Savignano: 8 marzo – Radiz. Azdora. L’omaggio della fotografia alla donna

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Lanciata una campagna di affissioni. In esposizione cinque immagini tratte dalla mostra di Katerina Buil

SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) – La città di Savignano sul Rubicone affida alla fotografia il proprio omaggio a una ricorrenza importante come quella dell’otto marzo. In occasione della Giornata internazionale della donna l’Amministrazione comunale lancia un’affissione pubblica di immagini dedicate alle azdore savignanesi.

Si tratta di manifesti che riproducono cinque ritratti fotografici tratti dalla mostra Radiz.Adôra della spagnola  Katerina Buil, nell’ambito del progetto IDE – Reconstruction of Identities. Scatti potenti che in qualche modo dichiarano l’importante ruolo delle donne in Romagna, figure essenziali e colonne portanti all’interno delle famiglie. Protagoniste degli scatti le savignanesi Olga Raggini, Liliana Pedrelli, Anna Campidelli, Arcangela Sarsana (Lina) e Brunella Brighi.

L’ultimo grande cambiamento antropologico e culturale in Europa è stato l’esodo rurale. Per esplorare questo fenomeno legato all’identità la fotografa Katerina Buil, in questa serie di fotografie, ha scelto di ritrarre cinque donne che oggi vivono e lavorano in campagna: l’aẓdôra, termine tipicamente romagnolo che identifica la donna come figura fondamentale del focolare domestico, colei che regge affetti e ricordi, da cui dipende l’economia famigliare, la cura dell’orto e degli animali. La parola spagnola ”radiz” significa “radice”, e affianca il termine “aẓdôra” nel titolo del progetto realizzato a settembre 2019. Aẓdôra quindi come quel fondamentale elemento che nutre e sostiene un organismo complesso, la famiglia.

“Questi volti femminili parlano a tutti. Sono donne della nostra comunità e quindi per molti di noi ancora più toccanti perché familiari, ma il messaggio che lanciano è universaleafferma il Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini -. La fotografia arriva dritto al cuore e penso sia un bell’omaggio di Savignano a tutte le donne”.

Katerina Buil (Barbastro, 1987) è una fotografa spagnola cresciuta in una famiglia di fotografi, ha vissuto il processo di passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale che ha trasformato completamente il mondo della fotografia. Ha intrapreso studi di fotografia, si dedica professionalmente alla fotografia dal 2008. La natura è il suo soggetto principale del suo lavoro. Si interessa soprattutto di fotografia umanista, introspettiva e riflessiva, sempre più difficile da realizzare a causa della moltitudine di immagini che oggi percepiamo. Nel 2017 ha vinto il Beca Visionados BFoto, con una ricerca sul ruolo della donna nel mondo rurale, con il quale ha partecipato a diverse mostre a Barcellona e alla Biennale di fotografia di Olot.