Presentata in Aranciaia a Colorno la 14a edizione del ColornoPHotoLife

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Presentazione ColornoPhotoLife – Gigi Montali e Christian Stocchi

Dal 13 al 15 ottobre torna nella cittadina della Bassa parmense il festival fotografico che quest’anno propone il tema “Confini” attraverso un nutrito programma di mostre, letture portfolio, eventi e workshop. Appuntamenti fino al 26 novembre

COLORNO (PR) – Presentata il 29 settembre la 14a edizione del ColornoPhotoLife in Aranciaia a Colorno (Parma).

È in arrivo il clou del festival fotografico ColornoPhotoLife a Colorno (Parma) da venerdì 13 a domenica 15 ottobre 2023. Questa 14a edizione propone il tema “Confini”, interpretato nelle sue molteplici accezioni.

Durante le tre giornate di ottobre si alterneranno momenti espositivi di fotografia, proiezione di audiovisivi, presentazioni editoriali, tavoli di letture portfolio, workshop E concerti musicali.

Tredici in tutto le mostre allestite nell’edificio settecentesco dell’Aranciaia (piazzale Vittorio Veneto) sia al piano terra che al primo piano, nello spazio museale del MUPAC che quest’anno ruotano attorno all’esposizione della prima vera reporter sociale: “Tina Modotti. Oltre i confini” a cura di Ascanio Kurkumelis.

Il festival è stato presentato ieri – venerdì 29 settembre – nel corso della conferenza stampa, che si è svolta in Aranciaia a Colorno (Parma), da Christian Stocchi, sindaco di Colorno, da Gigi Montali, presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light di Colorno e organizzatore del festival, da Silvano Bicocchi, direttore del dipartimento Cultura della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e da Ascanio Kurkumelis, curatore della mostra di Tina Modotti.

Negli anni il festival ha cercato di rinnovarsi e proporre nuove attività, in modo da essere attrattivo per il mondo fotografico sia professionale che fotoamatoriale. L’idea di base della manifestazione, quella di fondere in un’unica manifestazione le radici e le nuove frontiere della fotografia, è stata vincente, infatti diversi autori emergenti ospitati al festival si sono fatti apprezzare in seguito a livello nazionale.

Il festival è organizzato dal Gruppo Fotografico Color’s Light in collaborazione con il Dipartimento Cultura della FIAF ed è patrocinato dal Comuni di Colorno e di Torrile, dalla Provincia di Parma ed è sostenuto da Regione Emilia Romagna e Fondazione Cariparma, con il supporto di figure professionali coordinate da Gigi Montali, presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light di Colorno.

“Il festival – ha sottolineato Christian Stocchi, sindaco di Colorno – è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, punta sempre sulla qualità della proposta ed ha una grande capacità di coinvolgimento di altri gruppi. Diventa non solo l’occasione per vedere mostre di qualità ma è anche un’occasione di confronto. Tanti appuntamenti ogni anno che hanno a che fare con modi differenti di intendere la fotografia. Tante persone arrivano al festival e scoprono Colorno. Come amministrazione siamo doppiamente contenti, anche per il coinvolgimento di Rsa, scuole ed esercizi commerciali, che anch’essi esporranno fotografie. Anche quest’anno valorizzando questi locali dell’Aranciaia siamo sicuri che il ColornoPhotoLife possa di nuovo avere un grande successo. Dietro a questa manifestazione c’è un grandissimo sforzo organizzativo, che non si è fermato nemmeno con la recente pandemia, ringrazio quindi  tutti i membri dell’organizzazione che ogni anno portano qui persone che valorizzano oltre alle esposizioni e agli appuntamenti, anche le tante bellezze della cittadina”.

Ha poi preso la parola Gigi Montali, presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light di Colorno e organizzatore del festival : “Quest’anno siamo alla 14a edizione del ColornoPhotolife e come associazione di fotografia compiamo 35 anni per cui dopo 13 anni c’è un cambiamento: all’interno del festival abbiamo inserito qui in Aranciaia la mostra clou, quella di Tina Modotti. Per l’occasione è stato creato un allestimento ad hoc in collaborazione con il Comitato Tina Modotti di Tolmezzo (UD) e Ascanio Kurkumelis a cui si deve la curatela. È una mostra il cui ultimo percorso espositivo è stato al Palazzo Ducale di Genova, portarla a Colorno è stato un passo gigante. Le mostre di quest’anno, che saranno 13 tra il piano inferiore e superiore dell’Aranciaia, insieme alla ricca proposta tra talk, letture portfolio, workshop, proiezione di audiovisivi, shooting con possibilità di provare attrezzature fotografiche, visite guidate alle mostre,  pensiamo possa attirare a Colorno tanti appassionati di fotografia nel weekend del 14 e 15 ottobre. Inoltre nel weekend del festival al cinema Juventus saranno esposti dieci lavori fotografici dei laboratori DiCult della FIAF e la gran parte dei negozi avranno mostre di autori locali e delle province limitrofe”.

Ha preso la parola quindi Ascanio Kurkumelis, curatore della mostra “Tina Modotti. Oltre i confini”, collegato in videoconferenza da Bologna, che ha introdotto la figura di Tina Modotti: “un valore aggiunto questa mostra in un palazzo storico come la settecentesca Aranciaia, mostra che con ‘Confini’ racconta il passato ma fa riflettere anche sul presente. Una donna rimasta nell’ombra della storia, che ha attraversato tanti confini ed è stata capace di lasciare l’Italia a poco più di sedici anni con pochissimi mezzi per l’America, dove la sua bellezza e sensualità dapprima la portano ad esibirsi in teatro, quindi approda al cinema hollywoodiano. Ben presto se ne allontana, conosce il famoso fotografo Edward  Weston che la inizierà alla fotografia e di cui diventerà la compagna: spesso si parla più di lui che di lei, ma Tina aveva un suo linguaggio fotografico che trasferisce nelle nature morte prima e poi nelle immagini che diventano strumenti di indagine e di denuncia sociale. Vive in Messico prima con West poi da sola. La mostra che vedremo a Colorno propone un centinaio di scatti: stampe originali degli anni Settanta dai negativi suoi originali che danno una visione d’insieme del suo linguaggio fotografico. Sarà un’occasione per riscoprire questa autrice. Lei era molto più avanti dei tempi in cui ha vissuto, purtroppo ad un certo punto, anche per motivi economici, ha dovuto abbandonare la fotografia per l’attivismo politico”.

Dal 2010 al ColornoPhotoLife si è vista crescere l’attività – ha puntualizzato Silvano Bicocchi direttore del dipartimento Cultura della FIAF, collegato in videoconferenza da Nonantola – Gigi, ha rivoluzionato il concetto di festival, ha messo in moto un’energia di cultura sociale mettendo in evidenza sì i maestri della fotografia ma cercando anche di far crescere la cultura popolare. La fotografia non è solo l’immagine, ma trasmette i segni del tempo come i vissuti, è un qualcosa che vuole compreso. Con la pandemia la nostra umanità è cambiata: oggi si parla di capacità creativa di porsi davanti a un tema: i lavori dei laboratori che vedremo al cinema Juventus presentano lavori di regioni italiane diverse. È interessante vederli e confrontarsi ognuno su ciò che l’altro ha fatto su uno stesso tema”. E conclude aggiungendo che “non è il budget a determinare la qualità di una fotografia”.

La mostra “Tina Modotti. Oltre i confini” è realizzata con il contributo del Comitato Tina Modotti di Udine e archivio Riccardo Toffoletti, ripercorre la vita e l’opera di una delle fotografe più importanti del Novecento. Novantotto per l’esattezza le fotografie esposte: stampe ai sali d’argento degli anni Settanta, realizzate direttamente dai negativi originali dell’artista, che il compagno Vittorio Vidali consegnò al fotografo Riccardo Toffoletti, protagonista della sua riscoperta. Raccontano, insieme a lettere,  documenti e “Pelle di tigre”, uno dei film di cui è stata protagonista, l’evoluzione del suo linguaggio e il corso della sua storia, di uno spirito indomito, libero e anticonformista nel Messico degli anni Venti. Nella sua vita Tina trasforma il suo modo di fotografare, in pochi anni percorre un’esperienza artistica folgorante: dopo le prime attenzioni per la natura dove cerca l’estetica delle immagini (rose, calli, canne di bambù, cactus) sposta l’obiettivo verso forme più dinamiche, quindi utilizza il mezzo fotografico come strumento di indagine e denuncia sociale diventando un’autrice-attivista. Le sue opere, realizzate con equilibrio estetico, assumono di frequente valenza ideologica: esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello).

Una grande fotografa, tra le maggiori interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, che espresse la sua idea di libertà anche attraverso l’impegno civile. La fotografia, l’amore e la libertà sono le coordinate che segnano tutta la vita di Tina. Ancora oggi rimane il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte è indissolubilmente legata alla ricerca verso una “nuova umanità”. L’inaugurazione si terrà venerdì 13 ottobre alle 21 in Aranciaia. 

Oltre alla monografica su Tina Modotti verranno inaugurate altre quattro mostre fotografiche negli spazi dell’Aranciaia: “Islanda aerial view” di Sandro Santioli, “Il Cammino” di Luciano Bovina, “They have gone” di Lorenzo Vitali  (spazio Open Air) e “Lo spettacolo della natura”, una raccolta di 15 anni del concorso Oasis Photocontest. A seguire – alle 21.30 – inaugurazione delle tre nuove mostre fotografiche al MUPAC: “Vietato morire – Storie di ordinaria resistenza” di Renata Busettini e Max Ferrero, vincitori della 19a edizione di Portfolio Italia, “Il gigante dai piedi d’argilla” di Francesca Artoni, vincitrice Portfolio Maria Luigia 2022, “PH” di Michela Mariani, opera vincitrice del concorso “Umane Tracce Awards”.

Al loro fianco prosegue l’esposizione delle cinque mostre fotografiche inaugurate il 2 settembre: “Unseen” di Alberto Bregani (collaborazione fondazione 3M), “Oltre l’apparenza” di Lidia Caputo, Premio Musa per donne fotografe 2022, “Travelgram” by CPL, selezione del concorso internazionale Travel Tales Awards, “Thirsty Iran” di Yalda Moaiery, fotoreporter Iraniana, e “Free Iran” di Cesare Augello. 

Tutte le mostre rimarranno visibili fino al 26 novembre.

Avvicinamento al festival

In programmazione l’ultimo appuntamento con la fotografia professionistica, il venerdì sera alle 21.15: Silvio Canini (6 ottobre) con la fotografia artistica.

Il 1° ottobre si terrà l’evento Micro4/3 Italia Day con la partecipazione di Polyphoto (dalle 10 alle 18.30) al MUPAC. Possibilità di provare attrezzature fotografiche. L’8 ottobre poi (sempre al MUPAC) ci sarà un workshop sul ritratto con Ugo Baldassarre, a cura di Foto Elite.

Dall’8 ottobre al 12 novembre nel municipio di San Polo di Torrile sarà visibile la mostra fotografica “Semplicemente Europa”  di Gianni Rossi. L’Europa della gente semplice che ama gli affetti, l’amicizia, il lavoro, la solidarietà e soprattutto la Pace.

Dal 7 ottobre al 16 ottobre al complesso di San Paolo a Parma mostra fotografica collettiva “Dal Po alla Lunigiana”, un racconto espositivo delle antiche vie che dal Po, attraverso i passi dell’Appenino, portavano a Luni. 

Clou del festival: dal 13 al 15 ottobre

Venerdì 13 ottobre: dalle 21 inaugurazione mostre di Aranciaia e MUPAC. Dalle 22 concerto musicale del gruppo “Bottega Musicale & Photographers”, accompagnato da immagini dei soci del gruppo Color’s Light.

Sabato 14 e domenica 15 al MUPAC si svolgeranno le letture portfolio (13a edizione premio Maria Luigia), ultima tappa di Portfolio Italia, insieme alle conferenze più importanti. Sabato alle 10.30 verranno inaugurate le mostre collaterali (frutto dei laboratori “DiCult” della FIAF) esposte nei locali commerciali e in altri spazi collettivi della cittadina parmense, con visita guidata, a cura del direttore del Dipartimento Cultura Silvano Bicocchi. La manifestazione giunge a conclusione dell’attività dei laboratori “DiCult” della FIAF: parte dei lavori collettivi saranno esposti al festival nel Cinema Teatro di via XX Settembre nella sala Juventus e in altri spazi commerciali della cittadina, come avviene ormai da alcuni anni. Nel pomeriggio (15 – 18) AV Lab – Laboratorio audiovisivi fotografici nell’appartamento del principe della Reggia di Colorno. Alle 15.30 visita guidata alla mostra di Tina Modotti e di Luciano Bovina con Silvano Bicocchi. Dalle 18 alle 19 al MUPAC talk con Silvano Bicocchi, Ascanio Kurkumelis e Antonella Monzoni dal titolo: “L’evoluzione della fotografia femminile, da Tina Modotti ai nostri giorni”. Alle 21.45 in Venaria presentazione degli audiovisivi vincitori al circuito DIAF e Concorso GAER.

Domenica 15 (dalle 7 alle 11) workshop a Sacca di Colorno con il fotografo Stefano Anzola e, sia al mattino che al pomeriggio, shooting fotografici gratuiti con Noblesse Oblige. Possibilità di provare attrezzatura Lumix. Dalle 15 possibilità di visite guidate al patrimonio artistico di Colorno. Dalle 15 alle 18.15 al MUPAC, presentazioni editoriali e infine alle 18.30 premiazione Portfolio “Maria Luigia”. 

Attività collaterali

Dal 16 al 31 ottobre, nella sala delle Colonne del Palazzo Centrale dell’Università di Parma, sarà visibile la mostra fotografica “Simona e le stelle cadenti” di Fiammetta Mamoli.

Il 28 ottobre (dalle 9 alle 18) Workshop Narrazione e costruzione del portfoliocon Loredana De Pace e Michele Di Donato al MUPAC

Il 29 ottobre alle 11 visite guidate alle mostre con Loredana De Pace e alle 18 presentazione del libro MULTIVERSOdi Marcello Vigoni al MUPAC

5 novembre  alle 15.30 – Visita guidata alla mostra di Tina Modotti con il curatore Ascanio Kurkumelis

5 novembre  alle 18 – Concerto spettacolo (con proiezione immagini) “IN PRINCIPIO ERA IL VERBO” dedicato all’Armenia

26 novembre ore 18 al MUPAC evento di chiusura festival con presentazione Editoriale e Musica Live

Per il programma completo del ColornoPhotoLife 2023 si consiglia di visitare il sito del Festival www.colornophotolife.it ma anche Facebook e Instagram, costantemente aggiornati. 

INFO E PRENOTAZIONI:

Sito web: www.colornophotolife.it

E-mail: info@colornophotolife.it – prenotazioni@colornophotolife.it

Cell.: 349 3512737

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