Rimini, Giornata europea dei Giusti

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Comune e Prefettura ricordano i Giusti tra le Nazioni con la deposizione di un cuscino di fiori al monumento nel parco XXV Aprile. Una celebrazione sentita anche dai cittadini

RIMINI – “Chiunque salvi una vita, salva il mondo intero. 6 marzo – Giornata Europea dei Giusti tra le nazioni” – Sono le semplici parole, riportate anche nella targa del monumento dedicato ai Giusti, che erano scritte su un post-it giallo attaccato ad una rosa rossa, che qualcuno ha lasciato questa mattina ai piedi del monumento. Forse una parente, o l’amica di una delle persone citate nella targa, che è stata vista allontanarsi poco prima dell’inizio della celebrazione di questa mattina, oppure semplicemente una cittadina che ha sentito il bisogno di fare un doveroso e sentito momento di silenzio, davanti al monumento dedicato ai i non-ebrei che hanno agito in modo eroico, a rischio della propria vita e senza interesse personale, per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.

In occasione della celebrazione della Giornata Europea dei Giusti, questa mattina, la Presidente del Consiglio comunale di Rimini Sara Donati e il Capo di Gabinetto della Prefettura di Rimini Alberto Grassia, in rappresentanza dei rispettivi enti, hanno deposto un cuscino di fiori al monumento, dedicato ai Giusti tra le Nazioni, che il Comune di Rimini ha realizzato nel parco XXV Aprile, nel marzo del 2014.

La cerimonia celebrativa non si è svolta in presenza di pubblico e invitati, nel rispetto delle direttive governative imposte dalla situazione determinatasi in seguito alla diffusione del Covid-19.

“Ho voluto oggi portare l’omaggio ai Giusti tra le Nazioni, – ha sottolineato la Presidente del Consiglio comunale di Rimini Sara Donati, pur in forma semplificata e senza la partecipazione delle scolaresche, perché più che mai in un momento di difficoltà, occorre ritrovare la solidarietà e la vicinanza con chi ha più bisogno. I Giusti hanno fatto questo, non si sono voltati dall’altra parte, hanno fatto una scelta di coraggio. Hanno scelto la responsabilità e combattuto l’odio insegnandoci un modo diverso di reagire alle paure, alle violenze e alle emergenze; sono veri e propri testimoni di umanità.”