PARMA – Il progetto TRES-CLEAN (High throughput laser texturing of self-cleaning and antibacterial surfaces), presentato dall’Università di Parma con altri sei partner europei, è stato valutato e approvato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario Horizon 2020. Coordinatore e responsabile scientifico è il prof. Luca Romoli del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo; al progetto partecipa anche il laboratorio SuperMat Lab – Surfaces and Advanced materials, di cui è responsabile scientifico la Prof.ssa Federica Bondioli.
Di 5 diversi paesi i partner europei dell’Ateneo: Ecor Research (Italia), Universitaet Stuttgart (Germania), Centre Technologique Alphanov (Francia), Raylase AG (Germania), BSH Electrodomesticos Espana SA (Spagna) e Kite Innovation Limited (Regno Unito).
Il progetto, della durata prevista di 42 mesi, inizierà ad aprile 2016 e, con un budget che ammonta a circa 3,5 milioni di euro, è finanziato dalla piattaforma europea della fotonica (Photonics Public Private Partnership, PPP). Suo argomento-chiave è infatti lo sviluppo di sistemi laser ad alta efficienza dedicati alla texturizzazione di superfici metalliche nell’ambito dell’industria agroalimentare. Lo scopo è quello di facilitare la repellenza dai fluidi e incrementare così l’asetticità dei componenti meccanici in contatto con sostanze organiche.
La valutazione finale ottenuta in sede comunitaria è eccellente. In particolare, la Commissione ha evidenziato la chiarezza e la pertinenza degli obiettivi, la credibilità dell’approccio utilizzato e il potenziale innovativo della proposta, che appare ambiziosa anche per quanto riguarda l’aspetto manifatturiero.
Il criterio relativo all’impatto del progetto nello scenario economico europeo e internazionale ha ottenuto un punteggio molto buono. Si è sottolineata, infatti, la sua capacità di implementare lo sviluppo tecnologico e di favorire l’integrazione di nuove conoscenze.
Inoltre, il giudizio della Commissione evidenzia come la proposta mostri uno spiccato potenziale nell’accrescere opportunità di business e rafforzare la presenza sul mercato dei partner industriali. Commenti positivi anche per la comunicazione efficace del progetto, che ha raggiunto non solo la comunità scientifica ma anche un pubblico generalista. Infine, il criterio riguardante la qualità e l’efficienza dell’implementazione della proposta ha ottenuto un ottimo punteggio grazie all’esperienza e alle competenze complementari dei partner coinvolti.
All’interno del consorzio, il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale guidato dal prof. Luca Romoli e dalla prof.ssa Federica Bondioli apporterà le proprie competenze non solo nella gestione di tutte le attività scientifiche del progetto ma anche nella caratterizzazione e funzionalizzazione delle superfici, nella progettazione e costruzione di un sistema di rilevazione della loro topografia su scala nanometrica che possa consentire di analizzare, in un ambiente simile a quello industriale, le proprietà delle superfici trattate rispetto alle funzioni dichiarate.
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