Modena

Ok alla Tari: il dibattito in Consiglio comunale

Gli interventi in aula prima dell’approvazione della delibera incentrata sulle tariffe della tassa sui rifiuti

MODENA – Il Consiglio comunale di Modena ha approvato nella seduta di giovedì 25 maggio la delibera sulla definizione delle tariffe Tari che resteranno invariate anche per il 2023; le bollette, infatti, non crescono dal 2017. Confermate anche le riduzioni in bolletta per le utenze domestiche e non domestiche che saranno applicate a partire dalla rata di settembre.

Il provvedimento, presentato dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, che contiene anche la revisione del Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani e gli adeguamenti al regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti, è stato approvato con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi e Modena civica). Contrari Lega Modena, Fratelli d’Italia, Gruppo indipendente per Modena, Movimento 5 stelle, Modena al centro.

Con la delibera sono stati discussi due emendamenti presentati da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) per i quali la consigliera ha chiesto l’ammissione al voto nonostante avessero ricevuto parere tecnico negativo. Entrambi gli emendamenti sono stati respinti.

Il dibattito è stato aperto da Giovanni Bertoldi (Lega Modena) che ha contestato i pareri tecnici negativi sugli emendamenti affermando che “sono solo un modo di censurare l’opposizione e di utilizzare motivi tecnici per condizionare le scelte politiche”. Quest’anno, ha aggiunto il consigliere, il servizio di gestione dei rifiuti costa di più al Comune e, “se anche la tariffa non aumenta i costi ricadono comunque sui cittadini che devono anche farsi carico del peso di una raccolta più complessa. I cittadini non devono essere vessati, né con nuove tassazioni né con sanzioni”.

Per Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) “si fanno pagare ai cittadini i disservizi causati dal gestore. Infatti si considerano come integrativi, a costi maggiori, servizi che a nostro parere invece rientrano nel contratto di servizio e che non sono svolti con la dovuta diligenza. Il Comune dovrebbe chiederne conto al gestore e segnalare gli inadempimenti ad Atersir”. Sul parere tecnico e contabile negativo sugli emendamenti, Rossini ha commentato che “si tratta in realtà di un parere di merito e mi scandalizza che gli uffici diano pareri di merito bloccando le iniziative delle opposizioni consiliari”.

Agli interventi dei due consiglieri di opposizione sui pareri contrari agli emendamenti ha replicato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha respinto come oltre i limiti e non accettabile l’accusa rivolta agli uffici comunali di non aver agito correttamente.

La definizione della Tari, secondo Beatrice De Maio (Modena sociale), è contestabile sia nel metodo (“con un sistema imposto da un organismo regolatore che limita sempre più il ruolo del Comune e del Consiglio comunale, ridotto a passacarte e con Hera che agisce in regime di monopolio”) sia nel merito. “Il porta a porta – ha rilevato – è fallimentare e crea disservizi, di cui il gestore dovrebbe rispondere, oltre a essere dannoso in termini di impatto ambientale e di maggior impegno richiesto ai cittadini”.

Barbara Moretti (Modena al centro) ha parlato di “un’ordinaria incapacità di gestire l’introduzione del nuovo sistema” che crea una situazione “di grave danno e disservizi estesi in molte parti della città”. Moretti ha citato l’esperienza di Ferrara, servita dallo stesso gestore Hera, “dove la raccolta funziona e le bollette sono state abbassate. Se a Modena questo non succede, la causa è l’inettitudine dell’amministrazione nell’affrontare i problemi perché forse è troppo supina nei confronti del gestore”.

Per il Pd, Marco Forghieri ha ricordato il mantenimento delle agevolazioni in bolletta per le famiglie meno abbienti e ha sottolineato che l’introduzione del nuovo sistema di raccolta è “l’ultimo pezzo del passato e il primo del futuro perché è la modalità che ci apre la strada all’applicazione della tariffa puntuale che farà sì che i cittadini virtuosi paghino meno”. Mara Bergonzoni ha sottolineato la mancata collaborazione dell’opposizione nel risolvere i problemi del porta a porta e Diego Lenzini ha ribadito che i problemi, “che ci sono”, sono dovuti al percorso di trasformazione in atto, come dimostra anche l’esperienza di Ferrara: “Hera sta correggendo il tiro e spetta anche al Consiglio fornire gli indirizzi per farlo meglio e mettere a regime il servizio in vista dell’introduzione della tariffazione puntuale”, ha osservato.

Intervenendo in chiusura del dibattito, l’assessora Filippi ha messo in evidenza che “la tariffa Tari è stata mantenuta invariata dal 2017, nonostante i costi in crescita e l’introduzione di nuovi servizi integrativi, per rispondere nel miglior modo possibile alle criticità emerse sul territorio”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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