Nato nel 2017 nel contesto della sessione internazionale del Parlamento europeo giovani di Brno, il progetto Divercity – che conta circa 40 associati, distribuiti tra Piacenza, Milano, Trieste e Peccioli (Pisa) – si configura come una piattaforma digitale che svolge il ruolo di ponte tra le idee creative dei ragazzi e i mezzi per dare loro concretezza. Le iniziative realizzate spaziano dalla valorizzazione della memoria storica – come nel caso di “Cartoline senza tempo” promossa a Peccioli per favorire il dialogo intergenerazionale attraverso la registrazione di podcast – al progetto “Divercity for school”, ideato per rispondere alle esigenze della didattica a distanza emerse durante la pandemia.
“Cosmonauti” – nata nel 2016 grazie alla partecipazione al bando comunale “Giovani protagonisti” – è un’associazione di promozione sociale a vocazione agricola (con 12 soci attivi) che gestisce l’orto comunitario di Santa Maria di Campagna e aree orticole presso due centri di aggregazione giovanile del Comune. Sin dalla nascita l’associazione propone l’agricoltura sociale come strumento educativo e di inclusione sociale. La vocazione è quella di aprire spazi verdi aperti alla cittadinanza: attraverso corsi e giornate aperte al pubblico gli orti diventano accessibili al pubblico. Nell’ambito della co-progettazione “Tra corpo e territorio” di cui Acra è capofila, in collaborazione con il Comune di Piacenza è stato strutturato un partenariato strategico per l’avvio di progetti di outdoor education negli spazi verdi delle scuole primarie a cui Cosmonauti offre servizi di consulenza agronomica e nell’aula verde degli orti di Santa Maria di Campagna. Parallelamente l’associazione in questi mesi ha lanciato percorsi di formazione sull’agricoltura urbana rigenerativa rivolta ai giovani under 35.
“I due progetti piacentini – sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili, Luca Zandonella – nascono dall’idea di valorizzare nuove pratiche di partecipazione civica e cittadinanza attiva dei giovani. Nel caso di Cosmonauti il terreno di intervento è quello dell’agricoltura urbana, interpretata come dispositivo di recupero e rigenerazione del suolo e di elemento facilitatore della collaborazione e coesione sociale. Per quanto riguarda Divercity invece il progetto valorizza il ruolo dei nuovi strumenti digitali per creare connessioni, linguaggi comuni e scambi di esperienze tra i giovani con l’obiettivo di dare impulso e sostegno alle loro iniziative. Faccio quindi i miei più sinceri complimenti a queste due realtà locali, che rappresentano l’esempio più chiaro e tangibile di come i giovani siano sempre più portatori e protagonisti di esperienze di sviluppo e di crescita della nostra comunità”.
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