Presentazione libro “Il Mio Tredici” Vanessa Bambi

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BOLOGNA – Domenica 14 novembre, ore 17.30, presso il Magazzino Arti Sceniche di Bologna (via Quadri 2/E), Vanessa Bambi presenterà il suo libro “Il mio Tredici”, uscito appena lo scorso 15 ottobre con la casa editrice Porto Seguro Editore.

Durante l’evento si esibiranno alcuni gruppi selezionati della scuola di danza Arte Danza Bologna.

Di seguito alcuni link di testate fiorentine che parlano del libro:

https://www.nove.firenze.it/i-compleanni-di-vanessa-bambi-diventano-un-libro.htm

https://ilreporter.it/sezioni/rubriche/consigli-libraio-recensioni-libri/tredici-il-numero-fortunato-nel-libro-vanessa-bambi/

https://www.lanazione.it/cronaca/la-vita-raccontata-attraverso-i-compleanni-vanessa-bambi-si-racconta-ne-il-mio-tredici-1.7004700

Link del sito di Magazzino Arti Sceniche con l’evento in programma:

https://www.magazzinoartisceniche.com/il-mio-tredici-14-11-21/

Il libro attualmente è in ristampa per la grande richiesta ma si può comunque ordinare su tutte le piattaforme di shop online.

Sinossi

Il mio Tredici 

Un breve romanzo di formazione scritto da Vanessa Bambi.

Vanessa, Rosa mancata, farfalla ritrovata, si racconta nella sua autobiografia, posandosi di fiore in  fiore, dal colore delicato di bambina al colore pronunciato di donna.

Tutto cominciò il suo Tredici novembre 1985: un giorno importante per lei, quello della sua nascita.  Un Tredici che avrà un significato importante negli anni:

“Ho  sempre  avuto  la  capacità  di  associare  i  numeri  alle  persone  (è  difficile  che  non  ricordi  un  compleanno/evento/ricorrenza senza nessun tipo di aiuto tecnologico, chi mi conosce bene lo sa),  forse perché mi aiuta ad avvicinarmi a quella persona. Il fatto, appunto, di essere nata un giorno e  non un altro mi incuriosisce. Il risultato è che mi sono sempre più affezionata a quel Tredici, che in  famiglia mi hanno sempre fatto credere essere stato il numero perfetto per me, come lo ero io per  lui  del  resto.  Così,  anno  dopo  anno,  ho  sempre  vissuto  con  trepidazione  l’arrivo  di  quel  giorno,  cercando di assaporare avidamente ogni attimo di quelle mie magiche 24 ore. In fondo, non si è mai  troppo grandi per soffiare ed esprimere Il desiderio per eccellenza. Ricordo molti miei compleanni  che si sono rivelati oltre le mie aspettative, in positivo ma purtroppo anche in negativo. Una notte  terribile di insonnia, data da un certo lockdown, ho ripensato a tutti i miei Tredici novembre, che ho  scoperto essere particolarmente impressi nella mente. Forse per ridimensionare questa mania che  oggi mi fa sorridere, e per isolarmi un po’ dall’attualità, ecco che finalmente ho trovato la spinta per  scriverci su.” Da la Premessa de “Il mio Tredici”, V. Bambi

Così, Vanessa ripercorre la sua vita: dalla prima tutina indossata da neonato, passando al Topolino  stampato sulla felpa anni ‘90, alla tuta acetata, al body da danza. La vita che balla, i compleanni che  passano, i pezzi di felicità condivisa, tessere d’un mosaico rimasto lucente nella memoria, intenerito  per quell’infanzia festeggiata a suon di zucchero vanigliato e ciliegine candite.

Arriva l’adolescenza a prenderla alla sprovvista, a portarla allo specchio, a uscire di casa, a cercare  con gli occhi blu il principe azzurro e a trovarlo.

I compleanni si susseguono veloci: da quelli festeggiati in casa mangiando pizzette col cappero, alla  pizza ai carciofini ordinata ai circoli, alla pizza fritta mangiata golosamente prima di un’importante  audizione.  Raccontandosi  sul  serio,  ma  sempre  con  leggerezza:  le  luci  di  Parigi,  il  lungomare  di  Napoli, il Teatro San Carlo, la bellezza velata della danza che non la lascia, la caccia al libro giusto  che le disveli una verità.

Vanessa  trentenne  continua  a  credere  nei  suoi  sogni,  ed  è  sempre  quel  Tredici  che  ritorna  a  mostrarle la felicità a portata di mano, sì da potersi dire felice di sé. Felice nell’attesa materna, che  si concretizza in un fagottino colorato di rosa. La vita che non si ferma, a segnare sul calendario le  nascite e le morti, chi arriva e chi se ne va. Il nonno, proprio il giorno del suo Tredici, le ha lasciato  in eredità l’olio nuovo dell’Impruneta insieme ai pomodori rossi maturi. Poter sedersi con lui sulla  panchina a godersi la calma di quella sosta.

A trentacinque anni può capitare che le spunti dalla testa un capello bianco, ma non si ferma a  pensarci più di tanto. Ha altro da fare, ha ancora da danzare, da vestire la piccola del suo body bianco  e delle sue calze rosa, oppure scrivere un libro che per il suo trentaseiesimo vedrà pubblicato, magari  proprio il giorno del suo Tredici

Biografia

Vanessa Bambi, nata a Bagno a Ripoli (FI) il 13 novembre 1985, ama la danza e la scrittura. Studia arte e si laurea al DAMS di Firenze, in discipline delle Arti e dello Spettacolo. Diventa danzatrice professionista e insegnante di danza classica. La passione per la scrittura la porterà in seguito a recensire spettacoli e a diventare una giornalista pubblicista. Un soffio su una candelina in più, complice la chiusura delle scuole di danza per la pandemia mondiale, le ha permesso di esaudire un altro importante desiderio: scrivere il suo primo libro.