Polizia Locale. Due ragazze cercano di derubare un’anziana in centro

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Denunciate a piede libero e affidate ai servizi sociali

polizia- municipalePARMA – Un brutto 8 marzo per una 82enne di Parma che è stata avvicinata da due ragazze che hanno tentato di derubarla, ma che sono state prontamente bloccate da due ispettrici della Polizia Locale, grazie anche all’aiuto dei passanti.

È successo la mattina dell’8 marzo, in pieno centro, dove le due giovani di 15 anni, dopo alcuni appostamenti, hanno individuato la loro vittima: la signora di 82 anni.

L’hanno seguita fino all’edicola di piazza Garibaldi, con noncuranza le si sono avvicinate ed hanno cercato di sottrarle, con destrezza, il portafogli che si trovava all’interno della borsa.

La donna si è accorta del tentativo di furto, ha urlato ed attirato l’attenzione dei passanti.

Le due ragazze hanno allora tentato di fuggire, creando scompiglio tra le auto in transito. Le hanno fermate due ufficiali donne della Polizia Locale, anche con l’aiuto dei passanti.  

Le due minorenni sono state accompagnate al comando di via del Taglio, dove sono state identificate. Un’operazione non facile visto che le due hanno dichiarato identità false. Dalle indagini è emerso che si tratta di due giovani di origine straniera, già identificate in varie parti d’Italia, con svariati alias e già note alle forze dell’ordine per analoghi reati. Sono state, pertanto, deferite all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato in concorso e per aver declinato generalità false circa l’identità personale.

L’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, ha dichiarato: “Dispiace che due giovani ragazze siano impegnate in attività illecite invece di andare a scuola. Mi sembra necessario un percorso di riscatto per le due dal momento che sono ancora molto giovani. Confido che i servizi sociali riescano in questo”.  

Il comandante della Polizia Locale di Parma, Michele Cassano, ha dichiarato: “Ci ha colpito la loro apparente freddezza, che si è resa palese con le indicazioni stravaganti date su luoghi di residenza e l’impossibilità ad avvertire i genitori. Siamo rimasti sorpresi dal fatto che non avessero con sé smartphone, nonostante fossero vestite di tutto punto con indumenti alla moda.”