Piccola ripresa in Emilia Romagna, e ora dove si investe?

64

confindustria Emilia RomagnaREGIONE – Fino a qualche tempo fa sembrava non ci fossero vie d’uscita da questa sfiancante crisi che ha devastato l’economia dell’Italia intera, ma piano piano, finalmente, inizia a vedersi qualche spiraglio di ripresa. Certo, si tratta di piccoli passi, non si può parlare di una ripresa vera e propria, non per tutti i comparti e, sicuramente, non per tutti i cittadini che sono stati i primi a dover sopportare un carico, in molte occasioni, ben superiore alle proprie possibilità.

Per quanto riguarda, nello specifico, l’Emilia Romagna, si può vedere che le imprese hanno registrato una piccola ripresa. Tante le aziende che sono riuscite a risalire la china, come per esempio la Bertazzoni, azienda emiliana “specialista della cottura” che ha deciso di investire in Egitto, aprendo una sede di produzione che sarà effettivamente operativa a partire dall’agosto del 2017 e con un investimento di 55 milioni di euro. O si può citare anche l’esempio di Interpump che nel primo trimestre del 2016 ha registrato 226,7 milioni di euro di vendite nette, ben l’1,8% in più rispetto allo scorso anno nel medesimo periodo.

Non solo, sono diverse le start-up che vedono la luce proprio in questi ultimi mesi, segno di un’economia in crescita, o che comunque ci spera ancora in una ripresa vera e propria. E ora che finalmente vengono di nuovo registrati degli utili per le imprese dove conviene investire? O meglio, quali sono gli investimenti sicuri (approfondimenti su http://societaoffshore.org/investimenti-sicuri)? Al di là di quelli che possono essere i porti franchi, secondo una recente indagine sembra che 7 imprenditori su 10 abbiano scelto gli Stati Uniti per i propri investimenti.

Tra gli stati più gettonati la California, la Carolina del Nord e quella del sud e naturalmente New York. Sono il 74% degli imprenditori bolognesi a preferire queste località per investire il proprio utile. Ma le motivazioni? In primo luogo quello degli USA è uno dei mercati più attivi al mondo, il migliore, secondo gli imprenditori che hanno fatto questo tipo di scelta. L’economia è solida, le tasse con percentuali decisamente più vantaggiose rispetto alle nostre. Le indagini svolte da K&L Gates Legal Observatory, evidenziano così come il mercato statunitense sia al momento considerato sicuro e remunerativo.