Nidi d’infanzia di Modena, tariffe ridotte per un migliaio di famiglie

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L’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi: “Abbiamo voluto aiutare più nuclei possibile, anche chi è dovuto ricorrere a posti privati in servizi convenzionati”

MODENA – A Modena i servizi educativi per la prima infanzia funzionano a pieni giri da appena una settimana e già dalle prime rette di frequenza molti utenti si troveranno a pagare quote notevolmente ridotte grazie all’applicazione della misura sperimentale di sostegno economico alle famiglie disposta dalla Regione Emilia Romagna.

La giunta comunale ha infatti dato il via libera alla proposta del settore Istruzione per permettere alle famiglie dei bambini che nell’anno 2019/2020 frequentano i servizi educativi della prima infanzia comunali o convenzionati di ottenere i benefici del sostegno che a Modena vale complessivamente 976 mila euro. Ma lo sconto potrà essere richiesto anche da chi frequenta un posto privato in nidi convenzionati.

“Il nostro intento è stato sin dall’inizio cercare di raggiungere il maggior numero possibile di famiglie tra quelle che rientrano nei criteri fissati dalla Regione – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – fornendo un aiuto concreto ai tanti genitori che, pur non avendo alti redditi, devono sostenere una spesa significativa per usufruire del nido. Gli uffici hanno lavorato nei mesi estivi per ottenere questo risultato fin dall’inizio delle scuole”.

Un’attenzione particolare è stata riservata alle famiglie con bambini disabili per i quali viene riconosciuta un’ulteriore maggiorazione del 10% della riduzione, “inoltre, abbiamo adottato criteri che, pur rispettando i vincoli fissati dalla Regione in materia di Isee – aggiunge Baracchi – consentono di applicare la legge nel modo più equo. Rientrano pertanto tra i beneficiari anche quei nuclei familiari che sono ricorsi a posti privati in strutture convenzionate, in considerazione del fatto che non tutti i richiedenti sono riusciti a ottenere un posto comunale o convenzionato.

Abbiamo pertanto distribuito le risorse con una logica coerente con quello che riteniamo l’obiettivo prioritario: arrivare cioè ad aumentare l’offerta di posti al nido e a questo scopo cercheremo di utilizzare anche nuove risorse che dovessero arrivare dal Governo per il prossimo anno scolastico, dopo l’annuncio fatto del premier Conte.

Per la nostra realtà, infatti – sottolinea l’assessora Baracchi – dopo il taglio delle rette operato dal Comune negli anni scorsi e l’ulteriore provvedimento della Regione, oltre a ridurre le rette per le famiglie con redditi più bassi, risulta fondamentale investire contemporaneamente risorse nell’ampliamento dell’offerta per rispondere in modo efficace ai bisogni delle famiglie”.