Istituto S. Giuseppe di Cluny), in Irlanda (Santuario di Knock), Indonesia (Sacrario di Djakarta). Lorenzo Ferri muore a Roma il 25 febbraio 1975, stroncato da un infarto e le sue ceneri riposano ai piedi della maestosa statua del Cristo Risorto nel Cimitero di Prima Porta. A questo celebre artista e studioso della Sacra Sindone è dedicato il Museo Ferri che si trova a Cave presso l’ex convento degli Agostiniani.