Progetto per la nascita della biblioteca “Salaborsa lab di vicolo Bolognetti”

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BOLOGNA – La biblioteca Ruffilli diventerà Salaborsa Lab di vicolo Bolognetti. È stato pubblicato ieri il bando per progettare i nuovi spazi di quella che diventerà la sede distaccata di Salaborsa. La biblioteca avrà una nuova vocazione con laboratori e percorsi multidisciplinari su ricerca e sperimentazione nel campo della lettura, attraverso l’utilizzo di molteplici linguaggi e tecnologie come gaming, coding, robotica, fablab.
È inoltre in via di definizione il progetto per trasferire dalla Cineteca di Bologna in vicolo Bolognetti i servizi, le attività e l’archivio videoludico.
L’obiettivo è favorire la crescita culturale e contrastare le povertà educative: un luogo che possa diventare punto di riferimento in particolare per i ragazzi (a partire dagli 11 anni) e per i giovani.

Salaborsa Lab di vicolo Bolognetti verrà realizzata interamente attraverso finanziamenti PON METRO 14 -20 “Liquid Lab”. Il progetto prevede un primo bando – pubblicato ieri – per la progettazione degli spazi (31.000 euro al netto d’iva) e altre due procedure di gara – a inizio marzo – per la fornitura degli allestimenti e delle strumentazioni informatiche e digitali (per una base di gara di 80.000 euro complessivi, esenti iva). Contestualmente, sarà pubblicato un bando per l’erogazione di 300.000 euro di contributi, rivolto a enti del Terzo Settore, per la progettazione e realizzazione di attività per la nuova biblioteca e per tutte le altre biblioteche comunali. Il vincitore del bando dovrà prevedere strumenti, competenze, esperti e tutor che propongano un approccio creativo al digitale e alla tecnologia creando percorsi originali e critici di pensiero e immaginazione: coding, robotica, realtà aumentata, rigenerazione di computer e tablet che possano poi essere utilizzati nelle biblioteche o presi a prestito da bambini e ragazzi, percorsi di digital literacy e di information literacy.

Salaborsa Lab di vicolo Bolognetti riaprirà nell’autunno 2021 e sarà gestita da bibliotecari del Comune di Bologna.

“Vogliamo che le nostre biblioteche siano all’avanguardia – commenta Matteo Lepore, assessore alla Cultura del Comune di Bologna – Le biblioteche di pubblica lettura sono gli avamposti sui vari territori in cui realizzare accoglienza, promozione e lettura dei diversi bisogni, tra questi anche l’accesso al digitale e comprensione della nuova dimensione aperta dall’intelligenza artificiale. Nella città che presto sarà capitale italiana dei Big Data, dobbiamo aspirare a promuovere la cultura digitale a tutte le età e verso tutta la popolazione. E’ una questione democratica, di riduzione delle diseguaglianze”.

Il PON METRO 14 -20 “Liquid Lab” intende contribuire al contrasto delle povertà educative e alla crescita culturale di tutte le fasce di popolazione, con particolare riferimento a quelle fragili e solitamente escluse dall’offerta culturale, tramite la creazione e il potenziamento di servizi e attività innovative a partire dal circuito delle biblioteche e della lettura. Nello specifico, l’intento è creare un insieme di servizi integrati per la cittadinanza, offrire risorse e azioni innovative con una forte vocazione al digitale e a nuovi linguaggi e tecnologie, per incontrare le esigenze dei tanti segmenti di pubblico e le nuove necessità emerse durante la pandemia.