Proroga a novembre per adeguare i dehors al regolamento

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Consiglio unanime sulla delibera presentata dall’assessora Ferrari. Ulteriore prolungamento del periodo transitorio per non costringere le imprese a nuovi investimenti nell’emergenza

MODENA – Di fronte alle difficoltà che l’emergenza sanitaria crea per tutto il settore della ristorazione, il Comune di Modena ha disposto un nuovo prolungamento, fino al 15 novembre 2021, del periodo transitorio per l’adeguamento dei dehors di bar, ristoranti ed esercizi commerciali alle disposizioni del regolamento che comporterebbero nuovi investimenti. La delibera che lo stabilisce, presentata dall’assessora alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 8 aprile e riguarda il “Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione e per il consumo sul posto”

“Perdura l’emergenza legata alla pandemia – ha sottolineato l’assessora – e, con essa, la difficoltà finanziaria delle imprese di ristorazione e somministrazione per la sospensione (anche parziale) delle attività. Grazie al provvedimento approvato non saranno costrette a fare ora un investimento per l’adeguamento delle strutture”.

Nel documento approvato si fa riferimento alla necessità ravvisata di supportare la ripresa economica degli esercizi commerciali del territorio, adottando ulteriori misure di supporto in aggiunta a quelle nazionali”.

Sono rimandati al 15 novembre, si spiega nella delibera, gli “allineamenti richiesti tra gli atti autorizzativi comunali relativi all’occupazione di suolo pubblico per i dehors e le autorizzazioni rilasciate al riguardo dalla Soprintendenza Belle arti e Paesaggio”. La proroga vale infatti anche per l’adeguamento delle strutture al Regolamento del Sito Unesco di piazza Grande, come stabilito da una deliberazione della Giunta comunale del 2 marzo 2021. Contestualmente, la giunta ha ricevuto dal Consiglio il mandato a “monitorare l’evolversi della situazione di emergenza e di assumere, in caso di occorrenza, eventuali ulteriori provvedimenti di proroga ulteriore dei termini”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Stefano Prampolini ha condiviso la scelta della proroga “ma questa delibera – ha detto – è un atto dovuto: gli esercenti sono all’esasperazione e non possiamo chiedere loro di mettere a norma i dehors. Vorremmo però – ha aggiunto – che l’amministrazione attuasse anche politiche di vero aiuto”. D’accordo sul “congelamento” delle scadenze anche Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) che allo stesso tempo ha ricordato che le prescrizioni della Sovrintendenza “sono funzionali a mantenere la bellezza della città e quindi non vanno aggirate. Una città bella, non solo in centro storico ma anche allineata ai riferimenti del Novecento, porta turismo e vantaggi all’economia”. La consigliera, quindi, ha chiesto una riflessione sul ruolo dell’apertura e dell’ampliamento dei dehors nella diffusione dei contagi, “per evitare che siano veicolo di un nuovo aumento”.

Semplificazione amministrativa “doverosa” per Ilaria Franchini (Pd) che ha replicato che la delibera prevede solo il rinvio degli adempimenti “e quindi non elude quanto prescritto dalla Sovrintendenza”. Sul tema dei contagi, per la consigliera, “nell’ambito di un regolamento chiaro e condiviso, i dehors consentono alle persone di stare seduti, mantenendo le giuste distanze, e di applicare buone prassi per proseguire nell’attività tutelando la salute”.

La proroga delle scadenze è “un atto dovuto” anche per Paola Aime (Verdi) che però ha ribadito la “preoccupazione per come sono stati utilizzati i dehors durante l’estate” chiedendo di “normare la frequentazione, in modo che l’apertura non venga interpretata come un liberi tutti”.