Modena: restauro conservativo per Villa Montecuccoli

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Si riorganizzano gli spazi lasciando inalterata la struttura originale, con la sola aggiunta di servizi e ascensore. Si recuperano le pitture delle volte nell’area centrale e lo scalone

MODENA – Con il restauro e risanamento conservativo in programma, Villa Montecuccoli verrà riportata all’antico splendore. Il complesso, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento come villa residenziale di campagna della famiglia Montecuccoli e diventato di proprietà del Comune di Modena nel primo dopoguerra, che nel 1949 lo ha trasformato in edificio scolastico, sarà infatti oggetto di recupero nel rispetto della tipologia originaria, che presenta una distribuzione degli spazi idonea a ospitare l’Hospice.

È prevista infatti una riorganizzazione degli stessi ambienti, con l’introduzione di elementi di novità solo nella predisposizione dei servizi e di un ascensore. I due interventi potranno essere ‘smontati’: saranno cioè realizzati con pareti tecnologiche sempre rimovibili senza danni per le divisioni interne e l’ascensore sarà posizionato nell’unico luogo in cui ai vari piani sono presenti aperture sovrapposte verticalmente, in modo da non dover farne di nuove. Il vano ascensore avrà struttura metallica rivestita da pareti in cartongesso e il finecorsa non modificherà la copertura essendo contenuto nel sottotetto. L’ascensore del tipo a funzionamento pneumatico, sarà omologato per il trasporto di monta-lettighe.

Gli spazi saranno improntati al confort ambientale, alla valorizzazione della luce naturale e a una adeguata luce artificiale, con attenzione alla cromoterapia nella scelta delle tonalità delle strutture asportabili e delle contropareti in cartongesso.

La villa, che non ha subito sostanziali modifiche fino agli anni ’90 quando è stata interessata da lavori di adeguamento alle norme di sicurezza antincendio e di miglioramento sismico, presenta una linea architettonica neoclassica, con un corpo centrale e due ali laterali, coronate da timpani, che presentano un terrazzo posto su portico con colonne doriche. Esternamente, le facciate della villa presentano superfici integre ma velate a causa degli eventi atmosferici e l’intervento prevederà un attento ripristino, trattamenti e puliture dei materiali, volti a non danneggiare gli intonaci e le decorazioni in rilievo delle finestre. Gli infissi esterni, non recuperabili, saranno sostituiti e realizzati sullo stesso disegno alla “genovese” di quelli esistenti.

Gli elementi interni di maggior pregio, che saranno valorizzati con l’intervento, sono l’androne centrale, con un soffitto a volta riccamente decorato da stucchi di disegno neoclassico, che contengono un affresco centrale con scene allegoriche, e la stanza posta al primo piano affrescata e decorata alle pareti. Si procederà alla pulizia e al ripristino o rifacimento degli intonaci dei vari spazi e al restauro delle pitture ornamentali delle strutture a volta. Presenti anche numerosi solai con struttura lignea. Altro elemento di particolare interesse è lo scalone principale, con le colonne della balaustra in cotto, finemente lavorate, che saranno ripulite a fondo, così come il corrimano in legno, ancora ben conservato. Gli scalini in legno, invece, saranno sostituiti con elementi nuovi della stessa essenza e disegno. Sarà ripristinata anche una seconda scala di minor pregio, mentre per una terza scala di sicurezza è prevista la demolizione.

Le strutture in muratura ammalorate saranno risanate mentre dal punto di vista del consolidamento non saranno necessari interventi, vista la qualità statica del complesso. I pavimenti, molto degradati, saranno oggetto di un delicato intervento di restauro, da conciliare con la necessità in ambienti sanitari di soluzioni in grado di garantire la massima igiene. Ove possibile saranno ricomposti i pavimenti in cotto e, per quelli da rifare, si è optato per pavimenti ‘alla veneziana’, con resine e graniglia di marmo. Le porte, tutte in legno, saranno recuperate.

L’area esterna, un tempo giardino all’italiana progettato dal paesaggista Karl Huller, è stata ridimensionata a partire dagli anni ’70 quando un’ampia zona venne trasformata in campo da calcio. Nell’area a verde sono però tuttora presenti piante secolari. Con l’intervento, saranno realizzati percorsi e aree cortilive in pietra grigia, come quella del porticato, per consentire l’agevole passaggio a persone con difficoltà di deambulazione, e verranno ricavati 20 parcheggi con pavimentazione forata a servizio della struttura nel rispetto delle alberature presenti. Si procederà inoltre al ripristino del paramento murario esterno.

Gli impianti saranno realizzati all’interno di un battiscopa ricavato con elementi in legno laccato dello stesso colore degli infissi originali, così da non intaccare la struttura e le parti architettoniche. Le canne fumarie saranno utilizzate per il passaggio delle canalizzazioni e le macchine dell’aria condizionata saranno collocate esternamente, opportunamente mimetizzate nel verde. La centrale termica sarà collocata nell’attuale vano al piano terra del fabbricato di servizio. Tutti i locali senza decori saranno rifiniti con una cornice in gesso a capitello che consentirà la realizzazione dell’illuminazione a led.