Rimini

Nota di Federpreziosi-Confcommercio della provincia di Rimini

RIMINI – “Purtroppo ogni giorno registriamo il grande disagio e lo scoramento che sta aumentando tra i colleghi commercianti del settore orafo e di gioielleria a causa di questa “falsa zona rossa”. Un provvedimento restrittivo, questo, che valutiamo tanto scorretto quanto inefficace – dice Onelio Banchetti, presidente di Federpreziosi-Confcommercio della provincia di Rimini -. Se la maggior parte delle attività produttive è aperta, non si capisce il motivo per cui a pagare per tutti debbano essere solamente alcune, pochissime, categorie economiche. Compresa la nostra, purtroppo, che nell’ormai famigerato allegato 23 del DPCM del 2 marzo scorso non è stata inserita tra quelle che possono aprire.

Se il sistema adottato nel primo lockdown potevamo ritenerlo giusto poiché divideva i sacrifici per tutti i cittadini, persone e imprese, oggi sembra di vivere una farsa e ci sentiamo profondamente discriminati. La realtà dei fatti, questa via di mezzo inutile e discriminante, ci fa sentire un’attività di serie B. Noi e i nostri dipendenti chiusi in casa mentre buona parte dell’Italia va avanti. Non ce la facciamo più, perché oltre a non avere sostegni adeguati, siamo al tappeto moralmente per una situazione che sta distruggendo le piccole imprese, vero asse portante del Paese.

Questa purtroppo è la realtà che viviamo in zona rossa e a nessuno sembra interessare che non più di un anno fa i gioiellieri abbiano investito notevoli somme per dotare i negozi di tutti gli accorgimenti richiesti dai protocolli di sicurezza. Non era forse il caso di verificare lo stato dell’arte del commercio al dettaglio per accorgersi magari che le nostre attività sono più che in grado di evitare assembramenti e di garantire la sanificazione degli ambienti e degli oggetti? Oppure, non si poteva autorizzare gli esercizi commerciali che propongono in vendita i cosiddetti beni non essenziali, come oramai siamo stati classificati, a poter accogliere la propria clientela previo appuntamento?

Piccoli accorgimenti che ci avrebbero consentito non solo di “tirare avanti”, ma di evitare ulteriori ricorsi a ristori e sostegni statali che altro non fanno che continuare ad alimentare disorientamento e ovvia delusione per l’inconsistenza delle cifre rispetto ai bisogni reali. Riaprire seguendo le regole e non chiudere arbitrariamente alla luce di meri codici attività, peraltro superati dalla realtà. Siamo imprenditori, dunque realisti ma anche ottimisti per natura, eppure in questo momento crediamo di aver imboccato la strada per la rovina e per la fame di migliaia di famiglie. Solo riaprendo subito le nostre attività possiamo fare in modo che questo non accada”.

Foto: Banchetti Onelio pres Federpreziosi Rimini

Condividi
Pubblicato da
Roberto Di Biase

Articoli recenti

Scuola Repubblica, al via la demolizione

Maxi gru-pinza al lavoro per l’abbattimento della struttura. La Sindaca: "Momento storico per Cattolica" CATTOLICA (RN)…

14 ore fa

Evaso dai domiciliari, arrestato dalla Polizia Locale

Modenese 42enne individuato mentre viaggiava su di un’auto senza assicurazione segnalata da uno dei varchi…

2 ore fa

I “Boomers” di Marco Paolini: la sfida della memoria tra reale e virtuale

Il narratore torna al Teatro Galli con il nuovo spettacolo in cui dà corpo e…

15 ore fa

In duecento vanno alla scoperta delle abitudini alimentari e sociali della mummia Ötzi

Ha chiuso con un grande riscontro di pubblico e interesse l’edizione 2024 della rassegna “Archeologia…

15 ore fa

Come comunicano i mafiosi attraverso i social

Per il Festival della legalità quattro appuntamenti a Reggio, Cadelbosco e Boretto con il professor…

2 ore fa

Aperto il cantiere PNRR del nuovo asilo nido Girotondo in via Codazzi, affidato al Consorzio Innova di Bologna

I lavori proseguiranno insieme a quelli di Viserba (Peter Pan) e Marebello (Il Pollicino) e…

16 ore fa

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy

SOCIAL: Facebook - Twitter