Rimini

Partiti i controlli sull’occupazione del suolo pubblico: verifiche su 62 attività da Viserba a Miramare, 9 le sanzioni

RIMINI  – E’ scattata ieri la campagna straordinaria di controlli predisposta dalla Polizia Municipale di Rimini incentrata sul rispetto delle normative in materia di occupazione di suolo pubblico e il decoro nell’esposizione delle merci sulle aste commerciali da Viserba a Miramare.

Nella prima giornata di controlli, annunciati agli esercenti attraverso appositi avvisi distribuiti i giorni scorsi, sono state impegnate due pattuglie per ogni distaccamento (Centrale, Viserba e Miramare) e i risultati sono stati positivi, con 9 sanzioni complessivamente elevate su un totale di 62 verifiche effettuate.

Le maggiori violazioni sono state riscontrate nella zona sud: dal controllo di 15 attività ed esercizi commerciali sono emerse sette violazioni all’art 21 del Reg. COSAP (sanzione da 50 euro) e un’occupazione abusiva (in violazione all’art 20 del codice della strada e all’art 3 comma 16 della Legge 94 del 2009).

Ai 169 euro di multa si aggiunge la sanzione accessoria, che prevede la sospensione attività per alcuni giorni.

Una sola violazione riscontrata dai 23 controlli effettuati dal distaccamento centrale, con un negoziante cittadino del Bangladesh sanzionato per aver ampliato l’occupazione della sua attività. Nessuna irregolarità invece nelle 24 attività controllate dal Distaccamento di Viserba.

“L’attività di informazione che abbiamo messo in campo prima dei controlli ha prodotto dei risultati – sottolinea l’assessore alle attività economiche e alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad – Ma le verifiche continueranno anche oggi e nei prossimi giorni, con l’obiettivo di accertarci che gli esercizi della zona turistica rispettino le normative in vigore e si evitino situazioni di occupazioni abusive che creano degrado e rovinano l’immagine e il decoro della città”.

Si ricorda che la violazione della legge e delle normativa vigenti (articolo 20 del codice della strada e articolo 3 cc 16-18 legge n.94 del 2009) comporta sanzioni amministrative crescenti, fino alla sospensione e alla chiusura dell’attività.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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