Question Time, chiarimenti sui tempi della consegna dei vaccini

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BOLOGNA – L’assessore Giuliano Barigazzi, ha risposto alla domanda d’attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) sui tempi della consegna dei vaccini. La risposta è stata letta dall’assessore Virginia Gieri.

La domanda del consigliere De Biase
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al ritardo nella consegna dei vaccini da parte di Pfzier a livello nazionale e naturalmente a caduta a livello regionale e locale. Pone la seguente domanda d’attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento. Per sapere dall’Amministrazione: se tale ritardo compromette il cronoprogramma del piano vaccinale, e in caso affermativo qual è il nuovo cronoprogramma; se ciò inficia o rischia di inficiare la prima fase di vaccinazione effettuata ad oggi ad una fascia di popolazione; se e in che modo intende intervenire a livello politico amministrativo per sollecitare il rispetto degli accordi pattuiti relativi all’arrivo delle dosi di vaccino spettanti”.

La risposta dell’assessore Barigazzi letta dall’assessore Gieri
“Gentile consigliere, in merito alla domanda di attualità in oggetto, le preciso: il cronoprogramma, definito a livello del coordinamento interaziendale bolognese, è stato modificato al fine di adeguarsi a quanto indicato a livello regionale ovvero di dare priorità, in presenza della carenza di vaccino, al completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose. Di conseguenza si è rimodulata la programmazione in modo da offrire la seconda dose di vaccino almeno 21 giorni dopo la data di somministrazione della prima dose. Allo stesso tempo, per garantire un’adeguata scorta di vaccini necessari al raggiungimento del suddetto obiettivo, l’esecuzione della prima dose alle persone già prenotate è stata momentaneamente rimandata. Il nuovo cronoprogramma prevede il completamento del ciclo vaccinale (somministrazione seconde dosi) entro i primi giorni di febbraio e subito in sequenza, se disponibile il vaccino, il richiamo di chi si era già prenotato per la prima dose, ma non ha potuto riceverla per le motivazioni sopra descritte.

Infatti, come dichiarato dal Direttore Sanitario dell’Azienda USL, sempre con la conditio sine qua non del ripristino regolare delle forniture vaccinali; dal 7 febbraio saranno riaperte le prenotazioni, richiamando nel contempo le 1400 persone già in lista per le prime dosi e si fisseranno gli appuntamenti ai 2200 tra medici liberi professionisti odontoiatri che avevano chiamato il numero telefonico dedicato e ai circa 300 delle professioni sanitarie. Ad oggi le dosi somministrate sono 30.827 prime dosi e 265 seconde, un risultato particolarmente significativo. Se queste condizioni permarranno e con l’arrivo degli altri vaccini attesi (Moderna, Astra Zeneca, Johnson & Johnson) si ritiene che si possa continuare e completare tutte le vaccinazioni anti-Covid19 nei tempi previsti dal piano strategico nazionale. Infine, per quanto riguarda le azioni legali verso il fornitore, queste sono di competenza del livello nazionale, che ha espresso intenzione di attivarle e al quale hanno assicurato pieno supporto le Regioni, compresa la nostra”.