Rinnovo alberature ai Giardini Margherita

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Sette alberi non stabili saranno sostituiti con esemplari autoctoni

BOLOGNA – Nel corso delle periodiche analisi strumentali sulle alberature effettuate all’interno dei Giardini Margherita, sono stati individuati sette alberi che, a causa delle patologie che li hanno colpiti, sono potenzialmente instabili e devono essere sostituiti nell’ottica della salvaguardia della pubblica incolumità.

Cinque alberi sono stati attaccati da funghi che hanno causato la degenerazione dei tessuti legnosi e sono: un frassino maggiore (Fraxinus excelsior), due sofore (Sophora japonica), un pioppo bianco (Populus alba) e un Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica). Gli altri due alberi devono essere sostituiti perché non più vegeti e sono una magnolia (Magnolia grandiflora) e una giovane metasequoia (Metasequoia glyptostroboides).

L’intervento è in programma per domani, mercoledì 19 maggio. Come di consueto, gli alberi saranno sostituiti al più presto con nuovi esemplari, che saranno, come indicato dalla Soprintendenza, piante autoctone, sempre nel rispetto del disegno floristico e paesaggistico del principale parco di Bologna.

All’interno dei Giardini Margherita sono al momento presenti 1983 alberi. Ogni anno è necessario il rinnovo fisiologico, considerata la composizione e l’età degli alberi presenti, di una quarantina di esemplari, equivalenti a circa il 2% dell’intero patrimonio presente, costituito da piante adulte, in qualche caso senescenti, e appartenenti a specie che mal tollerano i cambiamenti climatici di questi ultimi anni.