Parma Film Festival: programma di martedì 14 novembre

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il maestro dell’animazione italiana Enzo d’Alò

PARMA – “La perdita è un tema che gli adulti vedono come un tabù, ma è parte della vita e bisogna accettarla. I bambini, che sono stupendi, ci insegnano come affrontarla. Personalmente dai più piccoli ho imparato più di quanto abbia insegnato. La morte, infatti, è parte della vita e bisogna accettarla”. Emozionato, dal palco del Cinema Astra, il maestro dell’animazione italiana Enzo d’Alò (La gabbianella e il gatto, Pinocchio, La freccia azzurra) ha incontrato e dialogato domenica mattina con il pubblico di grandi e piccini accorso per l’anteprima di Mary e lo spirito di mezzanotte (Italia/Lussemburgo/Irlanda, 2023, 85’), in arrivo nelle migliori sale italiane dal 23 novembre con Bim Distribuzione, per raccontare la genesi del film, candidato agli EFA come miglior film d’animazione dell’anno. “È importante tramandare i valori, perché gli anziani ci insegnano che spesso i nonni si impara ad amarli solo quando li perdiamo”. E sul futuro aggiunge: “Stiamo già pensando ad un nuovo progetto, che parli del mondo africano”.

Domenica pomeriggio al Cinema D’Azeglio, invece, Lino Guanciale ha ritirato il Premio Miglior Serie Italiana, assegnato alla miniserie Sky Original Un’Estate Fa (disponibile su Sky e in streaming su NOW),  con la seguente motivazione: “Per avere saputo coniugare più generi e generazioni con un prodotto che è allo stesso tempo pop e cinefilo, nostalgico e contemporaneo, forte di un intrigo che provoca dipendenza grazie alla prova di un supercast a partire dal protagonista Lino Guanciale e alla sua incarnazione anni 90.” “Per me rivedermi è terribileha dichiarato Guancialeho sempre preferito stare dietro la macchina da presa quando ero con gli amici, ero quello che faceva le fotografie e i filmini. Pensate a quando vi registrate e sentite il suono della vostra voce! Vedere i tuoi lavori, infatti, è uno stillicidio, per questo penso che la popolarità sia un vantaggio solo se un mezzo e non un fine”. Il premio, disegnato da Leo Ortolani, è stato realizzato dai modellisti 3D Andrea Bazzini e Davide Quagliarini e dallo stampatore 3D Simone Spotti di Officine On/Off.

Leo Ortolani – firma del manifesto ufficiale del Festival ispirato al fenomeno #Barbienheimer – ha raccontato infine il suo cinema a pubblico e appassionati durante l’incontro “Il Grande Scherno”. Un pomeriggio cinefilo e ironico in cui il grande fumettista e autore ha svelato aneddoti e curiosità sulla sua vita da spettatore. “Al cinema piango e sono spaventato dal bianco e nero – ha raccontato – tanto che quando ho scoperto che Frankenstein Junior lo era ho avuto un soprassalto. Il primo film che ho visto in sala è L’Impero colpisce ancora, anche se quello a cui sono più affezionato è The Blues Brothers. Ma se parliamo di film che ti cambiano la vita e ti rimangono dentro, direi Mia moglie è una strega!”

La giornata di martedì si aprirà con una masterclass d’eccezione, tenuta dalla regista, attrice e drammaturga Emma Dante alle 11.30 in Aula Ferrari, per proseguire – a partire dalle ore 15.00 – al Cinema D’Azeglio, con le proiezioni di due documentari restaurati della Cittadella Film (Sulle orme di Verdi, di Luciano Emmer e La terra del melodramma, di Luciano Emmer e Vittorio Carpignano, entrambi realizzati nel 1947) e di due opere in concorso della 26esima edizione del Festival, Solitudine a due di Lilian Sassanelli (Italia 2022, 44’) e Carta urgente di Alberto Diana (Italia 2022, 12’).

Il programma prosegue alle 18.00 all’APE Parma Museo con la presentazione del libro edito da Jimenez Il mondo secondo John Ford, di Alberto Crespi – critico cinematografico, scrittore e conduttore, penna storica del quotidiano L’Unità e oggi firma de La Repubblica, tra le voci della celebre trasmissione radiofonica di Radio 3 Hollywood Party, oltre ad essere autore di diversi scritti e saggi. L’autore riceverà per l’occasione il Premio Roberto Campari, dedicato al noto storico e docente universitario scomparso nel 2022. “Il mondo secondo John Ford” è un volume dal percorso tematico, nato per raccontare la poesia del cinema di Ford, partendo dalla pellicola Ombre rosse, i cui passeggeri della diligenza – insieme ai nativi americani e al paesaggio della Monument Valley – fungono da spunti per i capitoli del libro.

La quarta giornata di festival si chiuderà in grande con l’anteprima, alle 21.00 al Cinema Astra, de Il Paese del melodramma (Italia 2023, 86’), scritto e diretto da Francesco Barilli, che insieme agli attori principali Luca Magri e Luc Merenda – uno dei volti simbolo del cinema italiano degli anni ’70 – presenterà il film (ingresso a pagamento con prenotazione obbligatoria tramite SMS o Whatsapp al + 39 366 2376453). Il film arriverà nelle migliori sale italiane da giovedì 30 novembre, distribuito dalla casa di produzione Avila Entertainment Srl in collaborazione con Rai Cinema e MiC. Carlo Gandolfi (Luca Magri) è un bravissimo cantante lirico, la cui carriera si è bruscamente interrotta dopo la morte della moglie e della figlia. Da allora è un uomo alla deriva, in preda al vizio dell’alcol. La Morte in persona (Luc Merenda) decide che è il momento per lui di tornare a calcare le scene del palcoscenico: vuole che interpreti il “Macbeth” di Verdi e che sia perfetto. Altrimenti, lo porterà con sé nel suo regno.