In mostra memorie del 1866: ‘I 20 giorni di Ferrara capitale’

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Visitabile fino al 31 luglio in corso Ercole I d’Este a Ferrara

gazzetta-ferrarese-1866FERRARA – Ha per titolo ‘1866: i 20 giorni di Ferrara capitale. La III guerra di Indipendenza’ la mostra, a cura di Luigi Davide Mantovani, inaugurata sabato 9 luglio nell’Aula didattica del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (corso Ercole I d’Este 19).
Insieme a Luigi Davide Mantovani all’incontro inaugurale erano presenti la responsabile del Museo Antonella Guarnieri, curatrice scientifica dell’esposizione, ed Elena Ferraresi curatrice dell’allestimento.

L’iniziativa è dedicata alla memoria di Gianna Vancini.
La mostra sarà visitabile fino al 31 luglio 2016, dal martedì alla domenica: 9,30-13 e 15-18.
Info: biglietteria@comune.fe.it. Tel. e fax 0532-244922

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

La mostra, attraverso l’esposizione di materiale conservato presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza e cospicuo altro materiale, messo a disposizione in particolare dal curatore e da privati ferraresi, centesi, di Comacchio e di Bruxelles, narra, contestualizzandolo, un episodio poco conosciuto della storia della nostra città. Dopo la sconfitta di Custoza, durante la guerra del 1866, il 12 luglio, per questioni di sicurezza, il re Vittorio Emanuele II, lo stesso la cui statua, opera dello scultore Giulio Monteverde, viene conservata nel giardino interno del Museo, stabilì il quartier generale presso palazzo Strozzi Sacrati, chiamato allora Palazzo Reale. In quei 20 giorni di permanenza il “re galantuomo”, ricevette la visita di personaggi importanti, come ad esempio il primo Ministro Bettino Ricasoli, Girolamo Bonaparte e Layos Kossuth e la città estense divenne a tutti gli effetti capitale. Un viaggio ricco di suggestioni attraverso la storia di personaggi come Garibaldi e Vittorio Emanuele, ma anche grandi ferraresi, come Scipione Mayr, Enea Cavalieri ed il comacchiese Nino Bonnet, salvatore di Garibaldi nel 1849, che ebbero un ruolo centrale nelle vicende risorgimentali.
La ricca documentazione “originale”, si affianca ad un percorso storico – didattico, basato sulla ricerca storica, che consente l’approfondimento di un periodo fondamentale per Ferrara e l’Italia.