Per il progetto Arbovirosi e Rete Città Sane lo sviluppo di attività innovative a Russi e Bologna

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Prosegue la lotta alla zanzara tigre nei comuni pilota della Regione Emilia-Romagna

RUSSI (RA) – A prevenzione del problema da arbovirosi (malattie virali trasmesse da vettori come le zanzare), quest’anno, hanno preso il via le attività innovative nei comuni pilota di Russi e Bologna nell’ambito del progetto “Definizione della strategia integrata di gestione dei vettori e sua applicazione nei Piani Comunali arbovirosi nella Rete Città sane” coordinato dalla Regione Emilia-Romagna.

Russi ha assunto un maggiore impegno per una gestione ecosostenibile del problema zanzare favorendo l’impiego di prodotti biologici ad azione larvicida su suolo pubblico (Vectomax FG e Aquatain) e migliorando la collaborazione dei cittadini attraverso interventi porta-a-porta e iniziative di comunicazione mirata.

In particolare, il porta a porta si è svolto in due frazioni della città (Godo e San Pancrazio) con una disinfestazione larvicida capillare condotta all’interno delle aree di proprietà privata. L’attività è stata anticipata dalla distribuzione ai cittadini di una lettera informativa e di un questionario che verrà nuovamente riproposto a fine progetto. Inoltre, è stato distribuito gratuitamente un prodotto larvicida che consentirà ai cittadini di proseguire nella propria abitazione, in autonomia, l’azione di lotta contro le zanzare nel corso della stagione.

Le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza invece sono partite dai più piccoli con un piano di lavoro rivolto ai bambini di III, IV e V elementare, finanziato dal Comune di Russi nell’ambito del progetto arbovirosi Città Sane.

Un laboratorio sulla prevenzione del diffondersi della zanzara tigre ben accolto da educatori e bambini, realizzato dalla Soc. Coop sociale “La Lumaca” ed esposto dall’operatore Alessandro Capitani, biologo, che ha spiegato, ai quattro gruppi di bambini, nascita, vita, morte e leggende dell’insetto, molto presente anche negli spazi del CRE.

Il progetto, basandosi sulle spiegazioni, gli aneddoti, i giochi e addirittura sulle osservazioni al microscopio, era finalizzato a far capire ai bambini quali condizioni rendono favorevole il proliferare della zanzara tigre e, di conseguenza, quali azioni si possono intraprendere per evitarle.