
Il 25 aprile concerto dei Modena city Ramblers
MODENA – In occasione delle celebrazioni per l’anniversario del 25 aprile, il Comune di Spilamberto organizza una serie di eventi che coinvolgeranno la cittadinanza durante tutta la giornata, con una “Biciclettata di primavera”, con le celebrazioni civili alla presenza delle autorità, del corpo bandistico di Spilamberto e del gruppo alpini mentre dal pomeriggio andrà in scena il Festival Resistenti, che culminerà con il concerto serale dei Modena City Ramblers alle ore 21.00 in Piazza Caduti Libertà.
Il concerto dei Modena City Ramblers si svolge nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, celebrando il trentennale della pubblicazione dello storico album collettivo ‘Materiale Resistente’ e il ventennale del disco d’oro ‘Appunti Partigiani’ e si inserisce all’interno di in uno speciale tour denominato ‘Appunti Resistenti’, un tour 2025 che vedrà protagoniste le canzoni che nella sua ultra trentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”.
In particolare, la giornata del 25 aprile si aprirà con la “Biciclettata di primavera” con ritrovo e iscrizioni alle ore 8.30 nel piazzale della Rocca e partenza alle ore 9.00, lungo un percorso che si snoda fino a San Vito per poi fare ritorno in piazzale Rangoni. L’evento è curato dal settore ciclismo della Polisportiva Spilambertese.
Successivamente, alle ore 15.30 si terranno le celebrazioni civili con la partecipazione delle autorità, dei cittadini, del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Spilamberto e del Gruppo Alpini. Il ritrovo sarà in Corso Umberto I° con l’alzabandiera e il corteo con deposizione delle corone ai cippi dei Caduti in Guerra e lancio di colombi, oltre al discorso del sindaco e i saluti di Dino Garau, figlio del partigiano Nino Garau.
Alle ore 16.00 partirà il “Festival Resistenti”, che si svolgerà in centro, nel piazzale davanti la Rocca Rangoni con concerti, talk, stand gastronomici e mercatini. Il Festival è organizzato dal Circolo culturale Gramsci, sostenuto dal Comune di Spilamberto con la collaborazione di Anpi Spilamberto, Andromeda Aps, Overseas Onlus, Le Botteghe di Messer Filippo, la Consulta delle associazioni di Spilamberto e Attaccabottone.
Infine, alle ore 21.00 in piazza Caduti Libertà, concerto dei Modena City Ramblers, storico gruppo modenese, che in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, propone uno speciale tour denominato “Appunti Resistenti” che contiene quattro nuovi brani e i grandi classici della loro trentennale carriera.
L’ingresso al concerto è gratuito, a partire dalle ore 19.15 fino al raggiungimento della capienza massima di tremila ingressi. All’interno dell’area del concerto saranno allestiti punti ristoro a cura dell’associazione Le Botteghe di Messer Filippo e l’evento si svolgerà anche in caso di maltempo.
Modena City Ramblers in tour per la liberazione con “appunti resistenti” quattro brani inediti
Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione e celebrando il trentennale della pubblicazione dello storico album collettivo ‘Materiale Resistente’ e il ventennale del disco d’oro ‘Appunti Partigiani’, i Modena City Ramblers si propongono per il 2025 in uno speciale tour denominato ‘Appunti Resistenti’, un tour che vedrà protagoniste le canzoni che nella sua ultra trentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”.
Non mancheranno, naturalmente, i ‘cavalli di battaglia’ che infiammano le platee d’Italia e non solo, ma il concerto sarà più che mai un gioioso e convinto evento musicale Resistente e Militante, con quei brani che diventano ogni sera il canto di un solo Popolo che si riconosce nella Costituzione e nelle idee fondatrici della nostra Repubblica, perché vissuti in una sorta di laica comunione di orizzonti che cancella palco e distanze.
Le canzoni non possono che essere piccole tracce, poco più che appunti sonori di quel viaggio partito ancora prima del 1945, l’anno della Liberazione, un viaggio molte volte iniziato con scarpe rotte e il solo bagaglio di un grande Ideale, un viaggio che oggi si perpetua nella Democrazia grazie al sacrificio di tanti e la lotta di un Popolo.
Canzoni come modesti atti di memoria, che appartengono alla cultura e alla tradizione, e il cui peso si è consolidato in un certo immaginario militante.