Question Time, chiarimenti sulle app per persone fragili

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BOLOGNA – L’assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulle app per persone fragili.

La domanda della consigliera Clancy
“Premesso che la città di Bologna si è sempre contraddistinta per una particolare attenzione nei confronti delle cittadine e dei cittadini ciechi e ipovedenti, garantendo risorse, servizi e agevolazioni per garantire una maggiore inclusione sociale. Considerato che si ritiene necessario, per quanto concerne il sostegno alla mobilità sicura di queste categorie fragili, che l’Amministrazione comunale garantisca un’accessibilità totale alle forme di agevolazioni previste dal Comune di Bologna e dal Governo. Condivise le valutazioni espresse sul tema da parte del Disability Manager Sosio; lette le notizie di stampa sui seri problemi che le associazioni di suddette categorie denunciano rispetto all’utilizzo della tecnologia che precluderebbe loro la fruizione delle agevolazioni, in particolare rispetto al sito del Comune e all’app Roger; pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere quali siano le azioni e gli strumenti che intenda mettere in campo per sopperire alle evidenti gravi criticità esposte dalle categorie; se non ritenga opportuno superare questa discriminazione, garantendo un servizio alternativo tramite card o buoni cartacei”.

La risposta dell’assessore Lombardo
“Ringrazio la consigliera Clancy per la domanda di attualità che ci consente di affrontare un tema del quale anche io ho avuto cognizione dalla stampa, in particolare dal Comunicato stampa dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, nonché dalle dichiarazioni rilasciate dal disability manager. Come la consigliera sa il tema della accessibilità è stato, è e sarà sempre un tema sul quale l’Amministrazione comunale deve cercare di tenere il livello massimo di attenzione, sia dal punto di vista amministrativo sia dal punto di vista politico. Personalmente non ho seguito la vicenda che invece ha interessato sia il lato del welfare sia il lato della mobilità e quindi mi sono confrontato con l’assessore Barigazzi e l’assessore Mazzanti, che sono stati più direttamente coinvolti sulla tematica di specie.

È importante sottolineare che dal punto di vista tecnico, durante la progettazione e la preparazione dell’app per utilizzare i buoni pasto, taxi, ncc, previsto dal decreto legge 34 del 2020 e regolamentati dal decreto ministeriale del 6 novembre 2020, è stata sempre presente la necessità che detti buoni fossero fruibili e quindi accessibili per i non vedenti. Tper ha contattato l’Istituto Cavazza e ha seguito alcuni consigli operativi dati dai futuri utilizzatori. Successivamente dopo avere predisposto la app, prima di renderla disponibile sugli store, è stata data in anteprima all’Istituto Cavazza e precisamente ai tecnici che si occupano di testare la compatibilità dei siti internet. Sono state fatte delle verifiche congiunte a seguito delle quali è stato certificato che l’ambito di fruizione della app per seguire i pagamenti delle corse taxi e ncc è eseguibile dai non vedenti in piena autonomia. Solo che qui bisogna distinguere le due fasi, quella del pagamento e dello scaricamento della app. Come segnalato sia dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti, sia dal disability manager, non è ancora fruibile in piena autonomia l’operazione che deve essere svolta una tantum per scaricare la app e versare l’importo che si decide di acquistare. L’attuale versione della app non consente di svolgere questa attività in autonomia e quindi necessita di una persona che possa aiutare la persona non vedente e ipovedente a svolgere questo tipo di attività. Esiste quindi un problema relativo all’accessibilità dell’app in questione, so che si sta lavorando alla modifica della app per superare questa criticità e l’assicurazione che possiamo dare è che entro un mese dovrebbe essere rilasciata una versione nuova della app, più accessibile.

Si è scelto di seguire questa strada sempre condividendola con i tecnici dell’Istituto Cavazza per non ritardare l’utilizzo dei buoni viaggio in riferimento alla totalità dei potenziali fruitori.
Penso dal punto di vista più generale, il caso di specie dimostra come il tema dell’accessibilità anche rispetto all’utilizzo dei servizi digitali e delle app deve diventare preliminare rispetto alla progettazione e all’erogazione dei servizi. Per questo noi stiamo lavorando con una task force in cui è presente anche il disability manager e sono presenti diverse associazioni che rappresentano diversi mondi della disabilità, anche per garantire per esempio l’accessibilità delle nuove strutture del sito del Comune. Perché è evidente che il tema dell’accessibilità può portare a paradossi per cui l’agevolazione per persone disabili risulti inaccessibile proprio rispetto agli stessi.
L’impegno da parte dell’amministrazione è a correggere questo difetto originario che ripeto, non riguarda tanto la fase della registrazione della domanda, quanto la fase dello scaricamento e del primo versamento all’interno dell’app”.