MODENA – Sabato 12 aprile, a partire dalle ore 18.30 presso la Chiesa di San Carlo un doppio evento che – in attesa del finale di Stagione vero e proprio, a maggio – chiuderà le attività di aprile per MusicaCantoParola.
Alle ore 18.30, a ingresso libero, Omaggio a Luciano Berio, una lezione magistrale di Martino Traversa, compositore e Presidente della Fondazione Prometeo di Parma. Per il centenario della nascita di Luciano Berio abbiamo immaginato un percorso in tre tappe: due Preludi ai concerti di Stagione, nei quali abbiamo potuto vedere esibirsi giovani musicisti della città e ascoltato opere come i Duetti per due violini e il Quintetto Fiati Opus Number Zoo e poi un terzo e più approfondito appuntamento in forma di lezione-concerto. Ad impreziosire la lezione magistrale di Martino Traversa sarà l’esecuzione musicale, curata da Ensemble Forma Libera, di tre capolavori di Berio: Quattro canzoni popolari, Sequenza I, per flauto e O King, per mezzosoprano e cinque strumenti.
Alle ore 20.30 una nuova produzione, in occasione dell’80° Anniversario della Liberazione, in collaborazione con STED danza e teatro e nell’ambito delle attività del Comitato per la storia e le memorie del Novecento: Memoria Sommersa. Con la drammaturgia di Marina Meinero, ispirata a Vineta, racconto breve di Selma Lagerlöf (la prima donna ad essere insignita del premio Nobel per la letteratura), il melologo vuole riflettere sulle diverse sfaccettature della Memoria, quella che imprigiona nel passato e quella che è in grado di proiettare verso il futuro. Una Memoria richiamata nel testo e nelle suggestioni di alcune “lettere dal fronte” ma richiamata anche dalla componente “storica” della musica, con l’esecuzione del Quaderno musicale di Annalibera di Luigi Dallapiccola. Non è casuale la scelta del brano, tra i più iconici nella letteratura del Novecento, proprio per la dedica ad Annalibera, figlia del compositore istriano-fiorentino nata a dicembre del 1944 è così chiamata in occasione della Liberazione di Firenze. I materiali storici – il racconto Vineta e il Quaderno di Annalibera – entreranno in dialogo con le nuove musiche commissionate ai compositori in residenza della Stagione 2024-2025, Livia Malossi Bottignole e Daniele Bisi e con la performance dei danzatori di STED Modena.
IL PROGRAMMA
SABATO 12 APRILE | Chiesa di San Carlo
Ore 18.30 (ingresso libero)
Omaggio a Luciano Berio
A cura di Martino Traversa compositore e Presidente Fondazione Prometeo
con la partecipazione di:
Francesca Sartorato mezzosoprano
Ensemble Forma Libera
Ore 20.30 (ingresso con biglietto)
In occasione delle celebrazioni per l’80° Anniversario della Liberazione
Memoria sommersa
Nuova commissione GMI Modena – prima esecuzione assoluta
Marina Meinero voce recitante
ensemble di danzatori di STED Modena
coreografie di Martina Monaco
video di Francesco Rossi
Ensemble Forma Libera
Andrea Vecchiato flauto Cosimo Linoci clarinetto
Davide Moro violino Anna Freschi violoncello
Luca Benatti pianoforte
Nell’ambito delle attività promosse dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena
In collaborazione con STED Modena
Regia e drammaturgia di Marina Meinero
Liberamente da Vineta di Selma Lagerlöf
Musiche di Luigi Dallapiccola e nuove commissioni a Livia Malossi Bottignole e Daniele Bisi
Biglietteria
Biglietto €13
Ridotto soci Amici dei teatri modenesi: €10
Ridotto giovani; allievi e docenti Conservatorio Vecchi-Tonelli e Liceo Sigonio; Studenti UniMoRe: €7
Biglietti in prevendita su Liveticket o disponibili alla biglietteria presso la Chiesa di San Carlo, a partire da un’ora prima del concerto.
Informazioni a info@gmimodena.it
Intorno al programma di sabato 12 aprile
Luciano Berio rappresenta senza dubbio uno snodo fondamentale nella cultura musicale italiana dal secondo dopoguerra in poi. Nel musicista Berio si congiungono l’interesse per l’avanguardia di matrice europea, un rinnovato interesse ad approfondire le possibilità espressive degli strumenti classici e della voce umana, la curiosità di scoprire il potenziale espressivo e tecnico del mezzo elettronico. Grazie al Berio umanista si spingono un passo più in là le relazioni e le interconnessioni tra musica e letteratura, tra musica e architettura, tra musica e linguistica. Grazie al Berio ricercatore è stato possibile dare nuova e moderna veste a capolavori storici del passato e a musica della tradizione folklorica. Il compositore e presidente della Fondazione Prometeo, Martino Traversa, con il contributo dei musicisti di Ensemble Forma Libera, ci guiderà nel viaggio attraverso la mente complessa e affascinante di uno dei più importanti musicisti del XX secolo.
Vineta è vita, Vineta is life, Vineta ist Leben, Vineta c’est la vie?
Ad una prima impressione, sembra uno slogan pubblicitario. Ma Vineta, breve racconto di Selma Lagerlöf, prima donna ad essere insignita del Nobel per la letteratura, è molto di più: è vivere nella memoria, rinunciare al presente per sostare nell’idillio del proprio passato. È memoria sommersa. In occasione dell’ottantesimo della Liberazione, Marina Meinero riscrive la storia di questo marinaio, le cui lettere d’amore naufragano con lui, per far riemergere dall’oceano del tempo le parole dei soldati al fronte (tutti i fronti), in un percorso che dall’individuo si proietta fino al sentimento universale dell’uomo. Musica e movimento, a loro volta personaggi vivi nella narrazione, saranno sostenuti dall’ensemble Forma Libera e da un trio di danzatori. La commissione per i due compositori, Daniele Bisi e Livia Malossi Bottignole, contornerà un capolavoro del passato recente, Il Quaderno musicale di Annalibera di Dallapiccola, per prendere dalla memoria storica della Guerra una traccia, che da quei giorni giunge, nel ricordo, fino a noi.
Biografie
Martino Traversa, nato a Caltagirone nel 1960, si approccia da autodidatta alla musica a partire dall’età di 7 anni e successivamente, sotto la guida di diversi insegnanti, studia pianoforte, composizione, musica Jazz, musica elettronica e Information Technology a Parma. Ottiene il diploma in tecnica dell’improvvisazione pianistica presso l’Accademia di Alto Perfezionamento di Pescara e frequenta i corsi estivi di Siena. Si perfeziona al Mozarteum di Salisburgo e consegue il master al CCRMA (Center for Computer Research in Music and Acoustics) presso la Stanford University in California. Dal 1981 al 1987 svolge attività di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal 1987 al 1989 studia con Luigi Nono, uno dei più importanti compositori del XX secolo. Con la sua approvazione e sostegno, nel 1990 Martino Traversa decide di fondare l’Ensemble Edgard Varèse, di cui sarà direttore. L’anno successivo istituisce la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea Traiettorie, che già dalle prime edizioni si distingue per la qualità delle proposte artistiche e che, da oltre trent’anni, è una delle più importanti manifestazioni di musica contemporanea nel panorama nazionale e non solo. Nel 1999 fonda nonoLab, un laboratorio di sperimentazione elettroacustica e nel 2008 ottiene il riconoscimento giuridico di Fondazione Prometeo, istituzione finalizzata a promuovere iniziative culturali, accogliendo le istanze del fare artistico del nostro tempo e coniugando musica, arte, tecnologia, letteratura, filosofia e scienza. Svolge attività di compositore (le sue opere sono pubblicate dall’Universal Edition) e di ricercatore nell’ambito delle tecnologie elettroniche applicate all’acustica musicale e alle tecniche di spazializzazione del suono. Le sue opere sono eseguite dai principali interpreti internazionali, fra i quali Klangforum Wien, Arditti Quartet, Ensemble Recherche, Neue Vocalsolisten, Ensemble Sillages, Accroche Note, e incise per le etichette discografiche Stradivarius, Neos e Die Schachtel. È inoltre direttore artistico dell’Ensemble Prometeo, un gruppo strumentale di cui fanno parte solisti di fama internazionale diretti da M° Marco Angius. È stato docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia – sezione di Musicologia – dell’Università degli Studi di Parma, della cattedra in “Filologia e interpretazioni delle fonti musicali contemporanee”, e invitato presso importanti sedi a tenere conferenze sulla musica del nostro tempo. Da alcuni anni collabora con il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani in attività progettuali che riguardano lo studio di installazioni sonore nell’ambito di iniziative finalizzate alla riqualificazione urbana. Nel 2021 ha ideato “Polifonia Intermediale” un’installazione di suoni, parole e immagini realizzata in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, un’esperienza visiva e d’ascolto immersiva in grado di coinvolgere i visitatori e di acuire la loro percezione delle problematiche più stringenti del mondo contemporaneo.
Marina Meinero, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna “A. Galante Garrone” e, in violino, presso l’I.S.S.M. “A. Peri” di Reggio Emilia, si perfeziona al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica di Parigi, oltre a laurearsi in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna (inglese, francese e arabo). Dal 2014, lavora come attrice, musicista e formatrice in Italia e Francia. Collabora inoltre con il teatro Al Harah di Betlemme per progetti didattici, artistici e sociali. Nel 2015 fonda la compagnia Le MèME Ensemble a Parigi e ne diviene co-direttrice artistica, gestendo la pedagogia (adolescenti in Zone di Educazione Prioritaria e adulti) e i progetti internazionali prevalentemente in lingua inglese (laboratorio estivo per professionisti, progetto IN MEMORIAM). Dal 2018 è formatrice per il catalogo UNIFORMATION (formazione nazionale per la Francia) dedicato a educatori e insegnanti sul tema dello sviluppo dei 5 sensi dei bambini attraverso le arti e del teatro come mezzo didattico. In parallelo continua la sua attività di attrice e regista con la compagnia STED di Modena e con altre compagnie (Propositario Azul a Lisbona, Un pas puis l’autre in Bretagna, Cie Lilliput a Parigi, tra le altre). Cura le regie di teatro musicale e operistico presso il Teatro Pavarotti-Freni di Modena e il Teatro Comunale di Carpi, in collaborazione con il Conservatorio “Vecchi-Tonelli”, di Brundibar (H. Kràsa), Al’s Adventure in Wasteland (R. Sargenti), I care (A. Giacometti, L. Benatti), Il re che doveva morire (G. Facchinetti), oltre ai mozartiani Bastiano e Bastiana e L’impresario teatrale (direttore Daniele Bisi). È insegnante di teatro (dai 3 ai 99 anni) presso la scuola STED, con sede a Modena e a Sassuolo (Temple Theater) e presso la scuola Risonanze di Albinea (RE).
I componenti del progetto Forma Libera – gruppo formatosi alla fine del 2019 – si distinguono per una solida esperienza nella divulgazione della musica dei nostri giorni, collaborazioni di prestigio e numerose prime esecuzioni. Nel 2019, con il progetto Territori interrotti – narrazioni d’armonia, il gruppo ha ricevuto una menzione speciale all’interno del Forum Unesco Giovani, come parte della programmazione Parma2020, Capitale Italiana della Cultura. Il gruppo ha curato, nel gennaio 2020 il finissage musicale per la mostra Passioni: emozioni e sentimenti tra 800 e 900 promossa dai Musei civici di Modena, Gallerie Estensi e AssiCoop UnipolSai di Modena e Ferrara. I progetti cameristici di Ensemble Forma Libera cercano sempre linee di collegamento tra il passato prossimo e i compositori del nostro tempo, ad esempio CON7EMPORANEO | 7etti del XX e XXI secolo (musiche di Ravel, Vacchi, Benatti, Stravinskij e Giacometti), programmato nella stagione concertistica 2021 di GMI Modena o anche il progetto Makrokosmos, Mikrokosmos e altri mondi intermedi, dedicato ai compositori George Crumb, Béla Bartók e Matteo Manzitti. (festival Aequalis, Brescia). Nel giugno 2021 Classica HD | Sky canale 136 trasmette gli i sei episodi di Ascolti dallo Studio | diari veneziani, una produzione musicale e documentaristica di Ensemble Forma Libera, con la regia di Francesco Rossi, su sei compositori veneziani viventi con tre prime esecuzioni commissionate a compositori under 35 (Michele Deiana, Giovanni Dinello e Paolo Piaser). Per le ricorrenze del centenario di Pier Paolo Pasolini l’Ensemble ha debuttato il progetto La forma del suono, un percorso dedicato a sette autori italiani, di cui due presenti con prime esecuzioni, che attraverso alcune parole ricorrenti del mondo pasoliniano (canzoni, fiori, filastrocche) parla di musica ‘assoluta’ ma dialoga anche con letteratura e cinematografia (musiche di Terranova, Perocco, Colasanti, Perugini, Montalbetti, Franceschini e Sargenti). Il gruppo, a geometrie variabili, prende parte a Festival come Le strade del suono (Genova) e Traiettorie (Parma). Dal 2023 è in corso di produzione una registrazione monografica dedicata al repertorio per voce e strumenti di Antonio Giacometti. Il 2024 segna un passaggio importante per il gruppo, con la realizzazione del Festival ModenaContemporanea, sostenuto da Fondazione di Modena, con il progetto Playlist 2030 Fare musica per un futuro sostenibile sostenuto dalla regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando Officina Youz e con la produzione in prima assoluta dell’opera di Riccardo Perugini vincitrice del bando SIAE Per Chi Crea, Il pellegrino del nulla, commissionata in occasione del centenario dell’omicidio Matteotti e registrata per TACTUS Records
MUSICA, PAROLA E DANZA PER CELEBRARE MEMORIA E LIBERAZIONE