Scuola a Gaibanella, il sindaco Fabbri: “La prima classe deve partire, il Comune a fianco dei genitori, il Governo garantisca la deroga”

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municipio-ferraraFERRARA – “Il Comune di Ferrara è al fianco delle famiglie e a Gaibanella la scuola deve partire a settembre con una nuova classe prima. Il calo demografico purtroppo crea difficoltà, ma è una sfida che si può vincere, specialmente in questo anno così particolare nel quale il rispetto delle distanze è alla base di tutti i protocolli sanitari. Ci auguriamo quindi che l’Ufficio Scolastico Territoriale riesca ad organizzare il servizio e che il Ministero, proprio per rispettare le normative anticovid, dia la possibilità di andare in deroga ai numeri minimi previsti per legge nella formazione delle classi. Come Comune, purtroppo, non abbiamo diretta voce in capitolo, ma come ho chiarito ad alcuni rappresentanti dei genitori, siamo accanto alle famiglie e metteremo in campo tutto il nostro impegno per sostenere questa possibilità”.

Così il sindaco Alan Fabbri interviene in merito al problema delle classi prime che, a causa del calo demografico che si registra a Ferrara ormai da diversi anni, rischiano di non avere il numero di bimbi sufficiente e minimo (15 secondo le normative ministeriali) per formarsi nell’anno scolastico 2021/22.

Il Sindaco ribadisce il sostegno del Comune alle famiglie preoccupate per l’annunciato mancato avvio della classe prima nella scuola di Gaibanella: “Sono in contatto con i rappresentanti dei genitori della frazione e ho espresso loro tutta la mia vicinanza e l’intenzione del Comune a fare tutto il possibile, com’è stato negli anni passati, per favorire la partenza della prima a Gaibanella. Francolino, Malborghetto e le altre frazioni dimostrano che mantenere vive e attive le scuole in tutto il nostro territorio è possibile – spiega il Sindaco – . Si tratta di un servizio e di un presidio fondamentali, perché ogni scuola per il territorio in cui sorge rappresenta un grande valore sociale, oltreché educativo, imprescindibile per mantenere viva la propria identità”. Per questo “ci auguriamo fortemente che il Ministero confermi, in base alla situazione vigente, la possibilità di creare classi più piccole e, come Comune siamo attivi, per quanto di nostra competenza, per favorire al massimo una distribuzione corretta delle classi, che non penalizzi i territori più delicati, sui quali la nostra Amministrazione ha una particolare attenzione e una volontà chiara di investire”.

Queste le normative ministeriali di riferimento sulla riorganizzazione della rete scolastica: Decreto Ministeriale DM della pubblica istruzione n.331/1998 e Decreto del Presidente della Repubblica DPR n.81/2009