Question Time, chiarimenti sugli alloggi sfitti di Acer

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BOLOGNA – L’assessore Virginia Gieri, ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d’attualità dei consiglieri Francesco Sassone e Graziella Tisselli (Fratelli d’Italia) sugli alloggi sfitti di Acer.

La domanda del consigliere Sassone
“In relazione all’articolo apparso sugli organi di stampa secondo il quale ad oggi gli alloggi sfitti Acer da ristrutturare ammontano a circa 900 e considerato che ci sono circa 4000 persone che aspettano un alloggio popolare nel comune di Bologna, come dichiarato dal presidente di Acer, chiede al Sindaco e alla Giunta se non ritengano che sia eccessivo il numero di case ad oggi sfitte e se non si debba agire subito per diminuire detto numero ed arrivare a quota zero e quali risorse ed azioni intenda mettere in campo affinché ciò si verifichi quanto prima”.

La domanda della consigliera Tisselli
“In relazione all’articolo apparso sugli organi di stampa secondo il quale ad oggi gli alloggi sfitti Acer da ristrutturare ammontano a circa 900 e considerato che ci sono circa 4000 persone che aspettano un alloggio popolare nel comune di Bologna, come dichiarato dal presidente di Acer, chiede al Sindaco e alla Giunta se non ritengano che sia eccessivo il numero di case ad oggi sfitte e se non si debba agire subito per diminuire detto numero ed arrivare a quota zero e quali risorse ed azioni intenda mettere in campo affinché ciò si verifichi quanto prima”.

La risposta dell’assessore Gieri
“Grazie presidente e grazie al consigliere Sassone e alla consigliera Tisselli per queste domande, perché mi permettono di fare chiarezza rispetto alle notizie che sono state riportate dalla stampa. Faccio una piccola premessa, voi sapete bene che noi lavoriamo, come Amministrazione, sul programma di mandato. Il punto prioritario del mio programma di mandato era proprio quello di avere un pieno utilizzo del patrimonio pubblico. Quindi concordo con il consigliere Sassone che il primo compito di un assessore alla casa, e che gestisce il patrimonio pubblico, è quello di assegnare il più celermente possibile tutti gli appartamenti che ha in proprietà. Questo è un indirizzo che io ho provato a realizzare dal primo giorno. E come sapete bene abbiamo anche presentato pubblicamente il progetto mille case per Bologna che aveva proprio questa ratio, di trovare risorse straordinarie di 6 milioni in due anni per poter ripristinare alloggi storicamente e particolarmente mal messi da un punto di vista strutturale per poterli rimetterli nel grande calderone delle assegnazioni. Quindi sono qui proprio perché ci tengo a spiegare bene i numeri. Farò avere ai consiglieri anche la risposta scritta e sono ovviamente disponibile a rispondere a qualsiasi interrogazione, anche più tecnica. Quindi l’impegno straordinario che abbiamo messo in atto per ridurre al minimo gli alloggi di ERP sfitti in questi due anni, col programma mille case, ha portato a questi risultati: da luglio 2019 ad oggi, con risorse straordinarie di cui vi parlavo prima di 6 milioni di euro sono stati ripristinati 445 alloggi, oltre ad ulteriori 537 alloggi ripristinati con risorse ordinarie derivanti dai canoni Erp. Quindi abbiamo ripristinato 982 alloggi.

Annualmente si liberano, per i normali turnover, circa 350 alloggi, già ripristinati e che sono nel calderone delle assegnazioni, ripristinati con risorse ordinarie da gettito di canoni. Quindi se si fa una fotografia ad oggi degli alloggi che non sono abitati si vedono anche questi 350, un numero fisiologico di alloggi per i quali sono già disponibili risorse e programma di ripristino e che si concluderanno nei prossimi mesi. Per capirci sono alloggi vuoti come fotografia, ma che sono in via di assegnazione.
Il numero che avete trovato sulla stampa era il numero di 809. Ora a questi 809 dobbiamo toglierei 350 che vi dicevo sono già in via di ripristino e quindi di assegnazione. Rimangono 459 alloggi. Di questi 459, 99 sono cantieri, cioè sono alloggi su cui stiamo lavorando e che quindi saranno assegnabili a breve. Quindi rimangono 360 alloggi che è il numero dell’alloggio sfitto. Per questi alloggi noi abbiamo – ma lo trovate anche nel nostro bilancio – 3 milioni di euro che sono proprio le risorse ordinarie derivanti dalle vendite. Quindi abbiamo già fatto due incontri con Acer per mettere in campo la programmazione che noi facciamo annualmente. Con le risorse dei proventi delle vendite, noi avremmo già le risorse per ristrutturare anche questi 360: quindi il cantiere prosegue. Lo dico con grande attenzione, credetemi è la priorità su cui il mio mandato ha lavorato.
Noi abbiamo anche un tavolo continuamente aperto con Acer con una nostra funzionaria che è dedicata alla programmazione degli interventi degli alloggi proprio per arrivare al minimo possibile di alloggi vuoti. Mi sento di dire che non è questa l’emergenza. Abbiamo invece la necessità di impegnarci su tre filoni importanti per quanto riguarda Acer: la transizione ecologica degli edifici di Erp, cioè il loro miglioramento in termini di performance energetica e per abbassare le bollette dei nostri assegnatari; la ricerca continua di nuove soluzioni per la domanda sociale di casa che nei prossimi tempi si evidenzierà anche per effetto della crisi pandemica e infine dobbiamo lavorare molto sul tema della sicurezza, rispetto delle regole, controllo della legalità all’interno degli alloggi.
Questi sono tre filoni su cui dobbiamo trovare delle soluzioni. Per il tema degli alloggi vuoti, per quanto riguarda Bologna, i numeri sono assolutamente diversi. Forse se avessi letto anche io il numero degli 809 sarei saltata sulla sedia, ma a volte non è facile distinguere e, in poche battute, rendere conto di un lavoro così consistente e che è necessario leggere con attenzione. Spero di aver dato gli elementi di conoscenza e resto sempre a disposizione per approfondire”.