Question Time, chiarimenti sull’accessibilità dei centri estivi

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BOLOGNA – L’assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta odierna di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sull’accessibilità dei centri estivi per le persone disabili.

Domanda d’attualità della consigliera Clancy:

“Viste le segnalazioni pervenute da alcune famiglie di bambini e ragazzi con disabilità o gravi patologie e dalle associazioni che le sostengono, relativamente alle difficoltà incontrate nell’accesso per i loro figli alla frequenza a tempo pieno dei centri estivi, per carenza di personale educativo o sanitario a supporto o per problemi organizzativi dei centri; pone al Sindaco e alla Giunta, la seguente domanda di attualità:
per sapere se l’Amministrazione sia a conoscenza di queste difficoltà e da cosa dipendano tali carenze organizzative e di personale;
per sapere se, alla luce delle segnalazioni, ritengano adeguato il monte ore assegnato all’area del sostegno educativo;
per sapere quali azioni intendano mettere in campo, sia con atti propri per quanto direttamente di competenza dell’Amministrazione, sia in rapporto con altri enti quali la Regione o l’Azienda Sanitaria, perché si possano velocemente superare le difficoltà segnalate;
per avere una valutazione politico amministrativa sul tema”.

Risposta dell’assessora Zaccaria:

“In premessa ci tengo molto a dire che i bambini e le bambine con disabilità possono frequentare tutti i centri estivi che abbiamo messo in campo, con lo stesso identico monte ore. Cosa capita nelle singole situazioni: a seconda della gravità della disabilità, in alcune situazioni ci deve essere l’educatore per tutte le ore in cui la bambina o il bambino rimangono al centro estivo, in altre situazioni invece l’educatore non c’è per tutte le ore, ma deve essere assolutamente chiaro che il bambino e la bambina possono frequentare esattamente per tutta la durata di apertura del centro. Chiaro che questo monte ore viene valutato situazione per situazione, non ci sono delle categorie, assolutamente, vengono proprio destinate le ore guardando la singola situazione. Questo ci tengo molto a dirlo, perché nell’organizzazione dei centri estivi abbiamo messo moltissima attenzione all’accessibilità; per ragazze e ragazzi disabili tra 14 e 19 anni, che sono quelli che hanno meno offerta, è proseguito anche per questa estate il sostengo con destinazione di risorse specifiche proprio per iniziative accessibili dedicate all’autonomia e alla socializzazione, proprio per questo range di età, che è quello un po’ più sfornito di opportunità. Per noi questo è estremamente importante e c’è stata moltissima attenzione.

Per quello che riguarda le segnalazioni consigliera, noi come Area ne abbiamo intercettate due, una quella intercettata da Facebook, non ci è pervenuta direttamente, immediatamente presa in carico e risolta perché, proprio per quello che dicevo, deve essere assolutamente chiaro che il centro provvede anche, compatibilmente con la condizione psicofisica del bambino e della bambina, a tenere tutte le ore esattamente come gli altri. Io ho ricevuto solo una segnalazione che è stata immediatamente presa in carico e quella dopo una ulteriore valutazione, grazie anche all’Area che al Quartiere, ha visto un aumento del monte ore per la vicenda specifica.

Invito tutti i genitori, le famiglie e le associazioni a segnalarci direttamente eventuali criticità o problemi, son problemi organizzativi di cui ci facciamo immediatamente carico, proprio per raggiungere l’obiettivo che tutte e tutti possano accedere nello stesso modo. C’è stata poi la vicenda, anche lei nella domanda vi ha fatto riferimento, per gravi patologie. Vicenda che abbiamo seguito insieme all’assessore Barigazzi è quella della somministrazione dell’insulina a giovani diabetici. Qui c’è stata immediatamente una interlocuzione con l’Ausl che ha fornito una disponibilità immediata, anche all’associazione che aveva fatto la segnalazione, garantendo che la situazione rimane come negli scorsi anni, l’Ausl si fa carico di formare il personale per la somministrazione che deve essere adeguato e presente, laddove invece a fronte di difficoltà che rendano o non possibile la formazione del personale presente sul posto o una situazione di particolare fragilità, l’Ausl si è detta disponibile a garantire anche la presa in carico con personale proprio. Anche questo aspetto immediatamente preso in cario è stato risolto con la piena disponibilità dell’Ausl a far fronte alle singole situazioni. Questa è una attività che viene svolta sempre, anche nel corso dell’anno scolastico, è successo così anche nell’ultimo anno scolastico 2020-2021, sono stati formati circa 700 tra educatori, insegnanti, collaboratori per questa patologia a fronte di un numero di bambini gestiti dagli infermieri per terapia insulinica che sono stati 47 in questo anno scolastico, una attività molto ben conosciuta, continuativa, sotto controllo, a cui l’Ausl non fa minimamente mancare il suo supporto. Questa è la situazione a oggi, quello che chiedo è che se ci sono difficoltà organizzative per i centri, che ci arrivino, perché vanno risolte caso per caso ed è quello che stiamo facendo ogni qual volta veniamo a conoscenza di una qualche forma di difficoltà”.