Presentazione del progetto regionale “Resistenza Mappe”, sito web di storie e memorie

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Due itinerari per ricordare la Resistenza a Cesena. Venerdì 21 aprile, ore 20.45 nell’Auditorium di Palazzo Nadiani (Contrada Dandini)

comune-cesenaCESENA – Anteprima multimediale per la Festa della Liberazione, nel segno della riscoperta sul territorio delle testimonianze riferite alla guerra e alla Resistenza. Venerdì 21 aprile, alle ore 20.45, nell’auditorium di Palazzo Nadiani sarà presentata in anteprima la versione aggiornata di “Resistenza Mappe”, sito web di storie e memorie (http://resistenzamappe.it), e delle app ad esso collegate, che propone itinerari culturali legati a episodi storici della guerra e della Resistenza nelle principali città emiliano-romagnole, fra cui Cesena.

A predisporre itinerari e sito sono stati gli Istituti Storici delle varie città, che venerdì sera si ritroveranno a Palazzo Nadiani per presentare il risultato del loro lavoro.

All’incontro parteciperanno l’Assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Cesena Christian Castorri, la Presidente Istituto storico di Forlì-Cesena Ines Briganti.

Dopo i saluti istituzionali, in programma gli interventi di Alberto De Bernardi dell’Università di Bologna e di Carlo De Maria, Direttore dell’Istituto storico di Forlì-Cesena, che illustreranno il progetto focalizzandosi sugli aggiornamenti 2017, riguardanti in particolare proprio il territorio di Cesena. Accanto a loro ci saranno i curatori dei percorsi cesenati: Alberto Gagliardo, Mattia Brighi e Lorenzo Bigiarini. Verranno anche proiettate immagini e documenti.

Accompagneranno la serata gli intermezzi musicali di Artenovecento trio (Matteo Peraccini: voce e chitarra; Emiliano Ceredi: chitarra; Gioele Sindona: violino).

Al termine brindisi per la Liberazione con vino e ciambella.

A Cesena sono stati individuati due itinerari. Il primo è dedicato alla persecuzione degli ebrei: fra i punti toccati il convento dell’Osservanza (dove nel 1943 trovò rifugio Gemma Jacchia con il figlio Fausto), l’Abbazia del Monte (nel ricordo dell’attività svolta da Padre Odo Contestabile), le case dove vissero le sorelle Jacchia, le famiglie Mondolfo e Saralvo – Levi, lo studio del dentista Imre Balazs, l’Arrigoni.

Il secondo percorso, invece, documenta l’opposizione al regime fascista, e comprende, fra le altre, le tappe che ricordano Mario Guidazzi, Elmo Simoncini, don Giovanni Ravaglia e Gastone Sozzi.