Sabato 6 e domenica 7 novembre visite alle Fabbriche del Gusto

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Ecco come partecipare

EMILIA ROMAGNA – SABATO 6 E DOMENICA 7 NOVEMBRE TORNA WEFOOD, UN WEEKEND ALLA SCOPERTA DELLE FABBRICHE DEL GUSTO: SCOPRI QUALI AZIENDE VISITARE

Due giorni per scoprire – dal vivo e in totale sicurezza – le Fabbriche del Gusto di Emilia Romagna, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto: tutte le attività sono a ingresso libero, ma è necessaria la prenotazione cliccando qui e scegliendo l’azienda di proprio interesse

GREEN PASS
Ricordiamo che per accedere agli eventi è obbligatorio presentarsi ed esibire regolare Green Pass o documentazione sostitutiva secondo quanto previsto dalle norme vigenti.

FUNGHI VALENTINA
Minerbio (BO)

Funghi Valentina è un’azienda agricola in Minerbio (BO), che dal 1980, produce fungo prataiolo fresco (bianco e crema) con agricoltura integrata e biologica, sfuso, confezionato, trasformato in vaso ed essiccato a freddo. L’azienda offre ai visitatori l’opportunità di conoscere e scoprire la propria storia con una visita alla serra e ai reparti di lavorazione e la possibilità di osservare i dipendenti all’opera

MUSEO DEL CULATELLO DI ZIBELLO
Loc. Polesine Parmense (PR)

Il complesso dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine si staglia in uno scorcio di Bassa dominata dal suono del Grande Fiume, là dove la nebbia è un ingrediente essenziale del gusto

MUSEO DEL PARMIGIANO REGGIANO
Soragna (PR)

“Nel paese di Bengodi, dove chi più dorme più guadagna, si trova una montagna enorme di formaggio grattugiato dal quale ruzzolano grossi ravioli e maccheroni d’ogni forma cotti in brodo di cappone”

TORREFAZIONE PENAZZI
Ferrara (FE)

Sin dal 1926 un’azienda che punta alla qualità in ogni tazzina di caffè tramite la sinergia tra tradizione e innovazione. La torrefazione propone turni di visite guidate nel laboratorio con una dimostrazione e successivamente una degustazione

ROSA DELL’ANGELO
Traversetolo (PR)

L’azienda Rosa dell’Angelo riconosce la difesa della sostenibilità ambientale come principio cardine della propria attività. La produzione del prosciutto e del culatello Rosa dell’Angelo è speciale già dall’origine

MUSEO DEL PROSCIUTTO DI PARMA
Langhirano (PR)

Il Museo del Prosciutto di Parma sorge nei pressi di una terra fertile, delimitata a Nord dal Po e a Sud dall’Appennino, e compresa tra le valli dell’Enza e dello Stirone, dove fin dai tempi più remoti si sviluppò l’allevamento dei suini

MUSEO DELLA PASTA
Collecchio (PR)

Nella stupenda corte agricola medievale di Giarola (Collecchio), posta sulla sponda destra del fiume Taro, in asse con quella Via Francigena che conduceva i pellegrini verso la Città eterna si trova il Museo della Pasta a completare un percorso di approfondimento dei più importanti prodotti alimentari del territorio

MUSEO DEL POMODORO
Collecchio (PR)

Il pomodoro ha trovato proprio in provincia di Parma terreno fertile, già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Il territorio non si è limitato alla coltivazione, ma anche alla sua trasformazione, tanto da esportare oggi, in tutto il mondo

MUSEO DEL SALAME DI FELINO
Felino (PR)

Il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale al 1436, quando Niccolò Piccinino, al soldo del Duca di Milano, ordinò che gli si procurassero “porchos viginti a carnibus pro sallamine”, ovvero venti maiali per far salami

MUSEO DEL VINO
Sala Baganza (PR)

Al centro di una zona vocata da secoli alla produzione vitivinicola, nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza, viene allestita la “Cantina dei Musei del Cibo”, un percorso espositivo e sensoriale dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura