BOLOGNA – In attesa di settembre, quando l’ospite sarà Wu Ming 1, la rassegna “Senza Fretta” chiude gli appuntamenti estivi il 27 luglio con il racconto-spettacolo per voci e ombre “Stivali a Monte Sole”, tratto dal libro di Giulia Casarini (ed. Pendragon) con Corrado Gambi e Paola Camerone.
Il testo, adatto ai bambini e agli adulti, narra i fatti degli eccidi con una prospettiva simile all’occhio infantile, un occhio innocente e inconsapevole, in questo caso quello di una lupa che osserva gli uomini senza capirli e quello di un asino che prova a spiegarglieli. Nasce così un’amicizia che, per natura, non dovrebbe esistere tra i due animali, i quali invece dialogano e creano un legame profondo. Sottotraccia, oltre alla narrazione storica, in registro fabiesco, quasi in stile Esopo, il tema del diverso e del pregiudizio fortemente intrecciati ad ogni forma di violenza e odio.
È con questi personaggi, lupa e asino, che capiremo chi sono i partigiani, i nazifascisti e ripercorreremo la vita e la morte a Monte Sole.
Nella trasposizione teatrale, le parole del racconto sono affiancate da ombre che accompagnano la narrazione, talvolta mitigandola, talvolta enfatizzandola, salvaguardando l’impatto fortemente emotivo e la dimensione poetica della memoria.
“Senza Fretta” è il nome della rassegna estiva scelto dalla Scuola di Pace di Monte Sole: teatro, musica, racconti al tramonto e ancora visite esperienziali nell’area del memoriale e laboratori di educazione e formazione alla pace per adulti e bambini.
Un modo di approcciare il luogo che nel 1944 fu teatro dell’eccidio nazista e fascista conosciuto come la strage di Marzabotto: 770 civili inermi uccisi, per la maggior parte donne, persone anziane e bambini.
Il primo appuntamento – “Racconti delle Nebbie”, ha messo in scena un progetto dello scrittore Nicholas Ciuferri, del cantautore Paolo Benvegnù e del violinista Nicola Cappelletti; il secondo appuntamento ha sviluppato quel confine sospeso tra il buio e i crepuscoli dell’umanità in cerca di riscatto con il cantante Murubutu, Nico Royale, Dia e Germano Maccioni.
La rassegna chiuderà il 14 settembre con il reading di Wu Ming 1 del libro “La macchina del vento”, romanzo ambientato nel confino politico fascista di Ventotene.
“Abbiamo voluto usare registri diversi anche negli spettacoli – afferma la coordinatrice della Scuola Elena Monicelli – per raggiungere persone diverse. Monte Sole è un luogo per tutti ma è anche un luogo che va capito e va sentito, e servono chiavi diverse per poterci entrare. La Scuola di Pace prova a offrire alcune di queste chiavi che poi le persone decideranno responsabilmente come utilizzare”.
“Questo è solo l’inizio di Senza Fretta – conclude Simone Fabbri, presidente della Scuola di Pace – perché vogliamo coltivare i percorsi artistici che hanno incrociato Monte Sole, per fare germogliare nuovi progetti. Ogni artista è moltiplicatore e portatore di messaggi. Vogliamo che custodiscano e diffondano il lavoro quotidiano della Scuola di Pace, e cioè che rilancino le domande per noi fondamentali: come è stato possibile? Perché è ancora possibile? Quali sono i meccanismi umani che possono scatenare così tanta violenza e che appartengono a ognuno di noi? Cosa possiamo fare insieme, per svelarli, gestirli e modificarli perché non accada mai più?”
La rassegna “Senza fretta” fa parte del cartellone Bologna Estate 2019, promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
Sostengono l’iniziativa: Comune di Marzabotto, Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale, Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Associazione famigliari vittime eccidi nazifascisti di Marzabotto Monzuno e Grizzana Morandi, Anpi provinciale Bologna e Anpi Marzabotto, CGIL Bologna e SPI Bologna.
Tutti gli eventi sono a partecipazione libera e gratuita.
Maggiori informazioni su: https://www.montesole.org/