Modena: la letteratura incontra il cinema

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Con i documentari dedicati a scrittori e poeti che hanno lasciato un segno indelebile: Dario Bellezza, Patrizia Cavalli, Pier Vittorio Tondelli, Italo Calvino, Fuani Marino

ViaEmiliaDocFest, Patrizia Cavalli

MODENA – Il poeta Dario Bellezza e la poeta Patrizia Cavalli, Pier Vittorio Tondelli attraverso le parole di autori under 40, Italo Calvino nel centenario della nascita, la scrittrice Fuani Marino. Sono i protagonisti della letteratura italiana al centro della riflessione che il Modena Viaemili@docfest, il festival del cinema documentario che si svolge al cinema Astra, dedica al segno indelebile che la vita e le opere di scrittori e poeti possono lasciare nella cultura e nel pensiero delle persone.

L’apertura, giovedì 16 novembre, alle 21 è dedicata al poeta Dario Bellezza, che viene raccontato nel documentario “Bellezza, addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, presenti in sala per dialogare con Roberto Roversi, direttore artistico del festival e presidente Ucca, Elisa Fraulini, vice presidente di Arcigay, Federico Carrera del Poesia Festival. Nel 1996 uno scoop giornalistico rivela all’Italia che il poeta Dario Bellezza, inquieto protagonista di una stagione culturale romana, è malato di Aids, dando il via ad un calvario pubblico e privato. Definito da Pier Paolo Pasolini il miglior poeta della nuova generazione, è stato anche uno dei simboli delle lotte della comunità lgbtqi+. Il film è presentato in collaborazione con Arcigay Modena e Poesia Festival.

Venerdì 17, alle 21, la letteratura si intreccia al tema della salute mentale e della condizione femminile, nel documentario “Svegliami a mezzanotte” di Francesco Patierno, tratto dall’omonimo romanzo di Fuani Marino, che è anche protagonista dell’opera e sarà presente in sala con il regista. La storia è quella della scrittrice, che a causa di una forte depressione si lancia dal quarto piano di un palazzo, a pochi mesi dal parto, e sopravvive alla caduta. Quella raccontata, però, non è la storia di una fine ma di una resurrezione. Fuani Marino sarà anche sabato 18 alle 11 alla Ubik di Modena per presentare il suo ultimo romanzo, “Vecchiaccia”, edito da Einaudi.

Sabato 18, alle 21 al cinema Astra, arriva uno dei documentari più discussi degli ultimi mesi: “Le mie poesie non cambieranno il mondo” di Annalena Benini e Francesco Piccolo, che saranno in sala. Un ritratto intimo, ironico e libero di Patrizia Cavalli, la poeta amata da Elsa Morante che incarna la modernità anche pop della poesia italiana contemporanea e il percorso di vita di una donna libera. Patrizia Cavalli è morta nel 2022, durante la post-produzione del film, che ne custodisce l’ultima testimonianza.

Infine, domenica 19, il festival chiude con due documentari che raccontano due degli scrittori italiani più importanti: alle 15 “Italo Calvino: lo scrittore sugli alberi” di Duccio Chiarini, che sarà in sala e che porta un omaggio nel centenario dalla nascita di Calvino e una riflessione sulla sua opera più importante, “Il barone rampante”, che diventa il prisma attraverso cui guardare il rapporto tra l’opera e la giusta distanza dalle cose del mondo. A seguire, alle 17, “La solitudine è questa” di Andrea Adriatico, che sarà in sala, e racconta lo scrittore Pier Vittorio Tondelli attraverso le parole di sette autori under 40, tra i quali Jonathan Bazzi e Viola di Grado e Paolo di Paolo, intervistati da Lorenzo Balducci e Tobia de Angelis, e otto città in cui ha vissuto.

Il programma completo è disponibile su www.modenaviemiliadocfest.it.