“Sognalib(e)ro”: serata finale al Teatro delle Passioni

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Venerdì 8 febbraio alle 20.30 nella sala di via Carlo Sigonio le premiazioni dei vincitori del concorso letterario per le carceri e una piece teatrale con detenuti attori. Ingresso libero

MODENA – Si conclude venerdì 8 febbraio con la serata finale – fra premiazioni, letture e teatro – il premio letterario “Sognalib(e)ro” per carceri italiane, promosso dal Comune di Modena con Direzione generale del Ministero della Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria, Giunti editore, e con il sostegno di BPER Banca. Obiettivo: promuovere lettura e scrittura negli istituti penitenziari dimostrando che possono essere strumento di riabilitazione (principio sancito dalla Costituzione).

L’appuntamento, a ingresso libero per tutti fino a esaurimento posti, si svolge al Teatro delle Passioni di via Carlo Sigonio a Modena con inizio alle 20.30.

Il programma della finale, con le prime valutazioni sull’esperienza che volge al termine, è stato presentato venerdì 1 febbraio a Palazzo Comunale di Modena da Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, con Giordano Bruno Ventavoli, giornalista, responsabile di Tuttolibri del quotidiano La Stampa, direttore e ideatore del Premio. Cavazza, che aprirà la serata presentando il progetto, ha ricordato che “Leggere e scrivere sono atti di libertà, che possono attraversare i muri mettendo in comunicazione il dentro e fuori dal carcere, in un progetto di grande valore umano, culturale e sociale”. Ventavoli, che condurrà la serata di venerdì 8 febbraio, si è detto colpito positivamente “dall’entusiasmo che mi veniva comunicato dai laboratori in carcere, dove i partecipanti hanno letto con passione e impegno almeno tre libri a testa, in un Paese dove si legge pochissimo”.

Ha partecipato alla presentazione Marco Bonfiglioli, dirigente del Provveditorato amministrazione penitenziaria di Emilia-Romagna e Marche, che ha espresso soddisfazione per il percorso fatto auspicando continuità, e con lui Nicoletta Saporito, per la Casa circondariale di Modena, Eugenio Tangerini, dirigente Relazioni esterne e responsabilità sociale di BPER Banca, e Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti, che nella serata porta in scena una rappresentazione teatrale frutto di un progetto condotto nelle carceri di Modena e Castelfranco Emilia, con detenuti attori. Proprio a questi saranno anche affidate le letture delle classifiche e delle motivazioni del voto dei detenuti giurati per la sezione Narrativa, e di brani dei vincitori della sezione Inediti. Tre sono i premiati di quest’ultima, da tre diverse carceri: uno per la poesia, uno per il racconto e uno per il romanzo, che verrà pubblicato in e-book da Giunti. La casa editrice donerà alle biblioteche delle carceri partecipanti 1.500 libri dal catalogo Giunti Bompiani. Sarà, invece, la casa editrice civica digitale “Il Dondolo” del Comune di Modena a pubblicare in e-book una antologia degli scritti inediti presentati per il concorso.

Altri libri, che saranno donati dagli organizzatori, saranno scelti dall’autore affermato vincitore della sezione narrativa tra quelli che indicherà come i libri “della sua vita”, quelli che più gli sono piaciuti o che più lo hanno “toccato”.

Ai vincitori va anche un attestato e una medaglia del Comune di Modena, che saranno consegnati dal vicesindaco Gianpietro Cavazza. Seguirà la consegna, da parte del vicedirettore generale Eugenio Garavini, del Premio BPER Banca all’autore scelto dai gruppi di lettura in carcere.

Spazio poi al teatro con la rappresentazione di “Padri e Figli/primo studio”, nuova produzione Teatro dei Venti in collaborazione con Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, la Casa Circondariale di Modena e la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia (il teatro in carcere è sostenuto anche dal Comune di Modena). In scena, gli attori del carcere con gli attori e allievi attori del Teatro dei Venti.

Sono invitati a Modena, per la serata finale, l’autore vincitore per la narrativa (si doveva scegliere tra “L’arminuta” di Donatella di Pietrantonio, Einaudi; “Una storia nera” di Antonella Lattanzi, Mondadori e “Perduto in paradiso” di Umberto Pasti, Bompiani) e membri della giuria (diretta da Ventavoli e composta dagli scrittori Antonio Manzini, Elena Ferrante e Walter Siti, con Antonio Franchini, scrittore e direttore editoriale di Giunti editore).

Sono stati 96 i detenuti dei gruppi di lettura in carcere che hanno partecipato alle due sezioni del premio “Sognalib(e)ro”. Ventisei gli scritti presentati e otto gli istituti aderenti (Modena, Milano – Opera, Trapani – Cerulli, Torino – Lorusso e Cutugno, Brindisi, e tre femminili: Pisa, Pozzuoli e Roma Rebibbia –Stefanini).