Noceto

Musica sotto le stelle (e misteri) nella Pieve romanica di Sanguinaro

Mercoledì 9 agosto alle 21 per la rassegna Estate delle Pievi 2023 visita guidata e concerto medievale (entrambi ad ingresso gratuito) nella chiesa dedicata ai Santi Simone e Giuda

NOCETO (PR) – Luogo di sanguinarie battaglie nel periodo medievale, il nome della frazione del Comune di Noceto, Sanguinaro, sembra evocare i suoi trascorsi antichi: si narra che ai tempi di Federico Barbarossa (1152-1199), dopo una tragica battaglia,  il sangue scorse così abbondante nel rivo che fece girare tre volte la ruota di un mulino. Dal ricordo di quel ruscello sarebbe nato il toponimo di Sanguinaro. Testimone silenziosa di quei fatti fu la pieve romanica (citata per la prima volta nel 1080) posta sull’ asse della Via Emilia, nuova tappa, mercoledì 9 agosto alle 21, della rassegna Estate delle Pievi 2023, coordinata dalla Provincia di Parma in collaborazione con i Comuni e con il contributo di Fondazione Cariparma, alla scoperta degli edifici di valore storico e spirituale del territorio. “Musica sotto le stelle” il titolo del concerto proposto, in una suggestione di voci, musiche medievali e strumenti dalla sonorità antica: si esibirà il coro Cappella Musicale Adolfo Tanzi, insieme a Andrew Tan Nyen Wen (viella, percussioni e liuto) e Aurora Manfredi (liuto), diretti da Davide Nigrelli. Il concerto vede la collaborazione con lo storico Gianluca Ancorati che condurrà il pubblico in una visita guidata della chiesa, proponendo anche alcuni brani tratti dal Laudario di Cortona ed altre fonti dell’epoca. La Pieve di Sanguinaro, le cui origini risalgono alla fine dell’XI secolo, fu costruita per volontà del prete Maginfredo per dare assistenza religiosa ai pellegrini della Via Francigena che sostavano nel vicino ospizio. Citata per la prima volta nel 1080, diventò proprietà dei Cavalieri di Malta a partire dal 1230, che la mantennero fino al 1798, anno in cui Napoleone assediò Malta. L’edificio attuale conserva della chiesa originale la suggestiva cripta (illuminata dai sottili fasci di luce che penetrano dalle piccole finestre), la base del campanile e l’abside, la cui superficie è decorata da affreschi tardogotici del XV secolo con raffigurato un Cristo in mandorla, collocato fra l’Inferno e la Resurrezione dei morti, e la Madonna in trono tra i Santi Simone
e Giuda.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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