Parma

Performance live per Antonio Longo alla Galleria Art&Co di Parma

L’artista con la sua inconfondibile tecnica di décollage invita il pubblico a sognare attraverso lo strappo del sipario

PARMA – A grande richiesta, Antonio Longo torna alla Galleria Art&Co di Parma, in borgo Palmia 4/B, venerdì 12 novembre 2021, dalle ore 18.30, per realizzare un décollage dal vivo.

Gli artisti non amano mostrare la tecnica utilizzata che porta alla realizzazione finale della propria opera. Eppure, Simone Viola Tiziano Giurin, titolari delle gallerie Art&Co di Parma, Milano e Lecce, dopo le innumerevoli richieste da parte degli entusiasti visitatori della mostra e certi della maestria unica dell’artista torinese, lo convincono a esibire la sua inconfondibile quanto straordinaria tecnica al pubblico.

“I molteplici studi e la lunga esperienza fanno di Longo un artista senza confronti né rivali!” – dichiara Simone Viola.

Alla galleria Art&Co, situata nell’incantevole centro storico parmense, non solo una performance live! Visto il grande successo dell’inaugurazione della mostra di Antonio Longo lo scorso 23 ottobre, visitabile fino al 20 novembre, ci saranno nuove e imperdibili opere in esposizione.

Lo squarcio di un manifesto, nelle opere di Longo, equivale allo strappo in un sipario: tutto in lui è vita, ancora prima di essere arte. È la rappresentazione di soggetti che ci pare di poter animare attraverso le fessure delle loro anime, attraverso quel piccolo spiraglio, la serratura della vita dalla quale nasce l’appropriazione dell’immagine. L’artista non aggiunge nulla alla realtà. Non la rappresenta come dovrebbe essere, ma si limita a presentarla per come essa è. Si apre così “uno squarcio di vita”, per dirla come il Prologo de I Pagliacci di Leoncavallo. Uno squarcio nel sipario dal quale cominciamo a sbirciare.

Sono ormai venti anni che il maestro torinese sperimenta una tecnica che lo porta a essere riconosciuto come l’erede del più rappresentativo della tecnica del décollage di Mimmo Rotella. Antonio Longo, però, è come se ampliasse la tavolozza della pop art, ne ricostruisce i significati più intimi e, allo stesso tempo, si eleva ad artista universale senza porre limite ai soggetti scelti per i suoi strappi. L’artista racconta una nuova generazione, dove il manifesto non rappresenta solo la comunicazione e l’omologazione, ma anche il gusto e il senso estetico. È un gesto istintivo, spesso costruito con equilibrio di cromie che riaffiorano dagli spazi lacerati dei manifesti. Utilizza un processo inverso a quello del collage, speculare rispetto al papier collé: in quello che è soprannominato papier decollé. Infatti, invece di aggiungere materia, l’artista toglie del materiale producendo alcuni strappi nel manifesto: il décollage.

Mimmo Rotella inizia la sua ricerca espressiva “appropriarsi” dei numerosissimi manifesti pubblicitari, cinematografici e propagandistici che tappezzano la capitale nei primi anni ’50. Strappando, dunque, alcuni frammenti dal manifesto più recente, Rotella può effettivamente ricostruire la storia di un cartellone, svelando la “sottocute” cartellonistica e creando così un inedito prodotto artistico a partire da un prodotto meramente commerciale. Il “semplice gesto di uno strappo e una lacerazione” sul manifesto ci riporta, così, allo strappo linguistico delle poesie epistaltiche e, insieme, alle sperimentazioni materiche di Fontana e di Burri. Tuttavia, rispetto a quest’ultimo, che plasma attivamente la materia, Rotella azzera la composizione, limitando al massimo la propria partecipazione emotiva alla realizzazione dell’oggetto d’arte, che si rivela nient’altro che un objet trouvé in stile neo-dadaista, un manifesto trovato e strappato dalla strada per essere successivamente esposto. Antonio Longo si sottrae dal vincolo della ricerca del manifesto dalla strada, ma crea un mondo nuovo. Le immagini non sono un vincolo espressivo ma una possibilità di far sognare il fruitore.

Il passaggio di consegne sembra dunque avvenuto, e Antonio Longo ci invita a spiare dal buco della serratura della vita lo strappo del sipario.

Ad allietare la serata la Burning Love Band con cover anni ’50 e, per celebrare lo stile di Longo, dalle ore 21.00 si esibiranno con un repertorio di Elvis Presley.

Orari galleria:

Dal lunedì al venerdì: 10.30 – 13.00 / 15.00-19.00

Sabato: 10.30 – 13.00

Possibilità di visite su appuntamento.

Ingresso gratuito

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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