Prostituta uccisa a Modena: Ramonda (Apg23), terzo omicidio in un anno

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Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII logoMODENA – «Siamo tristi e arrabbiati. Questa è la terza donna costretta alla prostituzione uccisa a Modena in poco più di un anno. Tutte le settimane la nostra unità di strada incontra a Modena queste donne, chiedendo loro di abbandonare la strada ed iniziare una nuova vita. Ma sono tanti i vincoli che le incatenano: la tratta di persone, i riti voodoo, le minacce di morte alle famiglie di origine rimaste in patria. Queste persone sono vittime, schiave del racket. In Italia lo sanno tutti, anche i cosiddetti clienti che, incuranti, approfittano della condizione di vulnerabilità delle donne».

E’ quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Papa Giovanni XIII, la Comunità che da trent’anni si batte contro il sistema prostitutivo, in merito alla notizia dell’omicidio di una donna nigeriana da parte di un cliente italiano a Modena.

«Chiediamo a chi ha il potere di liberare queste persone di prendere provvedimenti adeguati. – continua Ramonda – Chiediamo al Sindaco di Modena di emanare un’ordinanza che preveda sanzioni ai clienti al fine di eliminare la tratta delle schiave da questa città. Chiediamo a Governo e Parlamento di adottare norme che sanzionino i clienti».

La Comunità Papa Giovanni XXIII promuove, insieme ad un cartello di associazioni, l’iniziativa Questo è il mio Corpo, campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione. La proposta, ispirata al modello nordico, ha l’obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno multando i clienti delle prostitute. Tutte le informazioni e gli approfondimenti sul sito questoeilmiocorpo.org.