Bologna

Question Time, chiarimenti sull’apertura dei parchi in zona rossa

BOLOGNA – La vicesindaca Valentina Orioli ha risposto alla domanda d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sull’apertura dei parchi in zona rossa. La risposta è stata letta dall’assessore Marco Lombardo.

Domanda della consigliera Clancy
“Viste le nuove misure per il contenimento della diffusione del coronavirus dovute al passaggio dell’area metropolitana di Bologna da zona arancione scuro a zona rossa; considerato che la Regione Emilia Romagna non ha previsto chiusure dei parchi, lasciando che siano i sindaci dei Comuni a decidere sul punto considerato che il Sindaco Merola ha dichiarato che per ora non intendere chiudere i parchi ma ‘si riserverà di valutare la situazione, in particolare per quanto riguarda i grandi parchi’; ritenuto che il diritto al gioco dei bambini e delle bambine, il diritto alla mobilità e al benessere psicofisico di adolescenti e adulti sia connesso alla possibilità di fruire di spazi all’aria aperta; pone la seguente domanda di attualità per chiedere al Sindaco e alla Giunta di contemperare la necessità di evitare gli assembramenti con le necessità sopracitate, tenendo aperti i parchi per avere una valutazione politica amministrativa sul tema”.

Risposta della vicesindaca Orioli letta dall’assessore Lombardo
“Gentile consigliera, siamo coscienti dell’importanza della fruizione dei parchi per la popolazione, soprattutto per i più piccoli.

Per questo non li abbiamo chiusi, ma teniamo alta l’attenzione perché in questo momento così difficile dobbiamo dare ancora una volta priorità a tutte le misure che ci permettono di circoscrivere la diffusione del virus.

Come abbiamo reso noto in questi giorni purtroppo il numero dei contagi è sempre più alto, ed è assolutamente necessario intervenire adesso per fermare il contagio e dare respiro ai nostri ospedali.

I comportamenti individuali sono oggi più che mai fondamentali. L’appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali.

Questa consapevolezza deve esserci anche nella fruizione dei parchi.

La Polizia Locale, per gli aspetti di propria competenza, assicura lo svolgimento della propria azione di vigilanza. Qualora l’attività di controllo evidenziasse comportamenti non coerenti con la situazione di emergenza sanitaria, saremo purtroppo costretti ad assumerne le conseguenze”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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