Recupero dell’ex fornace Piva: oggi al via il montaggio del tetto

21
Montaggio tetto ex fornace Febbario 2024

Lo spazio museale e didattico sarà consegnato alla città di Riccione entro il prossimo mese di maggio

RICCIONE (RN) – Sono iniziati oggi i lavori per il montaggio del tetto dell’ex fornace Piva. L’opera sarà pronta e consegnata alla città entro maggio.

Inizialmente progettata come Museo del territorio, la vecchia fabbrica di mattoni, a fianco del Rio Melo e della scuola Geo Cenci, mantenendo la struttura storica, ospiterà un vasto e luminoso spazio museale al piano superiore ma garantirà anche funzioni didattiche e attività di laboratorio, potenziando l’offerta culturale della città.

La struttura di legno e acciaio

L’opera è completamente ecosostenibile, prevede il restauro dell’involucro esterno e la realizzazione di un nuovo edificio in legno e acciaio, energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale.

Il progetto, dal costo complessivo stimato inizialmente di 4 milioni e 200mila euro, è finanziato con un milione di euro dalla Regione Emilia Romagna e il restante dal Comune di Riccione, a seguito del bando regionale con finanziamenti europei per progetti di riqualificazione dei beni ambientali e culturali del territorio.

La sindaca: “Un contenitore culturale di assoluto prestigio”

“Abbiamo improntato la nostra azione di governo della città di Riccione verso una direzione molto chiara: innanzitutto gli investimenti strategici – argomenta la sindaca Daniela Angelini -. Crediamo che il recupero dell’ex fornace, cantiere rimasto fermo troppo a lungo, rappresenti un punto di ripartenza, affatto scontato, necessario per quel processo di riqualificazione che abbiamo in animo di conseguire. Riccione entro l’estate avrà un contenitore culturale di assoluto prestigio in un luogo estremamente simbolico e centrale”.

I dettagli dell’edificio

Una teca di vetro sorretta da una struttura in acciaio: è questo il concept che esprime i valori di apertura, sostenibilità, rispetto e alta qualità alla base del progetto di restauro dell’ex fornace Piva. L’intervento è anche incentrato sul rispetto dell’architettura originale dell’ex fabbrica, attraverso un attento recupero e restauro delle facciate, con lavori conservativi mirati, il rispetto dei materiali e dei colori originari. L’area della superficie dei lavori è di 1.975 metri quadrati, di cui 1240 metri quadrati al piano terra e 735 mq al primo piano.

Cosa ospiterà l’ex fornace Piva

All’interno della teca, al piano terra, oltre alla hall di ingresso, verranno realizzati un bar caffetteria, un bookshop, aule e depositi per i reperti, pensati come spazi visitabili e interattivi, i laboratori e un’area forni per esercitazioni didattiche. Non verrà realizzata inizialmente, a causa della necessità di contenere i costi, notevolmente incrementati e causa dei ritardi, la sala conferenze prevista nel primo progetto.

Al primo piano ci sarà un’ampia sala per gli allestimenti permanenti, uno spazio versatile e adattabile in funzione delle esigenze espositive e le differenti iniziative, con forte risalto alle attività scolastiche e di ricerca. Qui verranno sistemati anche gli uffici amministrativi.

La facciata prospiciente il fiume sarà costituita da lastre di vetro di grandi dimensioni così come i due lati d’ingresso, mentre totalmente opache saranno la parte che si affaccia alla scuola media “Geo Cenci” e il tetto. E’ stata inoltre volutamente mantenuta una distanza di rispetto di 2,5 metri tra le mura storiche e la nuova architettura in tutto il suo perimetro per consentire percorsi espositivi all’aperto. Il camino della fornace è stato convertito in un landmark urbano, rivestito di lame metalliche, illuminato e visibile di notte, quale simbolo del museo e punto di riferimento nella città.

Un’opera per la città

Dal punto di vista dell’accessibilità l’area è servita comodamente dai percorsi pedonali e ciclabili preesistenti lungo il corso del Rio Melo e il Parco degli Olivetani o da viale Einaudi da cui si accede alla scuola, dove sono presenti parcheggi per le auto e i mezzi di servizio fino a collegarsi alla città turistica direttamente in viale Dante e sul lungomare.
La progettazione del Museo coordinata dal settore Lavori pubblici del Comune di Riccione, porta la firma della società di progettazione integrata Politecnica Building for Humans di Modena.

L’assessore Imola: “Cambio di passo radicale per Riccione”

“Abbiamo cambiato passo radicalmente – osserva l’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola -. Ora dobbiamo correre e compiere, per il bene di Riccione, un mezzo miracolo per non perdere i finanziamenti e completare l’opera entro maggio. Non sarà semplice ma siamo convinti che, grazie al grande impegno di tutto il settore, riusciremo a centrare questo importante obiettivo”.