Servizio civile al Comune di Modena riparte per 21 ragazzi e ragazze

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Saranno impegnati per le Politiche giovanili e nell’ambito sociale in progetti da remoto, ma anche in ausilio alla Croce Blu per consegnare spese e farmaci a chi è in difficoltà

MODENA – Ventuno dei 26 ragazzi e ragazze che stavano svolgendo Servizio civile al Comune di Modena sono di nuovo impegnati, da remoto o con altre funzioni, dopo che l’esperienza era stata interrotta a seguito di una circolare ministeriale seguita ai Dpcm sul Coronavirus. Questo grazie alla riattivazione dei progetti modificati dal Comune in osservanza alle disposizioni di sicurezza per l’emergenza sanitaria. A rendere possibile questa opportunità, condivisa con chi ha accettato di proseguire l’esperienza, è stata una successiva circolare del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio.

“La riattivazione del Servizio civile – spiega Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura e Politiche giovanili – è stata possibile grazie alla disponibilità dei ragazzi e di chi è riuscito ad accoglierli garantendone le condizioni di sicurezza. Credo che sia significativo e incoraggiante – commenta Bortolamasi – che i nostri ragazzi e ragazze non si tirino indietro nel momento in cui è evidente la necessità di impegnarsi in aiuto della collettività”.

I volontari che riprendono l’attività supporteranno i vari uffici comunali nel riorientamento dei servizi verso attività on line e a distanza. In particolare, spiegano gli operatori dell’Ufficio giovani del Comune di Modena, si mira a creare in questo momento un maggior raccordo tra servizi e volontari per realizzare attività a supporto di altri giovani che, anche costretti a casa, continuano ad aver bisogno di accedere a informazioni su lavoro e opportunità formative.

In quest’ottica, ai ragazzi e alle ragazze del Servizio civile verranno affidati obiettivi che possono al contempo rappresentare per loro stessi occasioni di crescita. Il sito internet “Stradanove” (www.stradanove.it), recentemente rinnovato, ospiterà nuove sessioni su queste tematiche, e nella rubrica #iorestoacasa anche testimonianze dei volontari.

Prima della sospensione per il Coronavirus (dal 9 marzo al 15 aprile con permesso speciale retribuito) erano attivi in Comune 26 volontari di Servizio civile (17 nell’ambito Politiche giovanili e nove nell’ambito Sociale), 20 femmine e sei maschi di età compresa tra i 20 e i 28 anni, quattro di origini straniere, con una sola ragazza non residente o domiciliata a Modena, dove è venuta proprio per svolgere il servizio. Di 26, solo cinque, per ragioni familiari o personali, hanno optato per la sospensione.

Considerato che le Case residenza per anziani non sono accessibili ai volontari e che i centri disabili sono chiusi, quattro volontarie su sette impegnate nel progetto nell’ambito Sociale (altre due facevano capo al Servizio civile regionale) sono state assegnate alla Croce Blu, che si è resa disponibile ad accoglierle affiancandole agli altri volontari già attivi, per la consegna delle spese e dei farmaci a casa delle persone anziane in difficoltà. Le ragazze hanno voluto così rappresentare in concreto il loro spirito di servizio e la volontà di continuare a essere di supporto alle persone fragili.

Nell’ambito Politiche giovanili 17 volontari sono attivi da remoto presso Informagiovani, Ufficio giovani, Stradanove, Centro Musica, Palestra digitale Make it Modena, Ufficio comunicazione, Ufficio Europa, Biblioteca Delfini e Memo. Il progetto, chiamato “Narratori strategici 5th Generation” si propone di offrire ai giovani volontari strumenti e occasioni per prendere consapevolezza delle opportunità culturali, formative, lavorative presenti sul territorio e di far sì che i giovani in servizio civile possano far crescere le progettualità in un’ottica comunicativa innovativa.

Dei 26 volontari complessivi, 22 afferiscono al Servizio civile universale e quattro al Servizio civile regionale.