I prodotti coltivati dalle cooperative che aderiscono a “Libera Terra” sono il frutto della legge di iniziativa popolare 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Grazie all’applicazione di questa legge che mette in relazione società civile, istituzioni e imprese, oggi sono in produzione 450 ettari di terre confiscate.
“Con questa iniziativa intendiamo dare impulso al consumo di questi prodotti per il significato etico e civile che essi rappresentano, e riteniamo particolarmente importante che questo significato entri concretamente nelle scuole, che diventi occasione di riflessione nelle famiglie tra gli studenti, sui valori della legalità e come essa vada difesa anche tramite l’agire di ogni cittadino. A questo proposito – ha concluso l’Assessore all’Istruzione Laura Errani – si auspica l’impegno degli insegnanti in particolare delle scuole dell’obbligo, affinché lavorino sui temi dell’educazione alla legalità, alla conoscenza della Costituzione Italiana e all’educazione alla cittadinanza attiva”.
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